L’incontro con la Luce
Oggi, 40 giorni dopo il Natale, la Chiesa celebra una festa che proviene dalla tradizione orientale. Essa era detta festa dellโYpapantรจ, che significa โincontroโ, ad indicare lโincontro tra Gesรน e Simeone, in occasione della presentazione al tempio, come prescritto dalla legge.
ร anche la festa dellโincontro tra lโattesa dellโAntico e il compimento del Nuovo Testamento, rappresentati rispettivamente dalle due figure profetiche di Simeone e Anna e dalla santa famiglia di Gesรน, Maria e Giuseppe, nella cornice del Tempio di Gerusalemme.
Si tratta di una festa che fa da collegamento tra Natale e Pasqua, perchรฉ Gesรน รจ ancora bambino, ma viene offerto al Padre, come anticipazione della vera e piena offerta che Egli compirร sulla croce per noi.
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Tradizionalmente la Chiesa compie, in questa festa, il gesto del lucernario, ossia la benedizione delle candele con cui si svolge una piccola processione prima della Santa Messa, da cui il nome piรน tardo e popolare di โcandeloraโ. Anche il senso di questo gesto รจ profondamente cristologico: รจ Cristo la luce vera, che illumina ogni uomo, per tutte le genti e per Israele, che attendeva la venuta del Messia Salvatore.
Come si anticipava, tuttavia, la luce splendente del Natale ha giร in sรฉ il senso pasquale dellโofferta. La presenza del Figlio, come รจ chiaro dalla profezia del vecchio e saggio Simeone, รจ segno di contraddizione. La sua irruzione divina nella storia dellโumanitร e di Israele non lascia le cose come stanno, ma porta in sรฉ la spada tagliente della Veritร : di fronte a Lui si deve prendere posizione, deve emergere da che parte si รจ, da quella di Dio o da quella del mondo.
Chi รจ con Lui, risorge; chi รจ contro di Lui, รจ destinato a cadere. Anche noi, dunque, in questa festa dellโincontro siamo chiamati a deciderci per Lui. Da che parte stiamo? Se lโabbiamo incontrato veramente, i segreti dei nostri cuori sono svelati. Lui diventa il criterio per discernere ciรฒ che cโรจ nel piรน profondo del nostro essere.
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I nostri pensieri, progetti e parole sono con Lui e per Lui o contro di Lui? Lโincontro con il Signore non puรฒ lasciarci come ci ha trovati, ma richiede lโimpegno serio di una purificazione e conversione vera e continua. Siamo pronti a vivere tutto questo?
ร bella lโimmagine che un antico autore offre della festa odierna:
โAnche noi dobbiamo ora camminare stringendo le fiaccole e correre portando le luci. Cosรฌ indicheremo che a noi rifulse la luce, e rappresenteremo lo splendore divino di cui siamo messaggeriโ (dai discorsi di San Sofronio, vescovo).
Come Anna, trasformati dallโincontro con Gesรน, che ci cambia, pieni di gioia siamo invitati ad andare nel mondo โa parlare del Bambinoโ a quanti aspettano una parola di speranza, di consolazione e di luce, in tutti i contesti dove viviamo e operiamo.
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.