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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 29 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 4,1-20

La Caritร  รจ la fioritura della fede – Mercoledรฌ della III settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Dalla lettera agli Ebreiย Eb 10,11-18

Ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

Fratelli, ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si รจ assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con unโ€™unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:

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ยซQuesta รจ lโ€™alleanza che io stipulerรฒ con loro

dopo quei giorni, dice il Signore:

io porrรฒ le mie leggi nei loro cuori

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e le imprimerรฒ nella loro menteยป,

dice: ยซe non mi ricorderรฒ piรน dei loro peccati e delle loro iniquitร ยป.

Ora, dove cโ€™รจ il perdono di queste cose, non cโ€™รจ piรน offerta per il peccato.

Cristo, sommo sacerdote, sorgente inesauribile di perdono

Lโ€™autore della Lettera agli Ebrei continua il discorso sul sacerdozio di Cristo e la sua superioritร  rispetto a quello dell’antica alleanza. Il v. 10, che precede la pericope liturgica, afferma che siamo stati santificati per mezzo dell’offerta che Gesรน ha fatto del suo corpo sulla croce, una volta per sempre. Il discorso continua spiegando in che senso siamo stati santificati. Il nostro autore istituisce un paragone tra Gesรน e i sacerdoti del tempio. Essi offrono sacrifici inutili poichรฉ non possono eliminare i peccati.

Cristo, invece, ha presentato la sua offerta una sola volta e per sempre. La morte di Gesรน รจ letta secondo la categoria del sacrificio nel quale ha offerto sรฉ stesso al Padre, per questo Egli lo ha risuscitato e lo ho ha intronizzato alla sua destra. Sullo sfondo si intuisce il salmo 110: ยซOracolo del Signore al mio signore: siedi alla mia destra, finchรฉ io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piediยป. Il sacrificio di Cristo non giova solo ai giusti ma anche agli avversari di Dio per i quali Egli ha donato suo figlio affinchรฉ anche i nemici fossero vinti dallโ€™amore; il processo salvifico, innescato con la morte di Gesรน, mira alla salvezza di tutti gli uomini che, accogliendo il dono del Padre, scelgono di corrispondergli con amore filiale.

Con la resurrezione Gesรน รจ divenuto Signore e, in base a questa signoria celeste, si puรฒ comprendere la ragione profonda dell’efficacia salvifica della sua unica offerta storica. Solidale con i fratelli, con cui ha condiviso la condizione mortale, egli li ha portati con sรฉ nella sua intronizzazione celeste, rendendoli partecipi della sua condizione di “consacrato”. Quindi, non solo li ha strappati dalla condizione di peccato, ma li ha resi perfetti, li ha santificati, li ha totalmente consacrati a Dio realizzando la volontร  di Dio e compiendo il progetto della salvezza. Nei versetti 15-17 vi รจ la citazione di Ger 31,33-34, in cui Dio promette di porre la propria legge nel cuore dei suoi fedeli, in modo che possano conoscere il Signore senza piรน istruirsi l’un l’altro. Il brano termina con il perdono di Dio: ยซnon mi ricorderรฒ piรน dei loro peccati e delle loro iniquitร ยป. Il v. 18 conclude il discorso affermando che non cโ€™รจ piรน bisogno che gli uomini offrano sacrifici per ottenere il perdono perchรฉ esso sgorga continuamente, come lโ€™acqua dalla sorgente, dal cuore di Cristo. A noi spetta il compito di ricevere questo dono gratuito perchรฉ anche il nostro cuore diventi sorgente di amore.

+ Dal Vangelo secondoย Marcoย Mc 4,1-20

Il seminatore uscรฌ a seminare.

In quel tempo, Gesรน cominciรฒ di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunรฌ attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.

Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: ยซAscoltate. Ecco, il seminatore uscรฌ a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Unโ€™altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non cโ€™era molta terra; e subito germogliรฒ perchรฉ il terreno non era profondo, ma quando spuntรฒ il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccรฒ. Unโ€™altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per unoยป. E diceva: ยซChi ha orecchi per ascoltare, ascolti!ยป.

Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: ยซA voi รจ stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinchรฉ guardino, sรฌ, ma non vedano, ascoltino, sรฌ, ma non comprendano, perchรฉ non si convertano e venga loro perdonatoยป.

E disse loro: ยซNon capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando lโ€™ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito lโ€™accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, lโ€™accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per unoยป.

La Caritร  รจ la fioritura della fede

ยซAscoltate!ยป Lโ€™insegnamento di Gesรน inizia con lโ€™invito a prestare attenzione, cioรจ a tenere ben aperti gli occhi del cuore, per poter vedere lโ€™azione di Dio, ascoltare il suo insegnamento di vita ed essere capaci di operare nello stesso modo. Marco, nel suo racconto, preferisce soffermarsi maggiormente sui fatti piuttosto che organizzare i detti di Gesรน in discorsi. Lโ€™evangelista inserisce questo piccolo discorso di Gesรน, fatto di parabole, perchรฉ esso aiuti i discepoli a interpretare alla luce della fede la propria vita. La fede non รจ altro che la relazione con Dio il cui frutto si rivela nella relazione fraterna allโ€™interno della comunitร .

La fede รจ il dono di Dio che, spargendo il seme ovunque, cerca ogni uomo senza calcoli e condizioni per offrirgli la sua amicizia. Lโ€™effetto della semina, ovvero della missione evangelizzatrice di Dio, dipende dalla risposta dellโ€™uomo e dal grado di apertura e dโ€™intimitร  che realizza con Lui. La fede รจ una realtร  divina e umana, come tale Dio, gettandosi nei solchi dellโ€™umanitร , si sottopone alla legge della crescita che comunque prevede un processo. Nella fede, come nella natura umana e ancora di piรน nelle relazioni personali, non ci sono automatismi. Il processo di crescita va guidato e accompagnato se si vuole che raggiunga il suo culmine.

Chi ha cura di coltivare la sua relazione con Dio, rimanendo in contatto con Lui, matura umanamente e spiritualmente nella relazione personale e nella comunicazione dei beni spirituali che si chiama comunione. Tuttavia, questo processo di crescita potrebbe bloccarsi quando tale relazione con Dio non รจ custodita o รจ abbandonata e lasciata a se stessa. Ancora, quando la relazione รจ impostata sul piacere o il benessere psico-fisico, quando cioรจ ci si ferma alla sola emozione piacevole ricercata o avvertita; per cui, quando le prove della vita mettono in crisi questa impalcatura fragile, la relazione finisce. La relazione con Dio e con gli altri deve gradualmente scendere in profonditร , coinvolgere lโ€™intelligenza e la volontร , in modo che la radice sia profonda. Ma quando ci si lascia prendere dalle urgenze, le persone passano al secondo posto.

Da qui lโ€™invito ad avere cura della propria fede, non delegando ad altri lโ€™arte della sua coltivazione. Nella misura in cui ci si lascia accompagnare da Dio, attraverso la Chiesa che รจ la comunitร  dei discepoli riunita attorno a Gesรน, il terreno incolto e refrattario puรฒ diventare fertile.

La caritร  fraterna รจ la fioritura della fede.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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