Il Signore ci prepara oggi allโincontro
Rendere a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dio รจ la risposta di Gesรน a una domanda tranello. ร chiaro che solo a Dio si deve dare tutta la nostra persona e che, al contempo, va dato il proprio contributo leale alle istituzioni civili. Questo Gesรน lo insegnerร con la sua vita e lโobbedienza della Croce, quando i suoi avversari sceglieranno di stare dalla parte del potere umano e non dalla parte di Dio. Oggi ricorre la 97a Giornata missionaria (colletta obbligatoria).
Lโattesa profonda di un uomo anziano racchiudeva quella di un intero popolo: Simeone ยซaspettava la consolazione dโIsraeleยป. Nasce cosรฌ la speranza cristiana, da unโattesa che scava il cuore e si protrae nel tempo, come lo sfregare di legno su pietra: prima viene il calore e poi nasce una scintilla.
Vale la pena vivere lโโurloโ di gioia e dolore per sentir nascere in noi la fiamma dello Spirito, piccola come quella oggi accesa tra le nostre mani, grande come la luce interiore della promessa che ha guidato il vegliardo: ยซI tuoi occhi vedranno Cristoยป!
ร la โfesta dellโincontroโ tra il Signore che entra nel suo tempio (I Lettura) e la Chiesa-umanitร che lo accoglie tra le braccia (Vangelo). Il ยซRe della gloria forte e valorosoยป che attendevamo (Salmo) ha gli occhi del piccolo Bambino offerto al Padre.
Tanto Dio si รจ avvicinato a noi per abbracciarci da lasciarsi abbracciare, lui che ha voluto avere in comune con noi ยซil sangue e la carneยป, cioรจ la fragilitร della condizione umana fino al suo limite estremo, la morte (II Lettura).
Ecco lโabbraccio dโamore che nutre la speranza: lโincontro tra Dio e il suo popolo.
Monastero Immacolata Concezione – Albano L. (RM) – Fonte Edizioni San Paolo