Continua il nostro cammino โcon e dietroโ a Gesรน, il Signore e il Maestro. Il brano del Vangelo, tratto dal capitolo quinto di Luca, viene come sempre preceduto e preparato dalla prima lettura, che oggi ci presenta la chiamata del profeta Isaia. Egli capisce dโaver fatto esperienza di Dio, ha intuito che Dio lo sta interpellando, e di fronte alla grandezza di Dio il profeta mette tutte le sue miserie: ยซโIo sono perduto, sono un uomo dalle labbra impureโยป.
Il commento continua dopo il video.
A questa affermazione rispondono i serafini che gli vanno incontro, lo toccano sulla bocca e dicono: ยซEcco, questo ha toccato le tue labbra, perciรฒ รจ scomparsa la tua colpa e il tuo peccato รจ espiatoยป. Poi โ aggiunge il profeta โ udii una voce: ยซChi manderรฒ e chi andrร per noi?ยป. E io risposi: โEccomi, manda meโ.
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Concetto che risuona nel salmo che la liturgia ha scelto come risposta a questa lettura: sรฌ, perchรฉ il salmo รจ sempre risposta alla prima lettura, รจ preghiera che si fa canto: โCantiamo al Signore, grande รจ la sua gloriaโ. Una chiave di lettura che ci permette cosรฌ di comprendere meglio il testo del Vangelo: ยซStando presso il lago di Gennesaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salรฌ su una barca, che era quella di Simone, e lo pregรฒ di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barcaยป. Questi versetti descrivono il contesto in cui avviene la scena. Gesรน รจ seduto e, come un maestro, insegna.
ยซFinito di parlare, disse a Simone: โPrendi il largo e gettate le vostre reti per la pescaโ. Simone rispose: โMaestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterรฒ le retiโ. Fecero cosรฌ e presero una quantitร enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevanoโฆยป. Al termine della predicazione, Gesรน invita Pietro a prendere il largo โ Duc in altum. Segue unโinusuale richiesta e colpisce la risposta. Simone e i suoi compagni sono appena rientrati da una notte di fatica, senza aver preso nulla, e partire di giorno รจ alquanto singolare, dato che si pesca di notte. Eppure, lโesperto pescatore accetta, facendo leva non tanto sulla sua esperienza, ma in virtรน di quanto ha ascoltato: โSulla tua parola getterรฒ le retiโ.
Alla vista della grande quantitร di pesci, ยซSimon Pietro si gettรฒ alle ginocchia di Gesรน, dicendo: โSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreโยป. Gesรน rispose: โNon temere; dโora in poi sarai pescatore di uominiโ. E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Lโevento miracoloso della pesca porta Simone a inginocchiarsi di fronte a Gesรน, riconoscendo la propria condizione di peccatore. Esperienza giร vissuta dal profeta Isaia, che la liturgia ci ha proposto come prima lettura.
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Teniamo presente che il testo di domenica scorsa โ che non abbiamo ascoltato perchรฉ sostituito con quello della festa della Presentazione di Gesรน โ ci aveva presentato Gesรน nellโatto di predicare nella sinagoga. Oggi lo troviamo lungo le rive del lago. Un dettaglio che suggerisce che Gesรน โvisitaโ ogni ambiente di vita: sia esso la sinagoga, la casa o la riva di un lago. Un secondo dettaglio รจ il fatto che il testo segnala che Simone e compagni stanno riassettando le reti dopo una notte fallimentare. Non รจ un dettaglio da poco: Gesรน entra in questa storia di fatica, di sudore, di delusioneโฆ e sceglie questa esperienza come suo โamboneโ dal quale narrare la Parola di Dio.
Come con Simone, cosรฌ con ciascuno di noi: non cโรจ esperienza di vita che il Signore escluda, non cโรจ luogo inadatto allโannuncio della Parola. Gesรน non attende solo in chiesa, ma fa di ogni luogo unโoccasione per fare esperienza di Lui. Gesรน mi raggiunge nella mia vita, nella mia casa, nel mio lavoro, nel mio tempo liberoโฆ Il tempo feriale รจ luogo visitato da Dio, e il vivere il tempo festivo (la Domenica) mi offre, da una parte, i criteri per imparare a riconoscere la Sua presenza, e dallโaltra, gli elementi per saperLo testimoniare.
Ma il testo del Vangelo ci suggerisce ulteriori riflessioni. Gesรน ha invitato Simone โ e oggi ciascuno di noi โ a โprendere il largoโ โ Duc in altum. Esci dai tuoi recinti, non accontentarti di quanto hai raggiunto, non fidarti solo della tua esperienza. Fidatiโฆ e troverai abbondanza. Esperienza che richiama le nozze di Cana: Maria invitava ad obbedire a Gesรน: โQualunque cosa vi dica, fatelaโ, e le anfore riempite fino allโorlo di acqua si trasformarono in vino. Lโesperienza di Cana, dunque, non รจ un fatto isolato, ma รจ il โsegnoโ che sempre contraddistinguerร quanti si fidano di Gesรน e gettano le reti della loro vita sulla sua Parola.
Infine, il fatto che Pietro sโinginocchi riconoscendosi peccatore, cosรฌ come fece Isaia nella prima lettura, ci dice che un autentico incontro con il Signore coincide con lo svelamento della propria condizione di peccatore. Oggi questa condizione รจ colmata dallโamore misericordioso di Gesรน, perchรฉ โnon sono i sani ad aver bisogno del medicoโ (Mt 9,12). Gesรน รจ colui che ti guarda in modo nuovo e ti rende capace di rialzarti: โUn cuore affranto tu, o Dio, non disprezziโ (Sal 51,19).
Non ci si puรฒ fermare, ripiegare su se stessi: riconoscersi peccatori รจ il momento propizio per prendere il largo, per fidarsi e andare oltre, non forti della propria esperienza o capacitร , ma della Parola di Gesรน. Come un tempo, cosรฌ ancora oggi questa Parola chiede di realizzarsi: โOggi si รจ realizzata la Scrittura che avete uditaโ. Il Signore chiede a ciascuno di noi di poter salire sulla barca della nostra vita, senza preoccuparci se non siamo in ordine, se portiamo con noi le nostre fragilitร e il nostro peccato. Gesรน non guarda allโapparenza, ma al cuore.
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.