Buon giorno ragazzi e buona domenica.
La festa di oggi la possiamo chiamare โGiorno di Luceโ. Penso che in quasi tutte le chiese, infatti, abbiate fatto una piccola processione dโingresso portando dei lumini accesi.
Cosa significa questo rito di luci?
- Pubblicitร -
Se avete notato, dal fondo della chiesa siete andati verso lโaltare che รจ simbolo di Gesรน. Siete andati incontro al Signore che viene! ร questa una festa solenne, pari al Natale. La luce che avete tra le mani racconta la fede in Gesรน luce del mondo! Una luce importante, necessaria per la vita di ogni persona. Senza luce, lo sappiamo, non cโรจ vita! Il sole, la luce sono necessari. E che gioia vedere che le giornate cominciano ad essere piรน luminoseโฆ il sole infatti รจ sempre piรน alto nel cielo regalandoci ore in piรน di luce.
Come abbiamo appena detto, la luce รจ vita, ma non solo per le piante, per gli uomini, per la natura tutta. Cโรจ una luce necessaria non solo al corpo ma anche allo spirito, al nostro cuore! A volte capita anche a voi ragazzi di essere un poโ tristi, soli, scoraggiati. In questi casi รจ bene cercare luce. Un modo รจ quello di parlare con i genitori o con un insegnante che possono dare consigli utili, ma vi dico che รจ anche importante rivolgere il nostro pensiero al Signore, alla sua Parola che ci illumina e ci aiuta a far uscire il nostro cuore dal buio della tristezza per aprirsi allโamore e alla amicizia.
Nel vangelo di oggi Gesรน, dopo 40 giorni dalla sua nascita, dal suo Natale, viene presentato da Maria e Giuseppe al tempio come tutti i bambini ebrei. ร presentato al Signore! Viene fatto conoscere al creatore della Vita! Che bello! I genitori di Gesรน sanno bene che Dio รจ un amico, uno di famiglia! Per questo lo presentano al tempio e offrono al Signore, per il bambino, due colombi. ร la semplice offerta di una famiglia povera.
Ma nel tempio troviamo altri due personaggio molto anziani, possiamo dire dei nonni.
Questi due anziani si chiamano uno Simeone – e il suo nome significa โDio ascoltaโ- lโaltra si chiama Anna che significa โDio fa graziaโ. Anna e Simeone avevano trascorso molta parte della loro vita nel tempio, nella preghiera, alla presenza del Signore. Tutti e due erano in attesa del Messia che Dio aveva promesso, attraverso i profeti, al popolo di Israele. Simeone, pensate, aveva chiesto al Signore la grazia di non morire senza aver visto la speranza di Israele, cioรจ il Messia.
Proprio il giorno in cui Maria e Giuseppe portano Gesรน al tempio, lo Spirito di Dio suggerisce a Simeone di recarsi lรฌ e Simeone ascolta e va, non ha alcun tentennamento.
A me impressiona molto la capacitร di ascolto e di obbedienza di Simeone.
Io quando ero piccola facevo un poโ fatica ad obbedire, e voi ragazzi?
Cโรจ una obbedienza che viene richiesta a casa, a scuola, negli allenamenti, in oratorioโฆ se si obbedisce, se si ascolta, le cose funzionano meglioโฆ ve ne sarete accorti. Ma cโรจ anche una obbedienza del cuore, dettata dallo Spirito che รจ in noi. Vi capita mai di capire che dovete fare un favore alla mamma, che dovete essere piรน attenti al nonno, che sarebbe bello stare insieme a lui una mezzโora rinunciando a un poโ di gioco, oppure studiare con un ragazzo che fa piรน fatica?
Queste ispirazioni del cuore sono un dono del Signore e il piรน delle volte, se ascoltate e messe in pratica, donano gioia e benessere non solo alle persone che aiutiamo ma anche a noi stessi.
Il vecchio Simeone ascolta la voce dello Spirito nel suo cuore e si reca al tempio nello stesso momento in cui Gesรน viene portato li. Anche se i suoi occhi sono quasi ciechi, gli occhi del suo cuore invece sono aperti e attenti e nel piccolo bambino, portato in braccio dalla mamma Maria, riconosce il Messia, la salvezza non solo del popolo di Israele ma anche una luce di salvezza per tutte le nazioni.
La sua gioia รจ davvero grande e la esprime con un cantico che ancora oggi nella chiesa si canta ogni giorno al termine della giornata. ร il canto che ci fa riconoscere che il Signore ci รจ venuto incontro durante il giorno.
Puรฒ succedere, a volte, che qualcuno vada a letto scontento, scoraggiato, preoccupato per lโinterrogazione del giorno dopo, qualcuno addirittura puรฒ andare a letto anche un pochino arrabbiato ma questo, a un ragazzo che crede in Gesรน, non deve accadere.
Per questo voglio dirvi un piccolo segreto. Per addormentarvi contenti, cercate di pensare alla giornata trascorsa e trovate i momenti di gioia e di aiuto che avete avuto. Non รจ possibile che siano mancati! Ad esempio la mamma che ha fatto un dolce buono, oppure il compagno di classe che vi ha aiutato, o lโallenamento che รจ stato divertente, o il papร che รจ tornato prima dal lavoro e ha giocato con voi. Dietro ogni dono siamo chiamati a vedere la tenerezza del Signore che viene a visitarci sempre. Ecco che allora anche noi, come il vecchio Simeone, possiamo addormentarci contenti perchรฉ i nostri occhi hanno visto la bontร del Signore per noi.
Buona domenica.
Fonte: omelie.org