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p. Gaetano Piccolo S.I. – Commento al Vangelo di domenica 2 Febbraio 2025

Domenica 2 Febbraio 2025 - PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 2,22-40

Fedeli a un sogno

Non รจ facile rimanere fedeli a un sogno. A volte ti prende il dubbio: forse mi sono sbagliatoforse sono ingenuomagari hanno ragione loroโ€ฆ Ti convincono che sei un idealista, un romantico. Ti persuadono che bisogna essere piรน concreti, bisogna tramare, organizzarsi, scendere a compromessi.

E in effetti come rimanere fedeli a qualcosa che semplicemente hai sentito? Qualcosa che ti sembrava buono?

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Sรฌ, magari hai fatto un buon discernimento, ci hai pregato su; in quei momenti di preghiera le cose erano chiare, hai sentito che il Signore ti avrebbe accompagnato, hai sentito quel ยซnon temere, sono con te tutti i giorniโ€ฆยป. Ma ora, come credere a quella sensazione? Ora che la vita mi delude, ora che chi dovrebbe aiutarmi diventa invece un ostacolo, ora che il sogno si allontanaโ€ฆ?

Eppure cโ€™รจ un sogno che ci precede ed รจ quello di Dio: ยซIl sogno primordiale, il sogno creatore di Dio nostro Padre, precede e accompagna la vita di tutti i suoi figliยป (Francesco, Christus vivit, n.194).

Modelli di fedeltร 

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Simeone e Anna, un uomo e una donna che hanno avuto il coraggio di rimanere fedeli ai loro sogni, alla promessa che avevano sentito nel loro cuore. Quante volte davanti agli eventi tragici del popolo dโ€™Israele, davanti allโ€™invasione dei Romani, davanti alla corruzione della comunitร , sarร  ritornato il dubbio? Mi piacerebbe chiedere a Simeone e Anna se cโ€™รจ stato qualche momento in cui hanno avuto la tentazione di smettere di sperare.

Simeone e Anna sono molto diversi da noi, da noi che pretendiamo realizzazioni immediate, che ci stanchiamo molto presto di aspettare. Simeone e Anna, secondo me, devono aver continuato ad alimentare quella speranza ogni giorno, perchรฉ hanno riconosciuto la risposta ai loro sogni non nel maestro che predica o nellโ€™uomo sulla croce, ma appena hanno visto un bambino, un germoglio, la possibilitร  che quel progetto potesse realizzarsi. Dio li aveva ascoltati, il sogno era possibile.

Anche per questo Simeone e Anna fanno impallidire le nostre pretese, ci interrogano davanti alla nostra incapacitร  di riconoscere i piccoli germogli di speranza che Dio semina lungo la nostra strada.

Cercare la giustizia

Simeone e Anna non cercano il bene per se stessi, cercano la giustizia. Per questo Simeone รจ libero, รจ libero di lasciare questa vita, puรฒ smettere di lottare nel momento in cui Dio ha cominciato a fare giustizia. Non cerca la sua giustizia o la sua realizzazione, non vuole godere della vittoria sul nemico, vuole solo che lโ€™umanitร  trovi pace.

A questo punto il sogno diventa profezia, la speranza diventa certezza: ยซsaranno svelati i pensieri di molti cuoriยป. Ma quei pensieri (dialoghismoi) sono anche gli imbrogli, le trame, le trappoleโ€ฆ Sempre, quando qualcuno cerca il bene, il male si scatena sotto la forma di pensieri cattivi, di critiche, di trame silenziose. Dโ€™altra parte, piรน emerge il bene, piรน vengono smascherati coloro che hanno ingannato.

Fedeltร  instancabile

Di Anna il testo dice che รจ rimasta vedova dopo sette anni di matrimonio: รจ il simbolo di una comunitร  che ha perso il suo punto di riferimento, che ha perso il punto di appoggio, il sostegno. Difficile rimanere fedeli in una situazione cosรฌ compromessa, difficile continuare a sognare e a sperare. Anna รจ il simbolo di una fedeltร  instancabile, una fedeltร  che spesso caratterizza le donne! Anna รจ il simbolo di quelle persone e di quelle comunitร  che pur vivendo situazioni di precarietร , di perdita, di disorientamento, non vengono meno alla loro fedeltร  al Vangelo, al bene, alla veritร .

Fedeltร  che si interroga

Ma cโ€™รจ unโ€™altra donna che รจ chiamata a vivere la fedeltร  in un tempo difficile: Maria. Anche lei รจ qui il simbolo della comunitร  credente, di una comunitร  che non comprende ancora il senso di quello che sta avvenendo, ma che si interroga, pur restando sorpresa. Maria รจ la comunitร  che deve accogliere il Vangelo come segno di contraddizione. Sรฌ, il Vangelo pone in contrasto perchรฉ ciascuno รจ chiamato a prendere posizione. Non รจ possibile aderire al Vangelo se non si รจ disposti ad accogliere le conseguenze delle proprie scelte e della radicalitร  che il Vangelo richiede. I cristiani che vanno bene per tutte le stagioni non sono i cristiani del Vangelo!

Maria รจ la comunitร  che รจ disposta a essere ferita: la spada che separa รจ innanzitutto la spada che separa la madre dal figlio. รˆ la spada che Maria sentirร  quando vedrร  il Figlio sulla croce e non potrร  abbracciarlo. รˆ la spada che divide la comunitร  dal suo sposo. Cโ€™รจ un tempo in cui la comunitร  deve affrontare lโ€™abbandono e la solitudine. Ma รจ proprio quello il tempo in cui piรน fortemente deve continuare a sognare.

Consegnare

Maria e Giuseppe consegnano il Figlio a Dio, riconoscono che quel Figlio รจ un dono. รˆ il gesto che tutti i genitori sono chiamati a fare: riconoscere che il figlio non appartiene a loro. Gesรน รจ consacrato a Dio, come ogni figlio. Il gesto della consacrazione dice appartenenza totale al Signore. Nel battesimo, tutti noi siamo consacrati a Dio, poi, come sposi, sacerdoti o religiosi, ci impegniamo a vivere quella consacrazione battesimale in una modalitร  specifica.

Maria e Giuseppe si muovono obbedendo alla Legge, che per la tradizione ebraica significa obbedire a Dio. Lโ€™obbedienza รจ quel gesto di fiducia e di abbandono che รจ impresso in ogni atto di consacrazione a Dio. Non si tratta di unโ€™obbedienza servile, ma di una donazione piena di fiducia.

Insieme ai personaggi che oggi la liturgia ci presenta e con le parole di Agostino, possiamo allora chiedere al Signore di non smettere di sognare, obbedienti e fiduciosi nella sua opera: ยซSignore mio Dio, mia unica speranza, esaudiscimi e faโ€™ sรฌ che non smetta di cercarti per stanchezza, ma cerchi sempre la tua faccia con ardoreยป.

Leggersi dentro

  • Nella tua condizione di vita sperimenti la fedeltร  della consacrazione a Dio?
  • Sei capace di saper attendere anche quando le promesse di Dio tardano a realizzarsi?

Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte

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