Il 31 gennaio non รจ una data scelta a caso. In questo giorno la Chiesa cattolica celebra la memoria di san Giovanni Bosco (1815-1888), noto come il โPadre e Maestro dei giovaniโ. Don Bosco, con il suo carisma e la sua dedizione, ha lasciato unโimpronta indelebile nella storia della Chiesa e dellโeducazione, diventando un punto di riferimento per migliaia di giovani, specialmente quelli piรน fragili ed emarginati. La sua opera, ispirata dallโesempio di san Filippo Neri (1515-1595) e dal suo oratorio nella Roma del Cinquecento, continua a risuonare con forza anche nel mondo contemporaneo, in unโepoca in cui i giovani sembrano sempre piรน distanti dalla fede e dai valori sacri.
Lโoratorio: uno spazio sacro e educativo
Don Bosco aveva una visione chiara e profonda della sacralitร degli spazi. Per lui, la chiesa era la โCasa di Dioโ, un luogo consacrato alla preghiera e allโincontro con il divino. Non ammetteva che si mangiasse, si giocasse o ci si divertisse in chiesa, perchรฉ ogni spazio ha una sua specifica funzione. Questa consapevolezza della distinzione tra il sacro e il profano era per lui fondamentale.
Attraverso la sua simpatia e il suo amore, don Bosco avvicinava i giovani, anche quelli piรน difficili, ai margini della societร , portandoli in chiesa non per giocare, ma per pregare e partecipare alla Santa Messa. Don Bosco, infatti, aveva un approccio educativo basato su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza. Non imponeva la fede con la forza, ma con la dolcezza e la persuasione, mostrando ai giovani il fascino del bene e della vita cristiana.
Lโattenzione di don Bosco alla sacralitร non era, dunque, solo una questione di forma, ma di sostanza. Don Bosco sapeva che senza una chiara distinzione tra il mondo e il soprannaturale, tutto sarebbe stato inutile. Le anime non si sarebbero avvicinate a Dio, specialmente se la sacralitร dei luoghi di culto fosse stata violata. Oggi, in unโepoca in cui molti pastori sembrano aver perso questa consapevolezza, lโesempio di don Bosco ci ricorda lโimportanza di preservare il sacro e di offrire ai giovani unโesperienza autentica di fede.
Il sogno dei nove anni e la missione di don Bosco
Don Bosco raccontava che a 9 anni ebbe un sogno che segnรฒ tutta la sua vita. Vide un gruppo di giovani violenti e ribelli trasformarsi in agnelli docili alla presenza di Gesรน e della Madonna. Questa visione profetica divenne la sua missione: trasformare i giovani โbelveโ in giovani virtuosi, attraverso lโeducazione e la fede.
Questo sogno, che interpretรฒ come una missione divina, lo accompagnรฒ per tutta la vita. Don Bosco realizzรฒ questa visione dedicandosi ai giovani piรน bisognosi, compresi quelli che oggi definiremmo โbaby gangโ. NellโOttocento, come oggi, esistevano giovani difficili, ma don Bosco non si arrendeva: li convertiva con amore, pazienza e fermezza.
Oggi, purtroppo, molti sacerdoti sembrano aver smarrito questa missione, influenzati da un pensiero mondano che allontana dalle veritร della fede. Don Bosco invece, ci insegna che la conversione รจ possibile, ma richiede una chiara testimonianza di fede e un amore autentico per i giovani.
La fondazione dei Salesiani e lโamore per Maria Ausiliatrice
Nel 1859 don Bosco fondรฒ la Societร di San Francesco di Sales, meglio conosciuta come i Salesiani, una congregazione di sacerdoti e laici consacrati dedicati allโeducazione cristiana della gioventรน. Il nome fu scelto in onore di san Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, noto per la sua dolcezza e il suo zelo pastorale. I Salesiani, sotto la guida di don Bosco, si dedicarono allโeducazione e alla formazione dei giovani, specialmente quelli piรน poveri e abbandonati.
Oltre ai Salesiani, don Bosco fondรฒ anche le Figlie di Maria Ausiliatrice, una congregazione femminile per lโeducazione delle ragazze, e promosse la creazione di cooperatori salesiani, laici impegnati nellโopera educativa.
Don Bosco aveva una devozione profonda per Maria Ausiliatrice, che considerava una madre e la vera ispiratrice e guida della sua opera. Egli volle costruire la grande Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, considerandola un segno della protezione materna di Maria sui giovani e sullโintera Chiesa.
La basilica divenne il cuore della sua opera. La sua fiducia in Maria era tale che spesso ripeteva: โTutto da Maria, nulla da meโ.
Unโaltra figura fondamentale nella vita di don Bosco fu sua madre, mamma Margherita, che lo sostenne nelle sue fatiche e nella sua missione. Con il suo esempio di fede e sacrificio, mamma Margherita incarnรฒ i valori che don Bosco avrebbe poi trasmesso ai suoi giovani.
San Domenico Savio: un frutto dellโopera di don Bosco
Tra i tanti giovani che don Bosco formรฒ, spicca la figura di san Domenico Savio, un ragazzo di straordinaria virtรน, santitร e purezza che diceva: โLa santitร consiste nello stare sempre allegri e nel fare bene il proprio dovereโ. Domenico, morto a soli 14 anni, รจ diventato un modello per i giovani di tutto il mondo.
La sua vita รจ una testimonianza dellโefficacia del metodo educativo di don Bosco, basato su amore, preghiera e formazione integrale della persona.
Il valore degli oratori e dei Salesiani oggi
In un mondo in cui i giovani si allontanano sempre piรน dalla Chiesa, gli oratori e i Salesiani rappresentano unโancora di salvezza. Gli oratori non sono solo centri di svago, ma scuole di vita cristiana, dove i ragazzi imparano i valori della responsabilitร , della solidarietร e della preghiera.
I Salesiani, eredi della spiritualitร di don Bosco, continuano a svolgere un ruolo cruciale nellโeducazione dei giovani, offrendo loro unโalternativa alla cultura del consumismo e del relativismo.
Cosa dice Don Bosco ai giovani di oggi?
Don Bosco oggi direbbe ai giovani di non aver paura di sognare in grande, di cercare la felicitร autentica che solo Dio puรฒ dare. Li esorterebbe a non lasciarsi ingannare dalle illusioni del mondo, ma a costruire la loro vita su fede, amore e servizio agli altri.
Don Bosco e i Salesiani: un faro di speranza
In unโepoca in cui molti giovani si sentono soli e senza punti di riferimento, la figura di don Bosco e lโopera dei Salesiani restano un faro di speranza.
Don Bosco ci ricorda che lโeducazione รจ la chiave per cambiare il mondo. Se vogliamo una societร migliore, dobbiamo partire dai giovani, offrendo loro amore, fede e speranza.
Articolo a cura di don Lucio D’Abbraccio.