LA PRESENTAZIONE DI GESUโ AL TEMPIO
Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come รจ scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarร sacro al Signore – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme cโera un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anchโegli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione ห e anche a te una spada trafiggerร l’anima ห, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป.
1. Maria Santissima unita allโofferta di Gesรน sin dal giorno della Presentazione al Tempio
In questa meditazione, lasciamoci guidare dalle parole di una mistica dotata di un grande carisma di contemplazione: madre Maria Costanza Zauli, originaria di Faenza, morta nel 1954, fondatrice delle โAncelle Adoratrici del SS. Sacramentoโ, di cui รจ aperta la Causa di beatificazione. Madre Costanza a volte veniva rapita in estasi mentre sostava dinanzi allโEucaristia e le veniva concesso di contemplare le scene della vita di Gesรน, particolarmente quelle riguardanti i misteri del santo Rosario. Ecco come, nel libro Rosario ed Eucaristia, riporta la contemplazione del mistero della presentazione di Gesรน al tempio: ยซFin dalle prime ore del giorno รจ stato offerto alla mia contemplazione il mistero commemorato dalla Liturgia: la presentazione di Gesรน al tempio.[โฆ] Ho seguito la giovane, bellissima Madre mentre avanzava nel piazzale antistante il tempio. Quando giunse davanti al vecchio Simeone, guidato dalle sue tracce da un impulso irresistibile dello Spirito, Ella aveva la vaghezza del giglio. Mossa dalla grazia, sentรฌ di dover porgere il suo Tesoro alle tremule braccia che si protendevano e, modesta, dignitosa, dominando la veemenza dei palpiti del cuore, ascoltรฒ le parole del cantico e la finale crocefiggente profezia. La spada tagliente le sโimpresse nell’animo, e da quel punto incominciarono a risuonarle nell’intimo con sempre accresciuto spasimo quegli accenti profetici. Era giร stata illuminata sull’avvenire di quel tenero Figlio, ma la conferma di Simeone venne ad accrescervi una nuova amarezza. Il suo amore materno l’avrebbe portata a sottrarre il Figlio, a nasconderlo… Eppure volle e seppe fissarsi unicamente negli adorabili decreti del Padre e lo glorificรฒ con un’adesione incondizionata. Con piena generositร , in unione a Gesรน, Maria ripetรฉ il suo eroico โfiatโ, pronta a tutto pur di cooperare alla nostra salvezza. [โฆ]
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Appena il piccolo Gesรน si ritrovรฒ fra le braccia di Lei, la guardรฒ con un eloquentissimo sguardo di comprensione e d’amore. Sarebbe stato ancora, finchรฉ bambino, in suo pieno dominio, ma questo conforto non velava alla Madre l’ineluttabile realtร di un futuro che ogni giorno piรน si avvicinava. Un solo sospiro di Gesรน, una sua lacrima sarebbero stati sufficienti per redimere l’umanitร , ma per dare agli uomini la prova piรน grande dell’amore, Egli anelava fin d’allora al suo battesimo di sangue. Maria lo sentiva e lo capiva, e si offriva a seguirlo nell’immolazione, accesa da uno stesso ardore di caritร per la gloria del Padre e la salvezza degli uomini.
ยซDa quel momento, la Passione interiore del Figlio impegnรฒ tutto il suo essere con una grande intensitร di spasimo…. Che cielo sereno, quale inalterabile pace, che perfetto ordine nella sua anima! Sostenendo il suo martirio dissanguante, procedeva serena. Veramente la Madonna รจ la regina dei martiri. Se non riportรฒ visibili le impronte delle ferite, tutta la Passione s’impresse nel cuore di Lei ineffabilmente a fuoco e a sangue. La vedo nel suo atteggiamento di vittima: soave, mite, silenziosa, tale da far pensare al versetto scritturale: โCome agnello mansueto sotto la mano del tosatore, non aprirร la sua boccaโ. L’atteggiamento di Gesรน sarร lo stesso di quello della Madre suaยป (3.2.1944).
ยซLa Madre divina era la sola che potesse dare pieno appagamento e adeguata riparazione a Dio. Ora questo compito deve continuarsi particolarmente dalle anime eucaristiche. Come vorrei che Gesรน sacramentato ritrovasse in noi il soave compiacimento che gli davano l’amore, l’adorazione e la dedizione di Maria!ยป (5.2.1951).
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ยซParla la Madonna: โฆ โIl giorno della Presentazione, la profezia di Simeone infisse nel mio cuore la piรน trafiggente delle spade. Quanto mi costรฒ rinnovare la mia offerta in quel momento, data la consapevolezza del profondo significato che aveva riguardo al mio Bambino, che sarebbe stato in realtร l’unica Vittima accetta! Il tenero Agnello sarebbe rimasto a me soltanto per venire allevato per il sacrificio… Lo zelo della gloria del Padre e della salvezza delle anime mi tenne in un’adesione pienissima, ma quale strazio in quell’altissimo gaudio! Unii la mia offerta a quella di Gesรน, accettando fin da quell’istante quanto avrei dovuto dare fino alla fine. Mi sentivo disposta a tutto, ma non potevo nascondermi la cruda veritร che avevo intesa nelle parole del santo vegliardo, che cioรจ non tutti gli uomini avrebbero corrisposto e che per tanti il sangue redentivo avrebbe aumentato la colpevolezza. Conoscere l’immensa bontร di Dio e vedere con quanta ingratitudine venga ricambiato, quale sofferenza! Da ciรฒ la necessitร di una continua riparazione e il desiderio di comunicare la fiamma dell’amore riparatore in maniera che, sempre, finchรฉ durerร il tempo, vi siano anime generose che si offrano a seguire Gesรน fino al Calvarioโฆยป (27.11.47).
2. Gesรน, ยซnostra paceยป, รจ ยซsegno di contraddizioneยป; allo stesso modo lo sono i suoi discepoli
Accostiamo il testo evangelico a partire da questi pensieri di Madre Costanza Zauli. Poniamo attenzione soprattutto alla profezia di Simeone, che si compone di due affermazioni, che arrecano dolore al cuore di Maria:
a) Gesรน รจ qui ยซcome segno di contraddizione affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป.
b) Anche a Maria ยซuna spada trafiggerร l’animaยป.
Gesรน รจ il Figlio unigenito di Dio che รจ venuto per donarci โla sua paceโ, in un modo molto diverso da come la dona il mondo: ยซVi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dร il mondo, io la do a voiยป (Gv 14,27). Gesรน ci offre la trasformazione del cuore, un cuore nuovo, un cuore libero, un cuore capace di amare come il suo! Questo avviene quando crediamo in Lui, cioรจ quando scegliamo di seguirlo di credere fino in fondo alla sua Parola; Non ci limitiamo ad ascoltarlo, ma ci preoccupiamo davvero di mettere in pratica ciรฒ che dice. San Giovanni apostolo scrive nella sua prima lettera: ยซChi dice โlo conoscoโ [cioรจ โamo Gesรนโ] e non osserva i comandamenti รจ un bugiardo e la veritร non รจ in luiยป (1Gv 2,4). Una sola รจ la condizione richiesta per avere la pace di Gesรน (che รจ poi Gesรน stesso: ยซEgli รจ la nostra paceยป; Ef 2,14): amarlo, amarlo non ยซa parole nรฉ con la lingua, ma con i fatti e nella veritร ยป (1Gv 3,18). Essere discepoli di Gesรน รจ decidere di abbracciare uno stile di vita, un modo di pensare, di comportarsi, di parlare, di pensare che a volte รจ necessariamente ยซin contraddizioneยป con quello del mondo.
Il cristiano diviene un segno di contraddizione, un motivo di tensione e di divisione nella societร , pur perseguendo sempre la pace e lโunitร . Come aveva detto Simeone, Cristo รจ destinato a essere ยซ segno di contraddizione affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป e quindi il cristiano stesso, discepolo di Cristo, รจ destinato a essere segno di contraddizione! Quante volte nel vangelo Gesรน ha messo in guardia i suoi discepoli: ยซCome hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi!ยป Certamente Gesรน dirige i nostri passi sulla via della pace (cfr. Lc 1,79), ma lo fa rendendoci partecipi del suo destino. Lo ha fatto dapprima con Maria, che (come insegnava santโAgostino) prima ancora ancora che essere Madre del Signore รจ stata sua discepola; ed รจ divenuta Madre proprio in quanto perfetta discepola, in quanto totalmente docile alla volontร di Dio, fino ai piedi della croce.
3. Vivere come Maria offrendo a Dio la nostra vita in unione al sacrificio di Cristo
Abbiamo ascoltato dalle parole Di madre Maria Costanza Zauli, con quale senso di abbandono totale e fiducioso Maria si รจ messa nelle mani del Padre, accogliendo sin dal giorno della Presentazione la sua missione. Una missione in cui gioia e dolore, pace e sofferenza, letizia e croce si sarebbero intrecciate in modo misterioso e meraviglioso.
Scrive il Concilio Vaticano II: ยซLa beata Vergine avanzรฒ nella peregrinazione della fede e serbรฒ fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette, soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al suo sacrifico, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generataโฆยป ยซsoffrendo col Figlio suo morente in croce, ella cooperรฒ in modo tutto speciale all’opera del Salvatoreยป (Lumen gentium 58.61).
Ecco il modo con cui la Madonna ha cooperato alla nostra redenzione: prendendo parte allโofferta del Figlio, soffrendo con Lui. Lโha fatto soprattutto ai piedi della croce, ma non solo. Madre Maria Costanza ci ricorda che dal giorno della presentazione del Signore ยซla Passione interiore del Figlio impegnรฒ tutto lโessere [di Maria] con una viva intensitร di spasimo…. ยซSostenendo il suo martirio dissanguante, procedeva serenaยป. Ecco riassunta in un verso la vocazione cristiana! Il cristiano รจ colui che segue Gesรน sulla via della croce, donando se stesso continuamente per la salvezza del mondo, accogliendo ogni avversitร senza lamentarsi, mantenendo un animo sereno anche in mezzo a mille tribolazioni, anzi, addirittura valorizzando ogni occasione per sentirsi maggiormente unito a Cristo sulla croce perchรฉ i fratelli che non conoscono lโamore di Dio possano convertirsi e aprirsi al dono della fede. ร una via di pace, di โperfetta letiziaโ (cfr. Gc 1,2), anche se al tempo stesso una via aspra, stretta, in salita. Nel mistero della Presentazione del Signore siamo tutti invitati a imitare Maria nellโofferta di se al Padre. Presentando il Figlio al tempio, donandolo a Dio, offre se stessa. Si offre sin da allora per Lui, con Lui, in Lui.
ร quanto facciamo ogni volta che partecipiamo alla santa Messa. Insieme a Maria presentiamo Gesรน al Padre, quel Gesรน che si immola sullโaltare donandoci il suo Corpo immolato e il suo preziosissimo Sangue, perchรฉ anche noi possiamo fare altrettanto: ยซper Cristo, con Cristo, in Cristoยป ci doniamo a Dio Padre nello Spirito Santo per la salvezza del mondo. La nostra offerta ha valore in quanto รจ fatta in unione a Cristo, ยซin unione al Sacrificio eucaristicoยป.
La Presentazione del Signore รจ un โmistero della gioiaโ perchรฉ il bambino Gesรน tra le braccia non puรฒ essere che fonte di immensa gioia; cosรฌ dovrebbe essere anche per noi quando lo riceviamo nel nostro cuore, nel momento della santa Comunione! Nondimeno, la Presentazione del Signore รจ anche un โmistero del doloreโ, perchรฉ la Madonna intravede sin da allora ห grazie alle parole di Simeone ห il destino drammatico del suo amato bambino. ยซQuale strazio in quell’altissimo gaudio!ยป, si legge nel testo di madre Maria Costanza. La Madonna soffre perchรฉ ama. Ama Gesรน e, in modo misterioso, sin da allora ama ognuno di noi, i suoi figli che in Cristo sarebbero stati generati, anzi ogni uomo, e soffre/sโoffre per la loro salvezza.
Don Francesco