La nota “Antiqua et nova” esamina il rapporto tra intelligenza artificiale (IA) e intelligenza umana da una prospettiva cristiana. Si confronta la concezione cristiana dell’intelligenza umana, intesa come facoltร  integrale e incarnata, con l’IA, vista come strumento funzionale.

Il documento evidenzia i limiti etici dell’IA, sottolineando la necessitร  di uno sviluppo responsabile che rispetti la dignitร  umana e promuova il bene comune. Vengono analizzate le implicazioni dell’IA in diversi ambiti, come la societร , le relazioni umane, l’economia, la sanitร , l’educazione, la guerra e il rapporto con Dio, proponendo linee guida per un utilizzo etico della tecnologia. Infine, si promuove una “sapienza del cuore” per guidare lo sviluppo e l’impiego dell’IA a servizio dell’umanitร .

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ANTIQUA ET NOVA

Nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana

I. Introduzione

1. [ Antiqua et nova ] Con antica e nuova sapienza (cf. Mt 13,52) siamo chiamati a considerare le odierne sfide e opportunitร  poste dal sapere scientifico e tecnologico, in particolare dal recente sviluppo dellโ€™intelligenza artificiale (IA). La tradizione cristiana ritiene il dono dellโ€™intelligenza un aspetto essenziale della creazione degli esseri umani ยซa immagine di Dioยป ( Gen 1,27). A partire da una visione integrale della persona e dalla valorizzazione della chiamata a ยซcoltivareยป e ยซcustodireยป la terra (cf. Gen 2,15), la Chiesa sottolinea che tale dono dovrebbe trovare espressione attraverso un uso responsabile della razionalitร  e della capacitร  tecnica a servizio del mondo creato.

2. La Chiesa incoraggia i progressi nella scienza, nella tecnologia, nelle arti e in ogni altra impresa umana, vedendoli come parte della ยซcollaborazione dellโ€™uomo e della donna con Dio nel portare a perfezione la creazione visibileยป[1]. Come afferma il Siracide, Dio ยซha dato agli uomini la scienza per essere glorificato nelle sue meraviglieยป ( Sir 38,6). Le abilitร  e la creativitร  dellโ€™essere umano provengono da Lui e, se usate rettamente, a Lui rendono gloria, in quanto riflesso della Sua saggezza e bontร . Pertanto, quando ci domandiamo cosa significa โ€œessere umaniโ€, non possiamo escludere anche la considerazione delle nostre capacitร  scientifiche e tecnologiche.

3. รˆ allโ€™interno di questa prospettiva che la presente Nota affronta le questioni antropologiche ed etiche sollevate dallโ€™IA, questioni che sono particolarmente rilevanti in quanto uno degli scopi di questa tecnologia รจ di imitare lโ€™intelligenza umana che lโ€™ha progettata . Per esempio, a differenza di molte altre creazioni umane, lโ€™IA puรฒ essere addestrata sui prodotti dellโ€™ingegnositร  umana e quindi generare nuovi โ€œartefattiโ€ con un livello di velocitร  e abilitร  che spesso uguagliano o superano le capacitร  umane, come generare testi o immagini che risultano indistinguibili dalle composizioni umane, quindi suscitando preoccupazione per il suo possibile influsso sulla crescente crisi di veritร  nel dibattito pubblico. Oltre a ciรฒ, essendo una tale tecnologia progettata per imparare e adottare in autonomia alcune scelte, adeguandosi a nuove situazioni e fornendo soluzioni non previste dai suoi programmatori, ne derivano problemi sostanziali di responsabilitร  etica e di sicurezza, con ripercussioni piรน ampie su tutta la societร . Questa nuova situazione induce lโ€™umanitร  a interrogarsi circa la propria identitร  e il proprio ruolo nel mondo.

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4. Tutto ciรฒ considerato, vi รจ ampio consenso sul fatto che lโ€™IA segni una nuova e significativa fase nel rapporto dellโ€™umanitร  con la tecnologia, situandosi al cuore di quello che Papa Francesco ha descritto come un ยซcambiamento dโ€™epocaยป[2]. La sua influenza si fa sentire a livello globale in unโ€™ampia gamma di settori, inclusi i rapporti interpersonali, lโ€™educazione, il lavoro, lโ€™arte, la sanitร , il diritto, la guerra e le relazioni internazionali. Poichรฉ lโ€™IA continua a progredire rapidamente verso traguardi ancora piรน grandi, รจ di importanza decisiva prendere in considerazione le sue implicazioni antropologiche ed etiche. Ciรฒ comporta non solo la mitigazione dei rischi e la prevenzione dei danni, ma anche la garanzia che le sue applicazioni siano dirette alla promozione del progresso umano e del bene comune.

5. Per contribuire positivamente a un discernimento nei confronti dellโ€™IA, in risposta allโ€™invito di Papa Francesco per una rinnovata ยซsapienza del cuoreยป[3], la Chiesa offre la sua esperienza attraverso le riflessioni della presente Nota che si concentrano sullโ€™ambito antropologico ed etico. Impegnata in un ruolo attivo allโ€™interno del dibattito generale su questi temi, esorta quanti hanno lโ€™incarico di trasmettere la fede (genitori, insegnanti, pastori e vescovi) a dedicarsi con cura e attenzione a tale urgente questione. Sebbene sia rivolto specialmente a costoro, il presente documento รจ pensato anche per essere accessibile a un pubblico piรน ampio, vale a dire a coloro i quali condividono lโ€™esigenza di uno sviluppo scientifico e tecnologico che sia diretto al servizio della persona e del bene comune[4].

6. A tal fine, si intende anzitutto distinguere il concetto di โ€œintelligenzaโ€ in riferimento allโ€™IA e allโ€™essere umano. In un primo momento, si considera la prospettiva cristiana sullโ€™intelligenza umana, offrendo un quadro generale di riflessione fondato sulla tradizione filosofica e teologica della Chiesa. Di seguito si propongono alcune linee guida, allo scopo di assicurare che lo sviluppo e lโ€™uso dellโ€™IA rispettino la dignitร  umana e promuovano lo sviluppo integrale della persona e della societร .

II. Che cosโ€™รจ lโ€™intelligenza artificiale?

7. Il concetto di intelligenza nellโ€™IA si รจ evoluto nel tempo, raccogliendo in sรฉ una molteplicitร  di idee provenienti da varie discipline. Sebbene abbia radici che risalgono a secoli fa, un momento importante di questo sviluppo si รจ avuto nel 1956, quando lโ€™informatico statunitense John McCarthy organizzรฒ un convegno estivo presso lโ€™Universitร  di Dartmouth per affrontare il problema dellโ€™ยซIntelligenza Artificialeยป, definito come ยซquello di rendere una macchina in grado di esibire comportamenti che sarebbero chiamati intelligenti se fosse un essere umano a produrliยป[5]. Il convegno lanciรฒ un programma di ricerca volto a usare le macchine per riuscire ad eseguire compiti tipicamente associati allโ€™intelletto umano e a un comportamento intelligente.

8. Da allora, la ricerca in questo settore รจ progredita rapidamente, portando allo sviluppo di sistemi complessi in grado di eseguire compiti molto sofisticati[6]. Questi sistemi della cosiddetta โ€œIA ristrettaโ€ ( narrow AI ) sono in genere progettati per svolgere mansioni limitate e specifiche, come tradurre da una lingua a unโ€™altra, prevedere lโ€™evoluzione di una tempesta, classificare immagini, offrire risposte a delle domande, oppure generare immagini su richiesta dellโ€™utente. Sebbene nel campo di studi dellโ€™IA si riscontri ancora una varietร  di definizioni di โ€œintelligenzaโ€, la maggior parte dei sistemi contemporanei, in particolare quelli che usano lโ€™apprendimento automatico, si basa su inferenze statistiche piuttosto che su deduzioni logiche. Analizzando grandi insiemi di dati con lo scopo di identificarvi degli schemi, lโ€™IA puรฒ โ€œpredirneโ€[7] gli effetti e proporre nuovi percorsi di indagine, imitando cosรฌ alcuni processi cognitivi tipici della capacitร  umana di risoluzione dei problemi. Un tale risultato รจ stato possibile grazie ai progressi nella tecnologia informatica (come le reti neurali, lโ€™apprendimento automatico non supervisionato e gli algoritmi evolutivi) unitamente alle innovazioni nelle apparecchiature (come i processori specializzati). Queste tecnologie consentono ai sistemi di IA di rispondere a differenti tipi di stimoli provenienti dagli esseri umani, di adattarsi a nuove situazioni e persino di offrire soluzioni inedite non previste dai programmatori originali[8].

9. A causa di tali rapidi progressi, molti lavori un tempo gestiti esclusivamente dalle persone sono ora affidati allโ€™IA. Tali sistemi possono affiancare o addirittura sostituire le possibilitร  umane in molti settori, in particolare in compiti specializzati come lโ€™analisi dei dati, il riconoscimento delle immagini e le diagnosi mediche. Sebbene ogni applicazione di IA โ€œristrettaโ€ sia calibrata su un compito specifico, molti ricercatori sperano di giungere alla cosiddetta โ€œintelligenza artificiale generaleโ€ ( Artificial General Intelligence , AGI), cioรจ ad un singolo sistema, il quale, operando in ogni ambito cognitivo, sarebbe in grado di svolgere qualsiasi lavoro alla portata della mente umana. Alcuni sostengono che una tale IA potrebbe un giorno raggiungere lo stadio di โ€œsuperintelligenzaโ€, oltrepassando la capacitร  intellettuale umana, o contribuire alla โ€œsuperlongevitร โ€ grazie ai progressi delle biotecnologie. Altri temono che queste possibilitร , per quanto ipotetiche, arrivino un giorno a mettere in ombra la stessa persona umana, mentre altri ancora accolgono con favore questa possibile trasformazione[9].

10. Alla base di questi come di molti altri punti di vista sullโ€™argomento, vi รจ lโ€™assunto implicito che la parola โ€œintelligenzaโ€ vada usata allo stesso modo sia in riferimento allโ€™intelligenza umana che allโ€™IA. Tuttavia, ciรฒ non sembra riflettere la reale portata del concetto. Per quanto attiene allโ€™essere umano, lโ€™intelligenza รจ infatti una facoltร  relativa alla persona nella sua integralitร , mentre, nel contesto dellโ€™IA, รจ intesa in senso funzionale, spesso presupponendo che le attivitร  caratteristiche della mente umana possano essere scomposte in passaggi digitalizzati, in modo che anche le macchine possano replicarli[10].

11. Questa prospettiva funzionale รจ esemplificata dal Test di Turing, per il quale una macchina รจ da considerarsi โ€œintelligenteโ€ se una persona non รจ in grado di distinguere il suo comportamento da quello di un altro essere umano[11]. In particolare, in questo contesto, la parola โ€œcomportamentoโ€ si riferisce a compiti intellettuali specifici, mentre non tiene conto dellโ€™esperienza umana in tutta la sua ampiezza, che comprende sia le capacitร  di astrazione che le emozioni, la creativitร , il senso estetico, morale e religioso, nรฉ abbraccia tutta la varietร  delle manifestazioni di cui รจ capace la mente umana. Per cui, nel caso dellโ€™IA, lโ€™โ€œintelligenzaโ€ di un sistema รจ valutata, metodologicamente ma anche riduzionisticamente, sulla base della sua capacitร  di produrre risposte appropriate, cioรจ quelle che vengono associate allโ€™intelletto umano, a prescindere dalla modalitร  con cui tali risposte vengono generate .

12. Le sue caratteristiche avanzate conferiscono allโ€™IA sofisticate capacitร  di eseguire compiti , ma non quella di pensare [12]. Una tale distinzione รจ di importanza decisiva, poichรฉ il modo in cui si definisce lโ€™โ€œintelligenzaโ€ va inevitabilmente a delimitare la comprensione del rapporto che intercorre tra il pensiero umano e tale tecnologia[13]. Per rendersi conto di ciรฒ, occorre ricordare che la ricchezza della tradizione filosofica e della teologia cristiana offre una visione piรน profonda e comprensiva dellโ€™intelligenza, la quale a sua volta รจ centrale nellโ€™insegnamento della Chiesa sulla natura, dignitร  e vocazione della persona umana[14].

III. Lโ€™intelligenza nella tradizione filosofica e teologica

Razionalitร 

13. Fin dagli albori della riflessione dellโ€™umanitร  su se stessa, la mente ha giocato un ruolo centrale nella comprensione di cosa significhi essere โ€œumaniโ€. Aristotele osservava che ยซtutti gli esseri umani per natura tendono al sapereยป[15]. Questo sapere umano, con la sua capacitร  di astrazione che coglie la natura e il senso delle cose, li distingue dal mondo animale[16]. Lโ€™esatta natura dellโ€™intelligenza รจ stata oggetto delle ricerche di filosofi, teologi e psicologi, i quali hanno anche esaminato il modo in cui lโ€™essere umano comprende il mondo e ne fa parte, pur occupandone un posto peculiare. Attraverso questa ricerca, la tradizione cristiana รจ arrivata a comprendere la persona come un essere fatto di corpo e anima, entrambi profondamente legati a questo mondo eppure protesi al di lร  di esso[17].

14. Nella tradizione classica, il concetto di intelligenza รจ spesso declinato nei termini complementari di โ€œragioneโ€ ( ratio ) e โ€œintellettoโ€ ( intellectus ). Non si tratta di facoltร  separate, ma, come spiega san Tommaso dโ€™Aquino, di due modi di operare della medesima intelligenza: ยซil termine intelletto รจ desunto dallโ€™intima penetrazione della veritร ; mentre ragione deriva dalla ricerca e dal processo discorsivoยป[18]. Questa sintetica descrizione consente di mettere in evidenza le due prerogative fondamentali e complementari dellโ€™intelligenza umana: lโ€™ intellectus si riferisce allโ€™intuizione della veritร , cioรจ al suo coglierla con gli โ€œocchiโ€ della mente, che precede e fonda lo stesso argomentare, mentre la ratio attiene al ragionamento vero e proprio, vale a dire al processo discorsivo e analitico che conduce al giudizio. Insieme, intelletto e ragione costituiscono i due risvolti dellโ€™unico atto dellโ€™ intelligere , ยซoperazione dellโ€™uomo in quanto uomoยป[19].

15. Presentare lโ€™essere umano come essere โ€œrazionaleโ€ non vuol dire ridurlo a una specifica modalitร  di pensiero; piuttosto, significa riconoscere che la capacitร  di comprensione intellettuale della realtร  modella e permea tutte le sue attivitร [20], costituendo inoltre, esercitata nel bene o nel male, un aspetto intrinseco della natura umana. In questo senso, la ยซparola โ€œrazionaleโ€ comprende in realtร  tutte le capacitร  di un essere umano: sia quella di conoscere e comprendere che quella di volere, amare, scegliere, desiderare. Il termine โ€œrazionaleโ€ comprende poi anche tutte le capacitร  corporee intimamente collegate a quelle sopradetteยป[21]. Una tale ampia prospettiva mette in luce come nella persona umana, creata a โ€œimmagine di Dioโ€, la razionalitร  si integri in modo da elevare, plasmare e trasformare sia la sua volontร  che le sue azioni[22].

Incarnazione

16. Il pensiero cristiano considera le facoltร  intellettuali nel quadro di unโ€™antropologia integrale che concepisce lโ€™essere umano come un essere essenzialmente incarnato. Nella persona umana, spirito e materia ยซnon sono due nature congiunte, ma la loro unione forma unโ€™unica naturaยป[23]. In altri termini, lโ€™anima non รจ la โ€œparteโ€ immateriale della persona contenuta nel corpo, cosรฌ come questo non รจ lโ€™involucro esterno di un โ€œnucleoโ€ sottile e impalpabile, ma รจ tutto lโ€™essere umano ad essere, allo stesso tempo, sia materiale che spirituale. Questo modo di pensare riflette lโ€™insegnamento della Sacra Scrittura, la quale considera la persona umana come un essere che vive le sue relazioni con Dio e con gli altri, quindi la sua dimensione prettamente spirituale, allโ€™interno e per mezzo di questa esistenza corporea[24]. Il significato profondo di tale condizione riceve una luce ulteriore dal mistero dellโ€™Incarnazione, grazie al quale Dio stesso ha assunto la nostra carne che ยซรจ stata anche in noi innalzata a una dignitร  sublimeยป[25].

17. Anche se profondamente radicata in unโ€™esistenza corporea, la persona umana trascende il mondo materiale grazie alla sua anima, la quale ยซรจ come se fosse sullโ€™orizzonte dellโ€™eternitร  e del tempoยป[26]. La capacitร  di trascendenza dellโ€™intelletto e lโ€™auto-possesso della volontร  libera appartengono ad essa, per la quale lโ€™essere umano ยซpartecipa della luce della mente di Dioยป[27]. Nonostante ciรฒ, lo spirito umano non attua la sua normale modalitร  di conoscenza senza il corpo[28]. In questo modo, le capacitร  intellettuali dellโ€™essere umano sono parte integrante di unโ€™antropologia che riconosce che egli รจ ยซunitร  di anima e di corpoยป[29]. Ulteriori aspetti di questa visione verranno sviluppati in quanto segue.

Relazionalitร 

18. Gli esseri umani sono ยซordinati dalla loro stessa natura alla comunione interpersonaleยป[30], avendo la capacitร  di conoscersi reciprocamente, di donarsi per amore e di entrare in comunione con gli altri. Pertanto, lโ€™intelligenza umana non รจ una facoltร  isolata, bensรฌ si esercita nelle relazioni, trovando la sua piena espressione nel dialogo, nella collaborazione e nella solidarietร . Impariamo con gli altri, impariamo grazie agli altri.

19. Lโ€™orientamento relazionale della persona umana si fonda, in ultima analisi, sullโ€™eterno dono di sรฉ del Dio Uno e Trino, il cui amore si rivela sia nella creazione che nella redenzione[31]. La persona รจ chiamata ยซa condividere, nella conoscenza e nellโ€™amore, la vita di Dioยป[32].

20. Una tale vocazione alla comunione con Dio รจ legata necessariamente alla chiamata alla comunione con gli altri. Lโ€™amore di Dio non puรฒ essere separato dallโ€™amore per il prossimo (cf. 1Gv 4,20; Mt 22,37-39). In virtรน della grazia di condividere la vita di Dio, i cristiani sono anche resi imitatori del dono traboccante di Cristo (cf. 2Cor 9,8-11; Ef 5,1-2) seguendo il suo comandamento: ยซCome io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altriยป ( Gv 13,34)[33]. Lโ€™amore e il servizio, che riecheggiano lโ€™intima vita divina di auto-donazione, trascendono lโ€™interesse personale per rispondere piรน pienamente alla vocazione umana (cf. 1Gv 2,9). Ancora piรน sublime che sapere tante cose รจ lโ€™impegno a prendersi cura gli uni degli altri, perchรฉ anche se ยซconoscessi tutti i misteri e avessi tutta la scienza [โ€ฆ] ma non avessi la caritร , non sarei nullaยป ( 1Cor 13, 2).

Relazione con la Veritร 

21. Lโ€™intelligenza umana รจ in definitiva un ยซdono di Dio fatto per cogliere la veritร ยป[34]. Nella duplice accezione di intellectus – ratio , essa rende la persona in grado di attingere a quelle realtร  che superano la semplice esperienza sensoriale o lโ€™utilitร , in quanto ยซil desiderio di veritร  appartiene alla stessa natura dellโ€™uomo. รˆ una proprietร  nativa della sua ragione interrogarsi sul perchรฉ delle coseยป[35]. Andando oltre i limiti dei dati empirici, lโ€™intelligenza umana ยซpuรฒ conquistare con vera certezza la realtร  intelligibileยป[36]. Anche se la realtร  resta solo parzialmente conosciuta, ยซil desiderio di veritร  spinge [โ€ฆ] la ragione ad andare sempre oltre; essa, anzi, viene come sopraffatta dalla costatazione della sua capacitร  sempre piรน grande di ciรฒ che raggiungeยป[37]. Sebbene la Veritร  in sรฉ stessa ecceda i limiti dellโ€™intelletto umano, esso ne รจ comunque attratto in modo irresistibile[38] e sulla spinta di tale attrazione lโ€™essere umano รจ portato a ricercare ยซuna veritร  piรน profondaยป[39].

22. Questa tensione innata alla ricerca della veritร  si manifesta in modo speciale nelle capacitร  tipicamente umane di comprensione semantica e di produzione creativa[40], attraverso le quali questa ricerca si svolge in ยซmodo rispondente alla dignitร  della persona umana e alla sua natura socialeยป[41]. Inoltre, uno stabile orientamento alla veritร  รจ essenziale affinchรฉ la caritร  sia autentica e universale[42].

23. La ricerca della veritร  raggiunge la sua espressione piรน alta nellโ€™apertura a quelle realtร  che trascendono il mondo fisico e creato. In Dio tutte le veritร  ottengono il loro significato piรน alto e originale[43]. Affidarsi a Dio รจ un ยซmomento di scelta fondamentale, in cui tutta la persona รจ coinvoltaยป[44]. In questo modo, la persona diventa in pienezza ciรฒ che essa รจ chiamata ad essere: ยซintelletto e volontร  esercitano al massimo la loro natura spirituale per consentire al soggetto di compiere un atto in cui la libertร  personale รจ vissuta in maniera pienaยป[45].

Custodia del mondo

24. La fede cristiana considera la creazione un atto libero del Dio Uno e Trino, il quale, come spiega san Bonaventura da Bagnoregio, crea ยซnon per accrescere la propria gloria, ma per manifestarla e per comunicarlaยป[46]. Poichรฉ Dio crea secondo la Sua Sapienza (cf. Sap 9,9; Ger 10,12), il mondo creato รจ permeato di un ordine intrinseco che riflette il Suo disegno (cf. Gen 1; Dn 2,21-22; Is 45,18; Sal 74,12-17; 104)[47], allโ€™interno del quale Egli ha chiamato gli esseri umani ad assumere un ruolo peculiare: coltivare e prendersi cura del mondo [48].

25. Plasmato dal divino Artigiano, lโ€™essere umano vive la sua identitร  di essere a immagine di Dio ยซcustodendoยป e ยซcoltivandoยป (cf. Gen 2,15) la creazione, esercitando la sua intelligenza e la sua perizia per assisterla e farla sviluppare secondo il disegno del Padre[49]. In questo, lโ€™intelligenza umana riflette lโ€™Intelligenza divina che ha creato tutte le cose (cf. Gen 1-2; Gv 1)[50], continuamente le sostiene e le guida al loro fine ultimo in Lui[51]. Inoltre, lโ€™essere umano รจ chiamato a sviluppare le proprie capacitร  nella scienza e nella tecnica perchรฉ in esse Dio รจ glorificato (cf. Sir 38,6). Pertanto, in un rapporto corretto con il creato, da un lato, gli esseri umani impiegano la loro intelligenza e la loro abilitร  per cooperare con Dio nel guidare la creazione verso lo scopo a cui Egli lโ€™ha chiamata[52], mentre, dallโ€™altro, il mondo stesso, come osserva san Bonaventura, aiuta la mente umana ad ยซascendere gradualmente, come per i diversi gradini di una scala, fino al sommo principio che รจ Dioยป[53].

Una comprensione integrale dellโ€™intelligenza umana

26. In questo contesto, lโ€™intelligenza umana si mostra piรน chiaramente come una facoltร  che รจ parte integrante del modo in cui tutta la persona si coinvolge nella realtร . Un autentico coinvolgimento richiede di abbracciare lโ€™intera portata del proprio essere: spirituale, cognitivo, incarnato e relazionale.

27. Questo interesse nei confronti della realtร  si manifesta in vari modi, in quanto ogni persona, nella sua unicitร  multiforme[54], cerca di capire il mondo, si relaziona con gli altri, risolve problemi, esprime la sua creativitร  e ricerca il benessere integrale attraverso la sinergia delle diverse dimensioni dellโ€™intelligenza[55]. Ciรฒ chiama in causa le capacitร  logiche e linguistiche, ma puรฒ comprendere anche altre modalitร  di interazione con il reale. Pensiamo al lavoro dellโ€™artigiano, il quale ยซdeve saper scorgere nella materia inerte una forma particolare che altri non sanno riconoscereยป[56] e farla venire alla luce mediante la sua intuizione e la sua perizia. I popoli indigeni che vivono vicini alla terra spesso possiedono un profondo senso della natura e dei suoi cicli[57]. Allo stesso modo, lโ€™amico che sa trovare la parola giusta da dire, o la persona che sa ben gestire le relazioni umane, esemplificano unโ€™intelligenza che รจ ยซfrutto della riflessione, del dialogo e dellโ€™incontro generoso fra le personeยป[58]. Come osserva Papa Francesco, ยซnellโ€™era dellโ€™intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare lโ€™umano sono necessarie la poesia e lโ€™amoreยป[59].

28. Al cuore della visione cristiana dellโ€™intelligenza vi รจ lโ€™integrazione della veritร  nella vita morale e spirituale della persona, orientando il suo agire alla luce della bontร  e della veritร  di Dio. Secondo il Suo disegno, lโ€™intelligenza intesa in senso pieno include anche la possibilitร  di gustare ciรฒ che รจ vero, buono e bello, per cui si puรฒ affermare, con le parole del poeta francese del XX secolo Paul Claudel, che ยซlโ€™intelligenza รจ nulla senza il dilettoยป[60]. Anche Dante Alighieri, quando raggiunge il cielo piรน alto nel Paradiso , puรฒ testimoniare che il culmine di questo piacere intellettuale si trova nella ยซLuce intellettรผal, piena dโ€™amore; / amor di vero ben, pien di letizia; / letizia che trascende ogne dolzoreยป[61].

29. Una corretta concezione dellโ€™intelligenza umana, quindi, non puรฒ essere ridotta alla semplice acquisizione di fatti o alla capacitร  di eseguire certi compiti specifici; invece, essa implica lโ€™apertura della persona alle domande ultime della vita e rispecchia un orientamento verso il Vero e il Buono[62]. Espressione dellโ€™immagine divina nella persona, lโ€™intelligenza รจ in grado di accedere alla totalitร  dellโ€™essere, cioรจ di considerare lโ€™esistenza nella sua interezza che non si esaurisce in ciรฒ che รจ misurabile, cogliendo dunque il senso di ciรฒ che รจ arrivata a comprendere. Per i credenti, questa capacitร  comporta, in modo particolare, la possibilitร  di crescere nella conoscenza dei misteri di Dio attraverso lโ€™approfondimento razionale delle veritร  rivelate ( intellectus fidei )[63]. La vera intelligentia รจ modellata dallโ€™amore divino, il quale ยซรจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santoยป ( Rm 5,5). Da ciรฒ deriva che lโ€™intelligenza umana possiede unโ€™essenziale dimensione contemplativa , cioรจ unโ€™apertura disinteressata a ciรฒ che รจ Vero, Buono e Bello al di lร  di ogni utilitร  particolare.

Limiti dellโ€™IA

30. Alla luce di quanto detto, le differenze tra lโ€™intelligenza umana e gli attuali sistemi di IA appaiono evidenti. Sebbene sia una straordinaria conquista tecnologica in grado di imitare alcune operazioni associate alla razionalitร , lโ€™IA opera soltanto eseguendo compiti, raggiungendo obiettivi o prendendo decisioni basate su dati quantitativi e sulla logica computazionale. Con la sua potenza analitica, per esempio, essa eccelle nellโ€™integrare dati provenienti da svariati campi, nel modellare sistemi complessi e nel favorire collegamenti interdisciplinari. In questo modo, essa potrebbe facilitare la collaborazione tra esperti per risolvere problemi la cui complessitร  รจ tale che ยซnon si possono affrontare a partire da un solo punto di vista o da un solo tipo di interessiยป[64].

31. Tuttavia, anche se lโ€™IA elabora e simula alcune espressioni dellโ€™intelligenza, essa rimane fondamentalmente confinata in un ambito logico-matematico, il quale le impone alcune limitazioni intrinseche. Mentre lโ€™intelligenza umana continuamente si sviluppa in modo organico nel corso della crescita fisica e psicologica della persona ed รจ plasmata da una miriade di esperienze vissute nella corporeitร , lโ€™IA manca della capacitร  di evolversi in questo senso. Sebbene i sistemi avanzati possano โ€œimparareโ€ attraverso processi quali lโ€™apprendimento automatico, questa sorta di addestramento รจ essenzialmente diverso dallo sviluppo di crescita dellโ€™intelligenza umana, essendo questa plasmata dalle sue esperienze corporee: stimoli sensoriali, risposte emotive, interazioni sociali e il contesto unico che caratterizza ogni momento. Questi elementi modellano e formano il singolo individuo nella sua storia personale. Al contrario, lโ€™IA, sprovvista di un corpo fisico, si affida al ragionamento computazionale e allโ€™apprendimento su vasti insiemi di dati che comprendono esperienze e conoscenze comunque raccolte da esseri umani.

32. Di conseguenza, sebbene lโ€™IA possa simulare alcuni aspetti del ragionamento umano ed eseguire certi compiti con incredibile velocitร  ed efficienza, le sue capacitร  di calcolo rappresentano solo una frazione delle piรน ampie possibilitร  della mente umana. Ad esempio, essa non puรฒ attualmente replicare il discernimento morale e la capacitร  di stabilire autentiche relazioni. Oltre a ciรฒ, lโ€™intelligenza della persona รจ inserita allโ€™interno in una storia di formazione intellettuale e morale vissuta a livello personale, la quale modella in modo essenziale la prospettiva della singola persona, coinvolgendo le dimensioni fisica, emotiva, sociale, morale e spirituale della sua vita. Poichรฉ lโ€™IA non puรฒ offrire questa ampiezza di comprensione, approcci basati solamente su questa tecnologia oppure che la assumono come via primaria di interpretazione del mondo possono portare a ยซperdere il senso della totalitร , delle relazioni che esistono tra le cose, dellโ€™orizzonte ampioยป[65].

33. Lโ€™intelligenza umana non consiste primariamente nel portare a termine compiti funzionali, bensรฌ nel capire e coinvolgersi attivamente nella realtร  in tutti i suoi aspetti; ed รจ anche capace di sorprendenti intuizioni. Dato che lโ€™IA non possiede la ricchezza della corporeitร , della relazionalitร  e dellโ€™apertura del cuore umano alla veritร  e al bene, le sue capacitร , anche se sembrano infinite, sono incomparabili alle capacitร  umane di cogliere la realtร . Da una malattia si puรฒ imparare tanto, cosรฌ come si puรฒ imparare tanto da un abbraccio di riconciliazione, e persino anche da un semplice tramonto. Tante cose che viviamo come essere umani ci aprono orizzonti nuovi e ci offrono la possibilitร  di raggiungere una nuova saggezza. Nessun dispositivo, che lavora solo con i dati, puรฒ essere allโ€™altezza di queste e di tante altre esperienze presenti nelle nostre vite.

34. Stabilire unโ€™equivalenza troppo marcata tra intelligenza umana e IA comporta il rischio di cedere a una visione funzionalista, secondo la quale le persone sono valutate in base ai lavori che possono svolgere. Tuttavia, il valore di una persona non dipende dal possesso di singolari abilitร , dai risultati cognitivi e tecnologici o dal successo individuale, bensรฌ dalla sua intrinseca dignitร  fondata sullโ€™essere creata a immagine di Dio[66]. Pertanto, una tale dignitร  rimane intatta al di lร  di ogni circostanza anche in chi non รจ in grado di esercitare le proprie capacitร , sia che si tratti di un bambino non ancora nato, di una persona in stato non cosciente o di un anziano sofferente[67]. Essa รจ alla base della tradizione dei diritti umani โ€“ e specificatamente quelli che vengono oggi denominati โ€œneurodirittiโ€ โ€“ i quali ยซcostituiscono un importante punto di convergenza per la ricerca di un terreno comuneยป[68] e per questo possono servire come guida etica fondamentale nelle discussioni circa un responsabile sviluppo e uso dellโ€™IA.

35. Alla luce di ciรฒ, come osserva Papa Francesco, ยซlโ€™utilizzo stesso della parola โ€œintelligenzaโ€ยป in riferimento allโ€™IA ยซรจ fuorvianteยป[69] e rischia di trascurare quanto vi รจ di piรน prezioso nella persona umana. A partire da questa prospettiva, lโ€™IA non dovrebbe essere vista come una forma artificiale dellโ€™intelligenza, ma come uno dei suoi prodotti [70].

IV. Il ruolo dellโ€™etica nel guidare lo sviluppo e lโ€™uso dellโ€™IA

36. A partire da queste considerazioni, ci si puรฒ chiedere come lโ€™IA possa essere compresa allโ€™interno del disegno di Dio. Lโ€™attivitร  tecnico-scientifica non ha carattere neutro, essendo unโ€™impresa umana che chiama in causa le dimensioni umanistiche e culturali dellโ€™ingegno umano[71].

37. Viste come un frutto delle potenzialitร  inscritte nellโ€™intelligenza umana[72], lโ€™indagine scientifica e lo sviluppo dellโ€™abilitร  tecnica sono parte della ยซcollaborazione dellโ€™uomo e della donna con Dio nel portare a perfezione la creazione visibileยป[73]. Allo stesso tempo, tutti i traguardi scientifici e tecnologici sono, in ultima analisi, doni di Dio[74]. Pertanto, gli esseri umani devono sempre impiegare le loro doti in vista del fine piรน alto per il quale Egli le ha conferite[75].

38. Possiamo riconoscere con gratitudine come la tecnologia abbia ยซposto rimedio a innumerevoli mali che affliggevano e limitavano lโ€™essere umanoยป[76], e di questo fatto non possiamo che rallegrarci tutti. Nonostante ciรฒ, non tutte le novitร  tecnologiche in sรฉ rappresentano un autentico progresso[77]. La Chiesa, pertanto, si oppone in modo particolare a quelle applicazioni che minacciano la santitร  della vita o la dignitร  della persona[78]. Come ogni altra impresa umana, lo sviluppo tecnologico deve essere diretto al servizio della persona e contribuire agli sforzi intesi a raggiungere ยซuna maggiore giustizia, una piรน estesa fraternitร  e un ordine piรน umano dei rapporti socialiยป, i quali hanno ยซpiรน valore dei progressi in campo tecnicoยป[79]. Le preoccupazioni circa le implicazioni etiche dello sviluppo tecnologico non sono condivise solo allโ€™interno della Chiesa, ma anche da scienziati, studiosi della tecnologia e associazioni professionali, i quali sempre di piรน invitano a una riflessione etica che diriga tale progresso in modo responsabile.

39. Per rispondere a queste sfide, va richiamata lโ€™attenzione sullโ€™importanza della responsabilitร  morale fondata sulla dignitร  e sulla vocazione della persona . Questo principio รจ valido anche per le questioni riguardanti lโ€™IA. In tale ambito, la dimensione etica assume primaria importanza poichรฉ sono le persone a progettare i sistemi e a determinare per quali scopi essi vengano usati[80]. Tra una macchina e un essere umano, solo questโ€™ultimo รจ veramente un agente morale, cioรจ un soggetto moralmente responsabile che esercita la sua libertร  nelle proprie decisioni e ne accetta le conseguenze[81]; solo gli esseri umani sono in relazione con la veritร  e il bene, guidati dalla coscienza morale che li chiama ยซad amare, a fare il bene e a fuggire il maleยป[82], attestando ยซlโ€™autoritร  della veritร  in riferimento al Bene supremo, di cui la persona umana avverte lโ€™attrattivaยป[83]; solo gli esseri umani possono essere sufficientemente consapevoli di sรฉ al punto da riuscire ad ascoltare e seguire la voce della coscienza, discernendo con prudenza e ricercando il bene possibile in ogni situazione[84]. Di fatto, anche questo appartiene allโ€™esercizio dellโ€™intelligenza da parte della persona.

40. Come ogni prodotto dellโ€™ingegno umano, anche lโ€™IA puรฒ essere diretta verso fini positivi o negativi[85]. Quando viene usata secondo modalitร  che rispettano la dignitร  umana e promuovono il benessere degli individui e delle comunitร , essa puรฒ contribuire favorevolmente alla vocazione umana. Malgrado ciรฒ, come in tutti gli ambiti in cui gli esseri umani sono chiamati a decidere, anche qui si estende lโ€™ombra del male. Laddove la libertร  umana consente la possibilitร  di scegliere ciรฒ che รจ male, la valutazione morale di questa tecnologia dipende da come essa venga indirizzata e impiegata.

41. Tuttavia, a essere eticamente significativi non sono soltanto i fini, ma anche i mezzi impiegati per raggiungerli; inoltre, sono importanti anche la visione generale e la comprensione della persona incorporate in tali sistemi. I prodotti tecnologici riflettono la visione del mondo dei loro sviluppatori, proprietari, utenti e regolatori[86], e con il loro potere ยซplasmano il mondo e impegnano le coscienze sul piano dei valoriยป[87]. A livello sociale, alcuni sviluppi tecnologici potrebbero anche rafforzare relazioni e dinamiche di potere che non sono in linea con una corretta visione della persona e della societร .

42. Pertanto, sia i fini che i mezzi usati in una data applicazione dellโ€™IA, cosรฌ come la visione generale che essa incorpora, devono essere valutati per assicurarsi che rispettino la dignitร  umana e promuovano il bene comune[88]. Infatti, come ha detto Papa Francesco, la ยซdignitร  intrinseca di ogni uomo e di ogni donnaยป deve essere ยซil criterio-chiave nella valutazione delle tecnologie emergenti, le quali rivelano la loro positivitร  etica nella misura in cui aiutano a manifestare tale dignitร  e ad incrementarne lโ€™espressione, a tutti i livelli della vita umanaยป[89], inclusa la sfera sociale ed economica. In questo senso, lโ€™intelligenza umana svolge un ruolo cruciale non solo nella progettazione e nella produzione della tecnologia, ma anche nel dirigerne lโ€™uso in linea con lโ€™autentico bene della persona[90]. La responsabilitร  dellโ€™esercizio di questa gestione appartiene saggiamente a ogni livello della societร , sotto la guida del principio di sussidiarietร  e degli altri principi della Dottrina Sociale della Chiesa.

Un aiuto alla libertร  umana e alle decisioni

43. Lโ€™impegno a che lโ€™IA sempre sostenga e promuova il valore supremo della dignitร  di ogni essere umano e la pienezza della sua vocazione รจ un criterio di discernimento che interessa gli sviluppatori, i proprietari, gli operatori e i regolatori, cosรฌ come gli utenti finali, e rimane valido per ogni impiego della tecnologia in tutti i livelli di utilizzo.

44. Unโ€™analisi delle implicazioni di tale principio, allora, potrebbe iniziare prendendo in considerazione lโ€™importanza della responsabilitร  morale . Poichรฉ una causalitร  morale in senso pieno appartiene solo agli agenti personali , non a quelli artificiali, ha massima rilevanza lโ€™essere in grado di identificare e definire chi sia responsabile dei processi di IA, in particolare di quelli che includono possibilitร  di apprendimento, correzione e riprogrammazione. Se, da un lato, i metodi empirici ( bottom-up ) e le reti neurali molto profonde consentono allโ€™IA di risolvere problemi complessi, dallโ€™altro, essi rendono difficili da comprendere i processi che hanno condotto a tali soluzioni. Ciรฒ complica lโ€™accertamento delle responsabilitร , poichรฉ se unโ€™applicazione di IA dovesse produrre risultati indesiderati, diventerebbe arduo stabilire a quale persona attribuirli. Per far fronte a questo problema, occorre prestare attenzione alla natura dei processi di attribuzione di responsabilitร  ( accountability ) in contesti complessi e con elevata automazione, laddove i risultati sono spesso osservabili solo nel medio-lungo termine. Per questo, รจ importante che colui che compie decisioni sulla base dellโ€™IA sia ritenuto responsabile per le stesse e che sia possibile rendere conto dellโ€™uso dellโ€™IA in ogni fase del processo decisionale[91].

45. Oltre a determinare le responsabilitร , si devono stabilire quali siano gli scopi dati ai sistemi di IA. Sebbene questi possano usare meccanismi di apprendimento autonomo non supervisionato e talvolta seguire percorsi che non si รจ in grado di ricostruire, in ultima analisi essi perseguono gli obiettivi che sono stati loro assegnati dagli esseri umani e sono governati da processi stabiliti da coloro che li hanno progettati e programmati. Ciรฒ rappresenta una sfida poichรฉ, man mano che i modelli di IA diventano sempre piรน capaci di apprendimento indipendente, puรฒ ridursi di fatto la possibilitร  di esercitare un controllo su di essi al fine di garantire che tali applicazioni siano a servizio degli scopi umani. Ciรฒ pone il problema critico di come assicurare che i sistemi di IA siano ordinati al bene delle persone e non contro di esse.

46. Se un uso etico dei sistemi di IA chiama in causa innanzitutto coloro che li sviluppano, producono, gestiscono e supervisionano, una tale responsabilitร  รจ condivisa anche dagli utenti. Infatti, come ha osservato Papa Francesco, ยซciรฒ che la macchina fa รจ una scelta tecnica tra piรน possibilitร  e si basa o su criteri ben definiti o su inferenze statistiche. Lโ€™essere umano, invece, non solo sceglie, ma in cuor suo รจ capace di decidereยป[92]. Chi usa lโ€™IA per compiere un lavoro e ne segue i risultati crea un contesto nel quale egli รจ in ultima analisi responsabile del potere che ha delegato. Pertanto, nella misura in cui lโ€™IA puรฒ assistere gli esseri umani nel prendere decisioni, gli algoritmi che la guidano dovrebbero essere affidabili, sicuri, sufficientemente robusti da gestire le incongruenze, e trasparenti nel loro funzionamento per attenuare pregiudizi ( bias ) ed effetti collaterali indesiderati[93]. I quadri normativi dovrebbero garantire che tutte le persone giuridiche possano rendere conto dellโ€™uso dellโ€™IA e di tutte le sue conseguenze, con adeguate misure a salvaguardia di trasparenza, riservatezza e responsabilitร  ( accountability )[94]. Inoltre, gli utenti dovrebbero fare attenzione a non diventare eccessivamente dipendenti dallโ€™IA per le proprie decisioni, accrescendo il giร  alto grado di subalternitร  alla tecnologia che caratterizza la societร  contemporanea.

47. Lโ€™insegnamento morale e sociale della Chiesa aiuta a predisporre un uso dellโ€™IA che preservi la capacitร  umana di azione. Le considerazioni riguardanti la giustizia, ad esempio, dovrebbero interessarsi di questioni quali lโ€™incoraggiamento di giuste dinamiche sociali, la difesa della sicurezza internazionale e la promozione della pace. Esercitando la prudenza, individui e comunitร  possono discernere come usare lโ€™IA a beneficio dellโ€™umanitร , evitando al contempo applicazioni che potrebbero sminuire la dignitร  umana o danneggiare il pianeta. In questo contesto, il concetto di โ€œresponsabilitร โ€ dovrebbe essere inteso non solo nel suo senso piรน ristretto, ma come ยซprendersi cura dellโ€™altro, e non solo [โ€ฆ] dare conto di ciรฒ che si รจ fattoยป[95].

48. Pertanto, lโ€™IA, come ogni tecnologia, puรฒ essere parte di una risposta consapevole e responsabile alla vocazione dellโ€™umanitร  al bene. Tuttavia, come discusso in precedenza, essa deve essere diretta dallโ€™intelligenza umana per allinearsi a tale vocazione, assicurando il rispetto della dignitร  della persona. Riconoscendo questa ยซeminente dignitร ยป, il Concilio Vaticano II afferma che ยซlโ€™ordine sociale [โ€ฆ] e il suo progresso debbono sempre lasciar prevalere il bene delle personeยป[96]. Alla luce di ciรฒ, lโ€™uso dellโ€™IA, come ha detto Papa Francesco, deve essere accompagnato ยซda unโ€™etica fondata su una visione del bene comune, unโ€™etica di libertร , responsabilitร  e fraternitร , capace di favorire il pieno sviluppo delle persone in relazione con gli altri e con il creatoยป[97].

V. Questioni specifiche

49. Allโ€™interno di questa prospettiva generale, qui di seguito alcuni rilievi illustreranno come gli argomenti esposti sopra possano aiutare ad un orientamento nelle situazioni concrete, in linea con la ยซsapienza del cuoreยป proposta da Papa Francesco[98]. Pur non essendo esaustiva, questa proposta รจ offerta a servizio di un dialogo che cerchi di individuare quelle modalitร  con cui lโ€™IA possa sostenere la dignitร  umana e promuovere il bene comune[99].

Lโ€™IA e la societร 

50. Come ha detto Papa Francesco, ยซla dignitร  intrinseca di ogni persona e la fraternitร  che ci lega come membri dellโ€™unica famiglia umana devono stare alla base dello sviluppo di nuove tecnologie e servire come criteri indiscutibili per valutarle prima del loro impiegoยป[100].

51. Considerata in questa ottica, lโ€™IA potrebbe ยซintrodurre importanti innovazioni nellโ€™agricoltura, nellโ€™istruzione e nella cultura, un miglioramento del livello di vita di intere nazioni e popoli, la crescita della fraternitร  umana e dellโ€™amicizia socialeยป, e quindi essere ยซutilizzata per promuovere lo sviluppo umano integraleยป[101]. Essa potrebbe inoltre aiutare le organizzazioni a identificare le persone che si trovano in stato di necessitร  e a contrastare i casi di discriminazione ed emarginazione. In questi e altri modi analoghi, lโ€™IA potrebbe contribuire allo sviluppo umano e al bene comune[102].

52. Tuttavia, se da un lato lโ€™IA racchiude molte possibilitร  di bene, dallโ€™altro essa puรฒ ostacolare o persino avversare lo sviluppo umano e il bene comune. Papa Francesco ha osservato che ยซi dati finora raccolti sembrano suggerire che le tecnologie digitali siano servite ad aumentare le disuguaglianze nel mondo. Non solo le differenze di ricchezza materiale, che pure sono importanti, ma anche quelle di accesso allโ€™influenza politica e socialeยป[103]. In questo senso, lโ€™IA potrebbe essere usata per protrarre situazioni di marginalizzazione e discriminazione, per creare nuove forme di povertร , per allargare il โ€œdivario digitaleโ€ e aggravare le disuguaglianze sociali[104].

53. Inoltre, il fatto che attualmente la maggior parte del potere sulle principali applicazioni dellโ€™IA sia concentrato nelle mani di poche potenti aziende solleva notevoli preoccupazioni etiche. Ad aggravare questo problema vi รจ anche lโ€™intrinseca natura dei sistemi di IA, nei quali nessun singolo individuo รจ in grado di avere una supervisione completa dei vasti e complessi insiemi di dati utilizzati per il calcolo. Questa mancanza di una responsabilitร  ( accountability ) ben definita produce il rischio che lโ€™IA possa essere manipolata per guadagni personali o aziendali, o per orientare lโ€™opinione pubblica verso lโ€™interesse di un settore. Tali entitร , motivate dai propri interessi, possiedono la capacitร  di esercitare ยซforme di controllo tanto sottili quanto invasive, creando meccanismi di manipolazione delle coscienze e del processo democraticoยป[105].

54. Oltre a ciรฒ, vi รจ il rischio che lโ€™IA venga utilizzata per promuovere quello che Papa Francesco ha chiamato ยซparadigma tecnocraticoยป, il quale intende risolvere tendenzialmente tutti i problemi del mondo attraverso i soli mezzi tecnologici[106]. Seguendo questo paradigma, la dignitร  umana e la fraternitร  sono spesso messe da parte in nome dellโ€™efficienza, ยซcome se la realtร , il bene e la veritร  sbocciassero spontaneamente dal potere stesso della tecnologia e dellโ€™economiaยป[107]. Invece, la dignitร  umana e il bene comune non dovrebbero mai essere trascurati in nome dellโ€™efficienza[108], per cui ยซgli sviluppi tecnologici che non portano a un miglioramento della qualitร  di vita di tutta lโ€™umanitร , ma al contrario aggravano le disuguaglianze e i conflitti, non potranno mai essere considerati vero progressoยป[109]. Piuttosto, lโ€™IA dovrebbe essere messa ยซal servizio di un altro tipo di progresso, piรน sano, piรน umano, piรน sociale e piรน integraleยป[110].

55. Per raggiungere tale obiettivo รจ necessaria una riflessione piรน profonda circa il rapporto tra autonomia e responsabilitร , poichรฉ una maggiore autonomia comporta una responsabilitร  piรน grande per ogni persona nei vari aspetti della vita comune. Per i cristiani, il fondamento di questa responsabilitร  รจ il riconoscimento che ogni capacitร  umana, compresa lโ€™autonomia della persona, proviene da Dio e ha lo scopo di essere messa al servizio agli altri[111]. Pertanto, piuttosto che limitarsi a perseguire obiettivi economici o tecnologici, lโ€™IA dovrebbe essere usata in favore ยซdel bene comune dellโ€™intera famiglia umanaยป, cioรจ dellโ€™insieme ยซdi quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione piรน pienamente e piรน speditamenteยป[112].

Lโ€™IA e le relazioni umane

56. Il Concilio Vaticano II afferma che lโ€™essere umano per ยซsua intima natura รจ un essere sociale e senza i rapporti con gli altri non puรฒ vivere nรฉ esplicare le sue dotiยป[113]. Questa convinzione evidenzia che la vita in societร  appartiene alla natura e alla vocazione della persona[114]. In quanto esseri sociali, gli esseri umani cercano relazioni che comportano uno scambio reciproco e la ricerca della veritร , con la quale, ยซallo scopo di aiutarsi vicendevolmente nella ricerca, gli uni rivelano agli altri la veritร  che hanno scoperta o che ritengono di avere scopertaยป[115].

57. Una tale ricerca, insieme ad altri aspetti della comunicazione umana, presuppone lโ€™incontro e il mutuo scambio tra persone che recano in sรฉ lโ€™impronta delle proprie storie, dei propri pensieri, convinzioni e relazioni. Non possiamo nemmeno dimenticare che lโ€™intelligenza umana รจ una realtร  molteplice, plurima e complessa: individuale e sociale; razionale e affettiva; concettuale e simbolica. Papa Francesco mette in evidenza questa dinamica, notando come ยซpossiamo cercare insieme la veritร  nel dialogo, nella conversazione pacata o nella discussione appassionata. รˆ un cammino perseverante, fatto anche di silenzi e di sofferenze, capace di raccogliere con pazienza la vasta esperienza delle persone e dei popoli. [โ€ฆ] Il problema รจ che una via di fraternitร , locale e universale, la possono percorrere soltanto spiriti liberi e disposti a incontri realiยป[116].

58. รˆ in questo contesto che si possono considerare le sfide poste dallโ€™IA alle relazioni umane. Come altri mezzi tecnologici, lโ€™IA ha la capacitร  di favorire le connessioni allโ€™interno della famiglia umana. Tuttavia, lโ€™IA potrebbe anche ostacolare un vero incontro con la realtร  e, in definitiva, portare le persone a ยซuna profonda e malinconica insoddisfazione nelle relazioni interpersonali, o un dannoso isolamentoยป[117]. Le autentiche relazioni umane, tuttavia, richiedono la ricchezza umana del saper stare con gli altri, condividendo il loro dolore, le loro richieste e la loro gioia[118]. Poichรฉ lโ€™intelligenza umana si esprime e si arricchisce anche attraverso vie interpersonali e incarnate, gli incontri autentici e spontanei con gli altri sono indispensabili per impegnarsi con la realtร  nella sua interezza.

59. Proprio perchรฉ ยซla vera saggezza presuppone lโ€™incontro con la realtร ยป[119], i progressi dellโ€™IA lanciano unโ€™ulteriore sfida: poichรฉ essa รจ in grado di imitare efficacemente le opere dellโ€™intelligenza umana, non si puรฒ piรน dare per scontata la capacitร  di capire se si sta interagendo con un essere umano oppure con una macchina. Sebbene lโ€™IA โ€œgenerativaโ€ sia in grado di produrre testi, discorsi, immagini e altri output avanzati, che di solito sono opera di esseri umani, essa va considerata per quello che รจ: uno strumento, non una persona[120]. Tale distinzione spesso รจ oscurata dal linguaggio utilizzato dagli operatori del settore, il quale tende ad antropomorfizzare lโ€™IA e offusca cosรฌ la linea di demarcazione tra ciรฒ che รจ umano e ciรฒ che รจ artificiale.

60. Lโ€™antropomorfizzazione dellโ€™IA pone particolari problemi per la crescita dei bambini, i quali possono sentirsi incoraggiati a sviluppare schemi di interazione che intendono le relazioni umane in modo utilitaristico, cosรฌ come avviene con i chatbot . Tali approcci rischierebbero di indurre i piรน giovani a percepire gli insegnanti come dispensatori di informazioni e non come maestri che li guidano e sostengono la loro crescita intellettuale e morale. Relazioni genuine, radicate nellโ€™empatia e in un impegno leale per il bene dellโ€™altro, sono essenziali ed insostituibili nel favorire un pieno sviluppo della persona.

61. In questo contesto, รจ importante chiarire โ€“ anche se spesso si fa ricorso a una terminologia antropomorfica โ€“ che nessuna applicazione dellโ€™IA รจ in grado di provare davvero empatia. Le emozioni non si possono ridurre a espressioni facciali oppure a frasi generate in risposta alle richieste dellโ€™utente; invece, le emozioni sono comprese nel modo con cui una persona, nella sua interezza, si relaziona con il mondo e con la sua stessa vita, con il corpo che vi gioca un ruolo centrale. Lโ€™empatia richiede capacitร  di ascolto, di riconoscere lโ€™irriducibile unicitร  dellโ€™altro, di accogliere la sua alteritร  e anche di capire il significato dei suoi silenzi[121]. A differenza dellโ€™ambito dei giudizi analitici, nel quale lโ€™IA primeggia, la vera empatia esiste nella sfera relazionale. Essa chiama in causa la percezione e il far proprio il vissuto dellโ€™altro, pur mantenendo la distinzione di ogni individuo[122]. Nonostante lโ€™IA possa simulare risposte empatiche, la natura spiccatamente personale e relazionale dellโ€™autentica empatia non puรฒ essere replicata da sistemi artificiali[123].

62. Perciรฒ, si dovrebbe sempre evitare di rappresentare, in modo erroneo, lโ€™IA come una persona, e attuare ciรฒ per scopi fraudolenti costituisce una grave violazione etica che potrebbe erodere la fiducia sociale. Ugualmente, utilizzare lโ€™IA per ingannare in altri contesti โ€“ quali lโ€™educazione o le relazioni umane, compresa la sfera della sessualitร  โ€“ รจ da ritenere immorale e richiede unโ€™attenta vigilanza, onde prevenire eventuali danni, mantenere la trasparenza e garantire la dignitร  di tutti[124].

63. In un mondo sempre piรน individualista, alcuni si sono rivolti allโ€™IA alla ricerca di relazioni umane profonde, di semplice compagnia o anche di legami affettivi. Tuttavia, pur riconoscendo che gli esseri umani sono fatti per vivere relazioni autentiche, occorre ribadire che lโ€™IA puรฒ soltanto simularle. Tali relazioni con altri esseri umani sono parte integrante del modo con cui una persona umana cresce per diventare ciรฒ che รจ destinata a essere. Pertanto, se lโ€™IA รจ usata per favorire contatti genuini tra le persone, essa puรฒ contribuire in modo positivo alla piena realizzazione della persona; viceversa, se al posto di tali relazioni e del rapporto con Dio si sostituiscono le relazioni con i mezzi della tecnologia, si rischia di sostituire lโ€™autentica relazionalitร  con un simulacro senza vita (cf. Sal 160,20; Rm 1,22-23). Invece di ritirarci in mondi artificiali, siamo chiamati a coinvolgerci in modo serio ed impegnato col mondo, fino ad identificarci con i poveri e i sofferenti, a consolare chi รจ nel dolore e a creare legami di comunione con tutti.

IA, economia e lavoro

64. Lโ€™IA, data la sua natura trasversale, trova una crescente applicazione anche nei sistemi economico-finanziari. Al momento, gli investimenti piรน marcati si osservano, oltre che nel settore della tecnologia, in quelli dellโ€™energia, della finanza e dei media, con particolare riferimento alle aree marketing e vendite, logistica, innovazione tecnologica, compliance , gestione dei rischi. Dallโ€™applicazione in questi ambiti emerge la natura ambivalente dellโ€™IA, in quanto fonte di enormi opportunitร  ma anche di profondi rischi. Una prima reale criticitร  deriva dalla possibilitร  che, per via della concentrazione dellโ€™offerta in poche aziende, siano queste sole a beneficiare del valore creato dallโ€™IA piuttosto che le imprese in cui รจ utilizzata.

65. Inoltre, in ambito economico-finanziario vi sono aspetti piรน generali su cui lโ€™IA puรฒ produrre effetti da valutare attentamente, legati soprattutto allโ€™interazione tra la realtร  concreta e il mondo digitale. Un primo punto da considerare riguarda la coesistenza di istituzioni economiche e finanziarie che si presentano in un dato contesto sotto forme diverse e alternative. Si tratta di un fattore da promuovere poichรฉ potrebbe portare con sรฉ benefici in termini di sostegno allโ€™economia reale favorendone lo sviluppo e la stabilitร , specialmente in periodi di crisi. Tuttavia, occorre sottolineare che le realtร  digitali, essendo libere da vincoli spaziali, tendono a essere piรน omogenee e impersonali rispetto a una comunitร  legata a un luogo particolare e a una storia concreta, con un cammino comune caratterizzato da valori e speranze condivisi, ma anche da inevitabili disaccordi e divergenze. Questa diversitร  costituisce unโ€™innegabile risorsa per la vita economica di una comunitร . Consegnare lโ€™economia e la finanza totalmente nelle mani della tecnologia digitale significherebbe ridurre tale varietร  e ricchezza, per cui tante soluzioni a problemi economici, accessibili attraverso un naturale dialogo tra le parti coinvolte, potrebbero non essere piรน praticabili in un mondo dominato da procedure e vicinanze solo apparenti.

66. Un altro settore in cui lโ€™impatto dellโ€™IA รจ giร  profondamente sentito รจ il mondo del lavoro. Come in molti altri ambiti, essa sta provocando sostanziali trasformazioni in molte professioni con effetti diversificati. Da una parte, lโ€™IA ha le potenzialitร  per accrescere le competenze e la produttivitร , offrendo la possibilitร  di creare posti di lavoro, consentendo ai lavoratori di concentrarsi su compiti piรน innovativi e aprendo nuovi orizzonti alla creativitร  e allโ€™inventiva.

67. Tuttavia, mentre lโ€™IA promette di dare impulso alla produttivitร  facendosi carico delle mansioni ordinarie, i lavoratori sono spesso costretti ad adattarsi alla velocitร  e alle richieste delle macchine, piuttosto che siano queste ultime a essere progettate per aiutare chi lavora. Per questo, contrariamente ai benefici dellโ€™IA che vengono pubblicizzati, gli attuali approcci alla tecnologia possono paradossalmente dequalificare i lavoratori, sottoporli a una sorveglianza automatizzata e relegarli a funzioni rigide e ripetitive. La necessitร  di stare al passo con il ritmo della tecnologia puรฒ erodere il senso della propria capacitร  di agire da parte dei lavoratori e soffocare le capacitร  innovative che questi sono chiamati a profondere nel loro lavoro[125].

68. Lโ€™IA sta eliminando la necessitร  di alcune attivitร  precedentemente svolte dagli esseri umani. Se essa viene usata per sostituire i lavoratori umani piuttosto che per accompagnarli, cโ€™รจ il ยซrischio sostanziale di un vantaggio sproporzionato per pochi a scapito dellโ€™impoverimento di moltiยป[126]. Inoltre, man mano che lโ€™IA diventa piรน potente, cโ€™รจ anche il pericolo associato che il lavoro perda il suo valore nel sistema economico. Questa รจ la conseguenza logica del paradigma tecnocratico: il mondo di unโ€™umanitร  asservita allโ€™efficienza, nel quale, in ultima analisi, il costo di tale umanitร  deve essere tagliato. Invece, le vite umane sono preziose in se stesse, al di lร  del loro rendimento economico. Papa Francesco costata che, come conseguenza di questo paradigma, oggi ยซnon sembra abbia senso investire affinchรฉ quelli che rimangono indietro, i deboli o i meno dotati possano farsi strada nella vitaยป[127]. E dobbiamo concludere con lui che ยซnon possiamo permettere a uno strumento cosรฌ potente e cosรฌ indispensabile come lโ€™intelligenza artificiale di rinforzare un tale paradigma, ma anzi, dobbiamo fare dellโ€™intelligenza artificiale un baluardo proprio contro la sua espansioneยป[128].

69. Per questo, รจ bene ricordare sempre che ยซnellโ€™ordinare le cose ci si deve adeguare allโ€™ordine delle persone e non il contrarioยป[129]. Perciรฒ, il lavoro umano deve essere non solo al servizio del profitto, ma ยซdellโ€™uomo: dellโ€™uomo integralmente considerato, tenendo cioรจ conto della gerarchia dei suoi bisogni materiali e delle esigenze della sua vita intellettuale, morale, spirituale e religiosaยป[130]. In questo contesto, la Chiesa riconosce come il lavoro sia ยซnon solo [โ€ฆ] un modo di guadagnarsi il paneยป, ma anche ยซuna dimensione irrinunciabile della vita socialeยป e ยซun mezzo per la crescita personale, per stabilire relazioni sane, per esprimere sรฉ stessi, per condividere doni, per sentirsi corresponsabili nel miglioramento del mondo e, in definitiva, per vivere come popoloยป[131].

70. Poichรฉ il lavoro ยซรจ parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personaleยป, ยซnon si deve cercare di sostituire sempre piรน il lavoro umano con il progresso tecnologico: cosรฌ facendo lโ€™umanitร  danneggerebbe sรฉ stessaยป[132], bensรฌ occorre adoperarsi per la sua promozione. In questa prospettiva, lโ€™IA dovrebbe assistere e non sostituire il giudizio umano, cosรฌ come non dovrebbe mai degradare la creativitร  o ridurre i lavoratori a meri โ€œingranaggi di una macchinaโ€. Perciรฒ ยซil rispetto della dignitร  dei lavoratori e lโ€™importanza dellโ€™occupazione per il benessere economico delle persone, delle famiglie e delle societร , la sicurezza degli impieghi e lโ€™equitร  dei salari, dovrebbero costituire unโ€™alta prioritร  per la comunitร  internazionale, mentre queste forme di tecnologia penetrano sempre piรน profondamente nei luoghi di lavoroยป[133].

Lโ€™IA e la sanitร 

71. In quanto partecipi dellโ€™opera guaritrice di Dio, gli operatori sanitari hanno la vocazione e la responsabilitร  di essere ยซcustodi e servitori della vita umanaยป[134]. Per questo, la professione sanitaria ha una ยซintrinseca e imprescindibile dimensione eticaยป, come riconosciuto dal giuramento di Ippocrate, il quale richiede a medici e operatori sanitari di impegnarsi per il ยซrispetto assoluto della vita umana e della sua sacralitร ยป[135]. Un tale impegno, sullโ€™esempio del Buon Samaritano, deve essere svolto da uomini e donne ยซche non lasciano edificare una societร  di esclusione, ma si fanno prossimi e rialzano e riabilitano lโ€™uomo caduto, perchรฉ il bene sia comuneยป[136].

72. Considerata in questโ€™ottica, lโ€™IA sembra detenere un enorme potenziale in svariate applicazioni in campo medico, ad esempio in aiuto allโ€™attivitร  diagnostica degli operatori sanitari, facilitando il rapporto tra pazienti e personale medico, offrendo nuovi trattamenti ed ampliando lโ€™accesso a cure di qualitร  anche a coloro che soffrono situazioni di isolamento o marginalitร . In questo modo, la tecnologia potrebbe migliorare ยซla vicinanza piena di compassione e di tenerezzaยป[137] degli operatori sanitari nei confronti dei malati e sofferenti.

73. Tuttavia, qualora lโ€™IA venisse usata non per migliorare, ma per sostituire interamente la relazione tra pazienti e operatori sanitari, lasciando che i primi interagiscano con una macchina piuttosto che con un essere umano, si verificherebbe la riduzione di una struttura relazionale umana assai importante in un sistema centralizzato, impersonale e non equo. Invece di incoraggiare la solidarietร  con i malati e i sofferenti, queste applicazioni dellโ€™IA rischierebbero di peggiorare quella solitudine che frequentemente accompagna la malattia, specialmente nel contesto di una cultura dove ยซle persone non sono piรน sentite come un valore primario da rispettare e tutelareยป[138]. Un uso siffatto di tali sistemi non sarebbe conforme al rispetto della dignitร  della persona e alla solidarietร  con i sofferenti.

74. La responsabilitร  per il benessere del paziente e le relative decisioni che interessano la sua vita rappresentano il cuore della professione sanitaria. Questa responsabilitร  richiede che il personale medico eserciti tutta la sua capacitร  e intelligenza per compiere scelte ponderate ed eticamente motivate nei confronti delle persone affidate alla loro cura, sempre nel rispetto della dignitร  inviolabile del paziente e del principio del consenso informato. Di conseguenza, le decisioni che riguardano il trattamento dei pazienti e il peso della responsabilitร  ad esse legato devono sempre rimanere in capo alle persone e mai essere delegati allโ€™IA[139].

75. Oltre a ciรฒ, lโ€™uso dellโ€™IA per determinare chi debba ricevere cure, basandosi prevalentemente su criteri economici o di efficienza, รจ un caso particolarmente problematico di ยซparadigma tecnocraticoยป che dovrebbe essere rifiutato[140]. Infatti, ยซottimizzare le risorse significa utilizzarle in modo etico e solidale e non penalizzare i piรน fragiliยป[141]; senza contare che, in questo ambito, tali strumenti sono esposti ยซa forme di pregiudizio e discriminazione: gli errori sistemici possono facilmente moltiplicarsi, producendo non solo ingiustizie in singoli casi ma anche, per effetto domino, vere e proprie forme di disuguaglianza socialeยป[142].

76. Inoltre, lโ€™integrazione dellโ€™IA nel mondo sanitario pone anche il rischio di amplificare altre disuguaglianze giร  esistenti nellโ€™accesso alle cure. Poichรฉ lโ€™assistenza sanitaria si orienta sempre piรน sulla prevenzione e su approcci basati sullo stile di vita, puรฒ accadere che le soluzioni orientate dallโ€™IA possano involontariamente facilitare le popolazioni piรน abbienti, le quali giร  godono di un maggiore accesso alle risorse mediche e a unโ€™alimentazione di qualitร . Questa tendenza rischia di rafforzare il modello di una โ€œmedicina per i ricchiโ€, in cui le persone provviste di mezzi finanziari traggono beneficio da strumenti avanzati di prevenzione e da informazioni mediche personalizzate, mentre altri riescono a fatica ad avere accesso persino ai servizi di base. Pertanto, sono necessari quadri equi di gestione per garantire che lโ€™utilizzo dellโ€™IA nellโ€™assistenza sanitaria non aggravi le disuguaglianze esistenti, ma sia al servizio del bene comune.

IA ed educazione

77. Mantengono una piena attualitร  le parole del Concilio Vaticano II: ยซLa vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene dei vari gruppi di cui lโ€™uomo รจ membroยป[143]. Ne consegue che lโ€™educazione ยซnon รจ mai un semplice processo di trasmissione di conoscenze e competenze intellettuali; essa intende piuttosto contribuire alla formazione integrale della persona nelle sue diverse dimensioni (intellettuale, culturale, spirituale…) incluse, ad esempio, la vita comunitaria e le relazioni vissute allโ€™interno della comunitร  accademicaยป[144], nel rispetto della natura e della dignitร  della persona umana.

78. Questo approccio implica un impegno a formare la mente, sempre perรฒ come parte dello sviluppo integrale della persona: ยซDobbiamo rompere quellโ€™immaginario sullโ€™educazione, secondo cui educare รจ riempire la testa di idee. Cosรฌ educhiamo degli automi, dei macrocefali, non delle persone. Educare รจ rischiare nella tensione tra la testa, il cuore e le maniยป[145].

79. Al centro di questo lavoro di formazione della persona umana integrale si trova lโ€™indispensabile relazione tra insegnante e studente. Gli insegnanti non si limitano a trasmettere la conoscenza, ma sono anche modelli delle principali qualitร  umane e ispiratori della gioia della scoperta[146]. La loro presenza motiva gli studenti sia attraverso i contenuti che insegnano, sia tramite lโ€™attenzione che mostrano nei loro confronti. Questo legame favorisce la fiducia, la comprensione reciproca e la capacitร  di rivolgersi alla dignitร  unica e al potenziale di ciascun individuo. Nello studente, ciรฒ puรฒ generare un autentico desiderio di crescere. La presenza fisica dellโ€™insegnante crea una dinamica relazionale che lโ€™IA non puรฒ replicare, una dinamica che approfondisce lโ€™impegno e alimenta lo sviluppo integrale dello studente.

80. In questo contesto, lโ€™IA presenta sia opportunitร  che sfide. Se usata in maniera prudente, allโ€™interno di una reale relazione tra insegnante e studente e ordinata agli scopi autentici dellโ€™educazione, essa puรฒ diventare una preziosa risorsa educativa, migliorando lโ€™accesso allโ€™istruzione e offrendo un supporto personalizzato e riscontri immediati agli studenti. Questi vantaggi potrebbero migliorare lโ€™esperienza dellโ€™apprendimento, soprattutto nei casi in cui รจ necessaria unโ€™attenzione particolare ai singoli o in cui le risorse educative sono scarse.

81. Dโ€™altra parte, un compito essenziale dellโ€™educazione รจ formare ยซlโ€™intelletto a ragionare bene in tutte le materie, a protendersi verso la veritร  e ad afferrarlaยป[147], aiutando il ยซlinguaggio della testaยป a crescere in armonia con il ยซlinguaggio del cuoreยป e il ยซlinguaggio delle maniยป[148]. Tutto ciรฒ poi รจ ancora piรน vitale in unโ€™epoca segnata dalla tecnologia, in cui ยซnon si tratta piรน soltanto di โ€œusareโ€ strumenti di comunicazione, ma di vivere in una cultura ampiamente digitalizzata che ha impatti profondissimi sulla nozione di tempo e di spazio, sulla percezione di sรฉ, degli altri e del mondo, sul modo di comunicare, di apprendere, di informarsi, di entrare in relazione con gli altriยป[149]. Tuttavia, invece che promuovere ยซun intelletto coltoยป il quale ยซporta con sรฉ potere e grazia in ogni lavoro e occupazione che intraprendeยป[150], lโ€™ampio ricorso allโ€™IA in ambito educativo potrebbe portare a unโ€™accresciuta dipendenza degli studenti dalla tecnologia, intaccando la loro capacitร  di svolgere alcune attivitร  in modo autonomo e un peggioramento della dipendenza dagli schermi[151].

82. Oltre a ciรฒ, mentre alcuni sistemi di IA sono stati pensati in modo specifico per aiutare le persone a sviluppare le proprie capacitร  di pensiero critico e di risoluzione dei problemi, molti altri programmi si limitano a fornire risposte invece di spingere gli studenti a reperirle da sรฉ, oppure a scrivere essi stessi dei testi[152]. Invece di allenare i giovani ad accumulare informazioni e a fornire veloci risposte, lโ€™educazione dovrebbe ยซpromuovere libertร  responsabili, che nei punti di incrocio sappiano scegliere con buon senso e intelligenzaยป[153]. A partire da questo, ยซlโ€™educazione allโ€™uso di forme di intelligenza artificiale dovrebbe mirare soprattutto a promuovere il pensiero critico. รˆ necessario che gli utenti di ogni etร , ma soprattutto i giovani, sviluppino una capacitร  di discernimento nellโ€™uso di dati e contenuti raccolti sul web o prodotti da sistemi di intelligenza artificiale. Le scuole, le universitร  e le societร  scientifiche sono chiamate ad aiutare gli studenti e i professionisti a fare propri gli aspetti sociali ed etici dello sviluppo e dellโ€™utilizzo della tecnologiaยป[154].

83. Come ricordava san Giovanni Paolo II, ยซnel mondo di oggi, caratterizzato da sviluppi tanto rapidi nella scienza e nella tecnologia, i compiti dellโ€™Universitร  cattolica assumono unโ€™importanza e unโ€™urgenza sempre maggioreยป[155]. In modo particolare, si esortano le Universitร  Cattoliche a farsi presenti come grandi laboratori di speranza, in questo crocevia della storia. In chiave inter e transdisciplinare, esercitino ยซcon sapienza e creativitร ยป[156], una ricerca accurata su questo fenomeno; contribuendo a fare emergere le potenzialitร  salutari nei diversi ambiti della scienza e della realtร ; guidandole sempre verso applicazioni che siano eticamente qualificate, chiaramente al servizio della coesione delle nostre societร  e del bene comune; raggiungendo nuove frontiere del dialogo tra la Fede e la Ragione.

84. Inoltre, รจ noto che gli attuali programmi di IA possono fornire informazioni distorte o artefatte, inducendo gli studenti ad affidarsi a contenuti inesatti. ยซIn questo modo, non solo si corre il rischio di legittimare delle fake news e di irrobustire il vantaggio di una cultura dominante, ma di minare altresรฌ il processo educativo in nuce ยป[157]. Con il tempo, la distinzione tra usi appropriati e non appropriati di tale tecnologia, sia in campo formativo che nella ricerca, potrebbe farsi piรน chiaro. Nello stesso tempo, un decisivo principio guida รจ che lโ€™uso dellโ€™IA dovrebbe sempre essere trasparente e mai ambiguo.

IA, disinformazione, deepfake e abusi

85. Lโ€™IA รจ inoltre un sostegno alla dignitร  della persona umana se usata come ausilio nella comprensione di fatti complessi oppure come guida a risorse valide per la ricerca della veritร [158].

86. Tuttavia, esiste anche un serio rischio che lโ€™IA generi contenuti manipolati e informazioni false, i quali, essendo molto difficili da distinguere dai dati reali, possono facilmente trarre in inganno. Questo puรฒ accadere in modo accidentale come nel caso di โ€œallucinazioneโ€ dellโ€™IA, che si verifica quando un sistema generativo produce contenuti che sembrano riflettere la realtร , ma non sono veritieri. Sebbene sia difficile gestire questo fenomeno, poichรฉ la generazione di informazioni che imitano quelle prodotte dagli esseri umani รจ una delle caratteristiche principali dellโ€™IA, rappresenta una sfida tenere sotto controllo simili rischi. Le conseguenze di tali aberrazioni e false informazioni possono essere assai gravi. Pertanto, tutti coloro che producono ed utilizzano lโ€™IA dovrebbero impegnarsi per la veridicitร  e lโ€™accuratezza delle informazioni elaborate da tali sistemi e diffuse al pubblico.

87. Se, da un lato, lโ€™IA ha il potenziale latente di generare contenuti fittizi, dallโ€™altro cโ€™รจ il problema ancora piรน preoccupante di un suo uso intenzionale a fini di manipolazione. Ciรฒ puรฒ accadere, ad esempio, quando un operatore umano o unโ€™organizzazione genera intenzionalmente e divulga informazioni, come immagini, video e audio deepfake , per ingannare o danneggiare. Un deepfake รจ una falsa rappresentazione di una persona che รจ stata modificata o generata da un algoritmo IA. Il pericolo costituito dai deepfake รจ particolarmente evidente quando sono usati per colpire o danneggiare qualcuno: sebbene le immagini o i video possano essere in sรฉ artificiali, i danni da questi provocati sono reali, e lasciano ยซprofonde cicatrici nel cuore di chi lo subisceยป, che cosรฌ si sente ยซferito nella sua dignitร  umanaยป[159].

88. Piรน in generale, distorcendo ยซil rapporto con gli altri e con la realtร ยป[160], i prodotti audiovisivi contraffatti generati con lโ€™IA possono progressivamente minare le fondamenta della societร . Ciรฒ richiede unโ€™attenta regolamentazione, poichรฉ la disinformazione, specialmente attraverso media controllati o influenzati dallโ€™IA, puรฒ diffondersi in modo non intenzionale, alimentando la polarizzazione politica e il malcontento sociale. Infatti, quando la societร  diventa indifferente alla veritร , vari gruppi costruiscono le proprie versioni dei โ€œfattiโ€, per cui i ยซrapporti e interdipendenzeยป[161], che sono alla base del vivere sociale, si indeboliscono. Poichรฉ i deepfake inducono a mettere tutto in dubbio e i contenuti falsi generati dallโ€™IA intaccano la fiducia in ciรฒ che si vede e si ascolta, la polarizzazione e il conflitto non potranno che crescere. Un inganno cosรฌ diffuso non รจ un problema secondario: colpisce il cuore dellโ€™umanitร , demolendo quella fiducia fondamentale su cui si reggono le societร [162].

89. Il contrasto alle falsificazioni alimentate dallโ€™IA non รจ solamente un lavoro da esperti del settore, ma richiede gli sforzi di tutte le persone di buona volontร . ยซSe la tecnologia deve servire la dignitร  umana e non danneggiarla e se deve promuovere la pace piuttosto che la violenza, la comunitร  umana deve essere proattiva nellโ€™affrontare queste tendenze nel rispetto della dignitร  umana e nel promuovere il beneยป[163]. Coloro che producono e condividono materiale generato con lโ€™IA dovrebbero sempre avere cura di controllare la veridicitร  di quanto divulgano e, in ogni caso, dovrebbero ยซevitare la condivisione di parole e immagini degradanti per lโ€™essere umano, ed escludere quindi ciรฒ che alimenta lโ€™odio e lโ€™intolleranza, svilisce la bellezza e lโ€™intimitร  della sessualitร  umana, sfrutta i deboli e gli indifesiยป[164]. Ciรฒ richiede una continua prudenza e un attento discernimento da parte di ogni utente riguardo alla propria attivitร  in rete[165].

IA, privacy e controllo

90. Gli esseri umani sono intrinsecamente relazionali, per cui i dati che ogni persona crea nel mondo digitale possono essere visti come unโ€™espressione oggettivata di tale natura relazionale. Infatti, i dati non si limitano a trasmettere informazioni, ma veicolano anche una conoscenza personale e relazionale, la quale, in un contesto sempre piรน digitalizzato, puรฒ diventare un potere sullโ€™individuo. Inoltre, mentre alcuni tipi di dati possono trattare aspetti pubblici della vita di una persona, altri dati possono arrivare a toccare la sua intimitร , forse persino la sua coscienza. Tutto ciรฒ considerato, la riservatezza gioca un ruolo centrale nel proteggere i confini della vita interiore delle persone e nel garantire la loro libertร  a relazionarsi, a esprimersi e a prendere decisioni senza essere controllati in modo indebito. Tale protezione รจ inoltre legata alla difesa della libertร  religiosa, in quanto la sorveglianza digitale puรฒ essere usata anche per esercitare un controllo sulla vita dei credenti e sullโ€™espressione della loro fede.

91. Conviene affrontare la questione della riservatezza a partire dalla preoccupazione per una legittima libertร  e per la dignitร  inalienabile della persona al di lร  di ogni circostanza[166]. In questo senso, il Concilio Vaticano II ha inserito il diritto ยซalla salvaguardia della vita privataยป tra i diritti fondamentali necessari ยซper condurre una vita veramente umanaยป, che dovrebbe essere esteso a tutte le persone, in virtรน della loro ยซeminente dignitร ยป[167]. La Chiesa, inoltre, ha affermato il diritto al legittimo rispetto della vita privata nel contesto del diritto della persona a una buona reputazione, alla difesa della sua integritร  fisica e mentale e a non subire violazioni e indebite intrusioni[168]: tutti elementi afferenti al dovuto rispetto della dignitร  intrinseca della persona umana[169].

92. I progressi nellโ€™elaborazione e nellโ€™analisi dei dati resi possibili dallโ€™IA consentono di individuare degli schemi nel comportamento e nel pensiero di una persona anche a partire da una minima quantitร  di informazioni, rendendo cosรฌ ancora piรน necessaria la riservatezza dei dati come salvaguardia della dignitร  e della natura relazionale della persona umana. Come ha osservato Papa Francesco, ยซmentre crescono atteggiamenti chiusi e intolleranti che ci isolano rispetto agli altri, si riducono o spariscono le distanze fino al punto che viene meno il diritto allโ€™intimitร . Tutto diventa una specie di spettacolo che puรฒ essere spiato, vigilato, e la vita viene esposta a un controllo costanteยป[170].

93. Sebbene ci possano essere modi legittimi e corretti di usare lโ€™IA in conformitร  alla dignitร  umana e al bene comune, non รจ giustificabile il suo impiego a fini di controllo per lo sfruttamento, per limitare la libertร  delle persone oppure per avvantaggiare pochi a spese di molti. Il rischio di un eccesso di sorveglianza deve essere monitorato da appositi enti di controllo, in modo da garantire trasparenza e pubblica responsabilitร . Gli incaricati di tale controllo non dovrebbero mai eccedere la propria autoritร , la quale deve sempre essere a favore della dignitร  e della libertร  di ogni persona, in quanto base essenziale di una societร  giusta e a misura dโ€™uomo.

94. Inoltre, ยซil rispetto fondamentale per la dignitร  umana postula di rifiutare che lโ€™unicitร  della persona venga identificata con un insieme di datiยป[171]. Questo si applica in modo particolare a quegli usi dellโ€™IA relativi alla valutazione delle singole persone o gruppi sulla base del loro comportamento, caratteristiche o storia, una pratica nota come โ€œcredito socialeโ€ ( social scoring ): ยซNei processi decisionali sociali ed economici, dobbiamo essere cauti nellโ€™affidare i giudizi ad algoritmi che elaborano dati raccolti, spesso in modo surrettizio, sugli individui e sulle loro caratteristiche e sui loro comportamenti passati. Tali dati possono essere contaminati da pregiudizi e preconcetti sociali. Tanto piรน che il comportamento passato di un individuo non dovrebbe essere usato per negargli lโ€™opportunitร  di cambiare, di crescere e di contribuire alla societร . Non possiamo permettere che gli algoritmi limitino o condizionino il rispetto della dignitร  umana, nรฉ che escludano la compassione, la misericordia, il perdono e, soprattutto, lโ€™apertura alla speranza di un cambiamento della personaยป[172].

Lโ€™IA e la protezione della casa comune

95. Lโ€™IA ha numerose e promettenti applicazioni per migliorare il nostro rapporto con la casa comune che ci accoglie, come la creazione di modelli per la previsione di eventi climatici estremi, la proposta di soluzioni ingegneristiche per la riduzione del loro impatto, la gestione delle operazioni di soccorso e la predizione degli spostamenti di popolazione[173]. Oltre a ciรฒ, lโ€™IA puรฒ supportare lโ€™agricoltura sostenibile, ottimizzare il consumo di energia e fornire sistemi di allarme rapido per le emergenze di salute pubblica. Tutti questi progressi potrebbero potenziare la capacitร  di recupero di fronte alle sfide legate al clima e promuovere uno sviluppo maggiormente sostenibile.

96. Nello stesso tempo, gli attuali modelli di IA e il sistema hardware che li supporta richiedono ingenti quantitร  di energia e di acqua e contribuiscono in modo significativo alle emissioni di CO 2 , oltre a consumare risorse in modo intensivo. Una tale realtร  รจ spesso celata dal modo in cui questa tecnologia รจ presentata nellโ€™immaginario popolare, laddove parole del tipo il cloud (letteralmente: la โ€œnuvolaโ€)[174] possono dare lโ€™impressione che i dati siano conservati ed elaborati in un reame intangibile, distinto dal mondo fisico. Invece, il cloud non รจ un dominio etereo separato dal mondo fisico, bensรฌ, come ogni dispositivo informatico, ha bisogno di macchine, cavi ed energia. Lo stesso vale per la tecnologia alla base dellโ€™IA. Man mano che tali sistemi crescono in complessitร , specialmente i modelli linguistici di grandi dimensioni ( Large Language Models , LLM), essi richiedono un insieme di dati sempre piรน ampio, unโ€™accresciuta potenza computazionale e imponenti infrastrutture di stoccaggio ( storage ) dei dati. Considerando il pesante tributo che tali tecnologie esigono dallโ€™ambiente, lo sviluppo di soluzioni sostenibili รจ vitale per ridurre il loro impatto sulla โ€œcasa comuneโ€.

97. Allora, come insegna Papa Francesco, รจ importante ยซcercare soluzioni non solo nella tecnica, ma anche in un cambiamento dellโ€™essere umanoยป[175]. Del resto, una corretta concezione della creazione sa riconoscere che il valore di tutte le cose create non si puรฒ ridurre alla mera utilitร . Pertanto, una gestione pienamente umana della terra rifiuta il distorto antropocentrismo del paradigma tecnocratico, che cerca di ยซestrarre tutto quanto รจ possibileยป dalla natura[176], e del ยซmito del progressoยป, secondo il quale ยซi problemi ecologici si risolveranno semplicemente con nuove applicazioni tecniche, senza considerazioni etiche nรฉ cambiamenti di fondoยป[177]. Una tale mentalitร  deve cedere il posto a una visione piรน olistica, che rispetti lโ€™ordine della creazione e promuova il bene integrale della persona umana, senza trascurare la salvaguardia della ยซnostra casa comuneยป[178].

Lโ€™IA e la guerra

98. Il Concilio Vaticano II e il successivo magistero pontificio hanno sostenuto con vigore che la pace non รจ la mera assenza di guerra e non si limita al mantenimento di un equilibrio di poteri tra avversari. Invece, secondo le parole di santโ€™Agostino, la pace รจ ยซla tranquillitร  dellโ€™ordineยป[179]. Non si puรฒ raggiungere, infatti, la pace senza la tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione, il rispetto della dignitร  delle persone e dei popoli, e la pratica assidua della fraternitร . La pace รจ opera della giustizia ed effetto della caritร  e non puรฒ realizzarsi attraverso la sola forza o la semplice assenza di guerra; piuttosto, deve essere edificata anzitutto attraverso la paziente diplomazia, lโ€™attiva promozione della giustizia, la solidarietร , lo sviluppo umano integrale e il rispetto della dignitร  di tutte le persone[180]. In questo modo, mai si deve consentire che strumenti pensati per mantenere una certa pace siano adoperati a fini di ingiustizie, violenze od oppressione, ma devono sempre essere subordinati alla ยซferma volontร  di rispettare gli altri uomini e gli altri popoli e la loro dignitร , e [alla] assidua pratica della fratellanzaยป[181].

99. Mentre le capacitร  analitiche dellโ€™IA potrebbero essere impiegate per aiutare le nazioni a ricercare la pace e a garantire la sicurezza, lโ€™ยซutilizzo bellico dellโ€™intelligenza artificialeยป puรฒ essere assai problematico. Papa Francesco ha osservato che ยซla possibilitร  di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilitร  del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora piรน freddo e distaccato allโ€™immensa tragedia della guerraยป[182]. Inoltre, la facilitร  con cui le armi, rese autonome, rendono piรน praticabile la guerra va contro lo stesso principio della guerra come ultima risorsa in caso di legittima difesa[183], accrescendo le risorse belliche ben oltre la portata del controllo umano e accelerando una corsa destabilizzante agli armamenti con conseguenze devastanti per i diritti umani[184].

100. In particolare, i sistemi di armi autonome e letali, in grado di identificare e colpire obiettivi senza intervento umano diretto, sono ยซgrave motivo di preoccupazione eticaยป, poichรฉ essi mancano della ยซesclusiva capacitร  umana di giudizio morale e di decisione eticaยป[185]. Per queste ragioni, Papa Francesco con urgenza ha invitato a ripensare lo sviluppo di tali armi per bandirne lโ€™uso, ยซcominciando giร  da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano. Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umanoยป[186].

101. Poichรฉ รจ breve lo scarto tra macchine in grado di uccidere con precisione in modo autonomo e altre capaci di distruzione di massa, alcuni ricercatori impegnati nel campo dellโ€™IA hanno espresso la preoccupazione che tale tecnologia rappresenti un โ€œrischio esistenzialeโ€, essendo essa in grado di agire in modi che potrebbero minacciare la sopravvivenza dellโ€™umanitร  o di intere regioni. Questโ€™eventualitร  va presa in seria considerazione, in linea con la costante preoccupazione nei confronti di quelle tecnologie che danno alla guerra ยซun potere distruttivo incontrollabile, che colpisce molti civili innocentiยป[187], senza risparmiare nemmeno i bambini. In questo contesto, risulta piรน che mai urgente lโ€™appello di Gaudium et spes a ยซconsiderare lโ€™argomento della guerra con mentalitร  completamente nuovaยป[188].

102. Allo stesso tempo, mentre i rischi teorici dellโ€™IA meritano attenzione, ci sono anche pericoli piรน urgenti e immediati che riguardano il modo in cui individui con intenzioni malevole potrebbero farne uso[189]. Lโ€™IA, come qualsiasi altro strumento, รจ unโ€™estensione del potere dellโ€™umanitร  e, sebbene non si possa prevedere tutto ciรฒ che essa riuscirร  a compiere, purtroppo รจ ben noto ciรฒ che gli esseri umani sono in grado di fare. Le atrocitร  giร  commesse nel corso della storia umana bastano a suscitare profonde preoccupazioni circa i potenziali abusi dellโ€™IA.

103. Come ha osservato san Giovanni Paolo II, ยซlโ€™umanitร  possiede oggi strumenti dโ€™inaudita potenza: puรฒ fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerieยป[190]. In questa prospettiva, la Chiesa ricorda, con Papa Francesco, che ยซla libertร  umana puรฒ offrire il suo intelligente contributo verso unโ€™evoluzione positivaยป oppure indirizzarsi ยซin un percorso di decadenza e di distruzione reciprocaยป[191]. Per evitare che lโ€™umanitร  precipiti in spirali di autodistruzione[192], รจ necessario assumere una posizione netta contro tutte le applicazioni della tecnologia che minacciano intrinsecamente la vita e la dignitร  della persona umana. Tale impegno richiede un attento discernimento sullโ€™uso dellโ€™IA, in particolare circa le applicazioni di difesa militare, per garantire che sempre rispetti la dignitร  umana e sia al servizio del bene comune. Lo sviluppo e lโ€™impiego dellโ€™IA negli armamenti dovrebbero essere soggetti ai piรน alti livelli di controllo etico, avendo cura che siano rispettati la dignitร  umana e la sacralitร  della vita[193].

Lโ€™IA e il rapporto dellโ€™umanitร  con Dio

104. La tecnologia offre mezzi efficienti per scoprire e sviluppare le risorse del pianeta, sebbene, in alcuni casi, lโ€™umanitร  ceda sempre di piรน il controllo di queste risorse alle macchine. Allโ€™interno di alcuni circoli di scienziati e futuristi, si respira un certo ottimismo a proposito delle potenzialitร  dellโ€™intelligenza artificiale generale (AGI), una forma ipotetica di IA che potrebbe raggiungere o superare lโ€™intelligenza umana in grado di portare a progressi al di lร  di ogni immaginazione. Alcuni ipotizzano addirittura che lโ€™AGI sarebbe capace di raggiungere capacitร  super-umane. Man mano che la societร  si allontana dal legame con il trascendente, alcuni sono tentati di rivolgersi allโ€™IA alla ricerca di senso o di pienezza, desideri che possono trovare la loro vera soddisfazione solo nella comunione con Dio[194].

105. Tuttavia, la presunzione di sostituire Dio con unโ€™opera delle proprie mani รจ idolatria , dalla quale la Sacra Scrittura mette in guardia (ad es. Es 20,4; 32,1-5; 34,17). Inoltre, lโ€™IA puรฒ risultare ancora piรน seducente rispetto agli idoli tradizionali: infatti, a differenza di questi che ยซhanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odonoยป ( Sal 115,5-6), lโ€™IA puรฒ โ€œparlareโ€, o, almeno, dare lโ€™illusione di farlo (cf. Ap 13,15). Invece, occorre ricordare che lโ€™IA non รจ altro che un pallido riflesso dellโ€™umanitร , essendo prodotta da menti umane, addestrata a partire da materiale prodotto da esseri umani, predisposta a stimoli umani e sostenuta dal lavoro umano. Non puรฒ avere molte delle capacitร  che sono specifiche della vita umana, ed รจ anche fallibile. Per cui, ricercando in essa un โ€œAltroโ€ piรน grande con cui condividere la propria esistenza e responsabilitร , lโ€™umanitร  rischia di creare un sostituto di Dio. In definitiva, non รจ lโ€™IA a essere divinizzata e adorata, ma lโ€™essere umano, per diventare, in questo modo, schiavo della propria stessa opera[195].

106. Anche se puรฒ essere messa a servizio dellโ€™umanitร  e contribuire al bene comune, lโ€™IA รจ comunque un prodotto di mani umane, che porta ยซlโ€™impronta dellโ€™arte e dellโ€™ingegno umanoยป ( At 17,29), a cui non deve mai essere attribuito un valore sproporzionato. Come afferma il libro della Sapienza: ยซLi ha fabbricati un uomo, li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito. Ora nessun uomo puรฒ plasmare un dio a lui simile; essendo mortale, egli fabbrica una cosa morta con mani empie. Egli รจ sempre migliore degli oggetti che venera, rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli maiยป ( Sap 15, 16-17).

107. Al contrario, ยซnella sua interioritร , [lโ€™essere umano] trascende lโ€™universo delle cose: in quelle profonditร  egli torna, quando fa ritorno a se stesso, lร  dove lo aspetta quel Dio che scruta i cuori lร  dove sotto lo sguardo di Dio egli decide del suo destinoยป[196]. รˆ nel cuore โ€“ ricorda Papa Francesco โ€“ che ogni persona scopre la ยซparadossale connessione tra la valorizzazione di sรฉ e lโ€™apertura agli altri, tra lโ€™incontro personalissimo con sรฉ stessi e il dono di sรฉ agli altriยป[197]. Per questo, ยซsolo il cuore รจ capace di mettere le altre facoltร  e passioni e tutta la nostra persona in atteggiamento di riverenza e di obbedienza amorosa al Signoreยป[198], il quale ยซci offre di trattarci come un โ€œtuโ€ sempre e per sempreยป[199].

VI. Riflessione finale

108. Considerando tutte le varie sfide poste dal progresso tecnologico, Papa Francesco ha rilevato il bisogno di uno sviluppo ยซper quanto riguarda la responsabilitร , i valori e la coscienzaยป in modo proporzionale allโ€™incremento delle possibilitร  offerte da questa tecnologia[200], riconoscendo che ยซquanto piรน cresce la potenza degli uomini, tanto piรน si estende e si allarga la loro responsabilitร ยป[201].

109. Dโ€™altra parte, ยซla questione essenziale e fondamentaleยป resta sempre quella ยซse lโ€™uomo, come uomo, nel contesto di questo progresso, diventi veramente migliore, cioรจ piรน maturo spiritualmente, piรน cosciente della dignitร  della sua umanitร , piรน responsabile, piรน aperto agli altri, in particolare verso i piรน bisognosi e piรน deboli, piรน disponibile a dare e portare aiuto a tuttiยป[202].

110. รˆ decisivo, di conseguenza, saper valutare criticamente le singole applicazioni nei contesti particolari, al fine di determinare se esse promuovano o meno la dignitร  e la vocazione umane e il bene comune. Come per molte tecnologie, gli effetti delle diverse applicazioni dellโ€™IA possono non essere sempre prevedibili ai loro inizi. Nella misura in cui tali applicazioni e il loro impatto sociale diventano piรน chiari, si dovrebbero cominciare a fornire adeguati riscontri a tutti i livelli della societร , secondo il principio di sussidiarietร . รˆ importante che i singoli utenti, le famiglie, la societร  civile, le imprese, le istituzioni, i governi e le organizzazioni internazionali, ciascuno al proprio livello di competenza, si impegnino affinchรฉ sia assicurato un uso dellโ€™IA confacente al bene di tutti.

111. Oggi, una sfida significativa e unโ€™opportunitร  per il bene comune sta nel considerare tale tecnologia entro un orizzonte di intelligenza relazionale, la quale pone in evidenza lโ€™interconnessione dei singoli e delle comunitร  ed esalta la responsabilitร  condivisa per favorire il benessere integrale dellโ€™altro. Il filosofo del XX secolo Nikolaj Berdjaev ha osservato che le persone spesso incolpano le macchine dei problemi individuali e sociali; tuttavia, ยซquesto non fa che umiliare lโ€™uomo e non corrisponde alla sua dignitร ยป, perchรฉ ยซรจ una cosa indegna trasferire la responsabilitร  dallโ€™uomo a una macchinaยป[203]. Solo la persona umana puรฒ dirsi moralmente responsabile, e le sfide di una societร  tecnologica riguardano in ultima analisi il suo spirito . Perciรฒ, per fronteggiare tali sfide si ยซrichiede un rinvigorimento della sensibilitร  spiritualeยป[204] .

112. Un ulteriore punto da considerare รจ lโ€™appello, suscitato dalla comparsa dellโ€™IA sulla scena mondiale, a rinnovare la valorizzazione di tutto ciรฒ che รจ umano. Come ha osservato molti anni fa lo scrittore cattolico francese Georges Bernanos, ยซil pericolo non si trova nella moltiplicazione delle macchine, ma nel numero sempre crescente di uomini abituati, fin dallโ€™infanzia, a non desiderare altro che ciรฒ che le macchine possono dareยป[205]. La sfida รจ tanto vera oggi quanto allora, poichรฉ la rapida avanzata della digitalizzazione comporta il rischio di un โ€œriduzionismo digitaleโ€, per il quale le esperienze non quantificabili vanno messe da parte e poi dimenticate, oppure ritenute irrilevanti perchรฉ non calcolabili in termini formali. Lโ€™IA dovrebbe essere utilizzata solo come uno strumento complementare allโ€™intelligenza umana e non sostituire la sua ricchezza[206]. Coltivare quegli aspetti della vita umana che vanno oltre il calcolo รจ di cruciale importanza per preservare una ยซautentica umanitร ยป, la quale ยซsembra abitare in mezzo alla civiltร  tecnologica, quasi impercettibilmente, come la nebbia che filtra sotto una porta chiusaยป[207].

La vera sapienza

113. Oggi, la vasta estensione della conoscenza รจ accessibile in modi che avrebbero riempito di meraviglia le generazioni passate; per impedire, tuttavia, che i progressi della scienza rimangano umanamente e spiritualmente sterili, si deve andare oltre la mera accumulazione di dati e adoperarsi per raggiungere una vera sapienza[208].

114. Questa sapienza รจ il dono di cui lโ€™umanitร  ha piรน bisogno per affrontare le profonde questioni e le sfide etiche poste dallโ€™IA: ยซSolo dotandoci di uno sguardo spirituale, solo recuperando una sapienza del cuore, possiamo leggere e interpretare la novitร  del nostro tempoยป[209]. Questa ยซsapienza del cuoreยป รจ ยซquella virtรน che ci permette di tessere insieme il tutto e le parti, le decisioni e le loro conseguenzeยป. Lโ€™umanitร  non puรฒ ยซpretendere questa sapienza dalle macchineยป, in quanto essa ยซsi lascia trovare da chi la cerca e si lascia vedere da chi la ama; previene chi la desidera e va in cerca di chi ne รจ degno (cfr. Sap 6,12-16)ยป[210].

115. In un mondo segnato dallโ€™IA, abbiamo bisogno della grazia dello Spirito Santo, il quale ยซpermette di vedere le cose con gli occhi di Dio, di comprendere i nessi, le situazioni, gli avvenimenti e di scoprirne il sensoยป[211].

116. Poichรฉ ยซciรฒ che misura la perfezione delle persone รจ il loro grado di caritร , non la quantitร  di dati e conoscenze che possono accumulareยป[212], il modo in cui si adotta lโ€™IA ยซper includere gli ultimi, cioรจ i fratelli e le sorelle piรน deboli e bisognosi, รจ la misura rivelatrice della nostra umanitร ยป[213]. Questa saggezza puรฒ illuminare e guidare un uso di tale tecnologia che sia centrato sullโ€™essere umano, che come tale puรฒ aiutare a promuovere il bene comune, ad aver cura della โ€œcasa comuneโ€, ad avanzare nella ricerca della veritร , a sostenere lo sviluppo umano integrale, a favorire la solidarietร  e la fraternitร  umana, per poi condurre lโ€™umanitร  al suo fine ultimo: la felice e piena comunione con Dio[214].

117. Nella prospettiva della sapienza, i credenti saranno in grado di operare come agenti responsabili capaci di usare questa tecnologia per promuovere una visione autentica della persona umana e della societร [215], a partire da una comprensione del progresso tecnologico come parte del disegno di Dio per la creazione: unโ€™attivitร  che lโ€™umanitร  รจ chiamata a ordinare verso il Mistero Pasquale di Gesรน Cristo, nella costante ricerca del Vero e del Bene.

Il Sommo Pontefice Francesco, nellโ€™Udienza concessa il giorno 14 gennaio 2025 ai sottoscritti Prefetti e Segretari del Dicastero per la Dottrina della Fede e del Dicastero per la Cultura e lโ€™Educazione, ha approvato la presente Nota e ne ha ordinato la pubblicazione.

Dato in Roma, presso le sedi del Dicastero per la Dottrina della Fede e del Dicastero per la Cultura e lโ€™Educazione, il 28 gennaio 2025, Memoria Liturgica di San Tommaso dโ€™Aquino, Dottore della Chiesa.

Vรญctor Manuel Card. Fernรกndez                         Josรฉ Card. Tolentino de Mendonรงa

Prefetto                                                           Prefetto

Mons. Armando Matteo                                      S.E. Mons. Paul Tighe

Segretario                                                        Segretario

per la Sezione Dottrinale                                    per la Sezione Cultura

Ex Audientia Die 14.01.2025

Franciscus

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[1] Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 378. Si veda anche Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 34: AAS 58 (1966), 1052-1053.

[2] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita (28 febbraio 2020): AAS 112 (2020), 307. Cf. Id., Discorso alla Curia Romana per gli auguri di Natale (21 dicembre 2019): AAS 112 (2020), 43.

[3] Cf. Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2024, 8.

[4] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 2293; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 35: AAS 58 (1966), 1053.

[5] J. McCarthy et al ., A Proposal for the Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence (31 agosto 1955), http://www-formal.stanford.edu/jmc/history/dartmouth/dartmouth.html (accesso: 21 ottobre 2024).

[6] Cf. Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), nn. 2-3: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 2.

[7] I termini impiegati in questo documento per descrivere i risultati o i processi dellโ€™IA sono usati in modo figurato per illustrare le sue operazioni e non intendono attribuirle caratteristiche umane.

[8] Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 3; Id., Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 2: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 2.

[9] In queste righe, si possono scorgere le posizioni principali dei โ€œtransumanistiโ€ e dei โ€œpostumanistiโ€. I transumanisti affermano che i progressi tecnologici permetteranno agli esseri umani di oltrepassare i propri limiti biologici, e di migliorare sia le capacitร  fisiche che cognitive. I postumanisti , invece, asseriscono che tali progressi finiranno per alterare lโ€™identitร  umana in modo tale che gli uomini non potranno neppure piรน essere considerati veramente โ€œumaniโ€. Entrambe le posizioni si basano su una percezione fondamentalmente negativa della corporeitร , la quale รจ vista piรน come un ostacolo che come parte integrante dellโ€™identitร  umana, chiamata anchโ€™essa a partecipare della piena realizzazione della persona. Una tale visione negativa รจ in contrasto con una corretta comprensione della dignitร  umana. Pur sostenendo i genuini progressi scientifici, la Chiesa afferma che tale dignitร  si fonda sulla ยซpersona come unitร  inscindibileยป di corpo e anima, per cui essa ยซinerisce anche al suo corpo, il quale partecipa a suo modo allโ€™essere immagine di Dio della persona umanaยป (Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita [8 aprile 2024], n. 18).

[10] Questo approccio riflette una prospettiva funzionalista, la quale riduce la mente umana alle sue funzioni e presuppone che queste ultime possano essere interamente quantificate in termini fisici e matematici. Perรฒ, anche nellโ€™eventualitร  che una futura AGI dovesse sembrare realmente intelligente, essa rimarrebbe comunque di carattere funzionale.

[11] Cf. A.M. Turing, ยซComputing Machinery and Intelligenceยป, Mind 59 (1950) 443-460.

[12] Se si attribuisce il โ€œpensieroโ€ alle macchine, occorre specificare che ci si sta riferendo a procedure di calcolo, non al pensiero critico. In modo analogo, se si ritiene che tali dispositivi possano operare seguendo il pensiero logico, si dovrebbe precisare che ciรฒ รจ limitato alla logica computazionale. Invece, per la sua propria natura, il pensiero umano si caratterizza come un processo creativo che รจ capace di andare oltre i dati di partenza a sua disposizione.

[13] Sul ruolo fondamentale del linguaggio nel modellare la comprensione, cf. M. Heidegger, รœber den Humanismus , Klostermann, Frankfurt am Main 1949 (tr. it. Lettera sullโ€™ยซumanismoยป , Milano 1995).

[14] Per ulteriori approfondimenti su tali fondamenti antropologici e teologici, si veda Gruppo di Ricerca sullโ€™AI del Centro per la Cultura Digitale del Dicastero per la Cultura e lโ€™Educazione, Encountering Artificial Intelligence: Ethical and Anthropological Investigations (Theological Investigations of Artificial Intelligence, 1), a cura di M.J. Gaudet, N. Herzfeld, P. Scherz, J.J. Wales, Pickwick, Eugene 2024, 43-144.

[15] Aristotele, Metafisica , I.1, 980a21.

[16] Cf. Agostino dโ€™Ippona, De Genesi ad litteram libri duodecim , III, 20, 30: PL 34, 292: ยซLโ€™uomo รจ fatto a immagine di Dio in relazione alla facoltร  per cui รจ superiore agli animali privi di ragione. Orbene, questa facoltร  รจ proprio la ragione o mente o intelligenza o con qualunque altro nome voglia chiamarsi questa facoltร ยป; Id., Enarrationes in Psalmos , 54, 3: PL 36, 629: ยซConsiderate dunque tutte le cose che possiede, lโ€™uomo giunge alla conclusione che in tanto si distingue dagli animali in quanto possiede lโ€™intelligenzaยป. Ciรฒ รจ ribadito anche da san Tommaso, il quale afferma che ยซlโ€™uomo รจ il piรน perfetto fra tutti gli esseri terrestri dotati di moto. E la sua operazione naturale propria รจ lโ€™intellezioneยป, mediante la quale lโ€™uomo astrae dalle cose e ยซriceve nella mente gli intelligibili in attoยป (Tommaso dโ€™Aquino, Summa contra Gentiles , II, 76).

[17] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 15: AAS 58 (1966), 1036.

[18] Tommaso dโ€™Aquino, Summa Theologiae , II-II, q. 49, a. 5, ad 3. Cf. ibid ., I, q. 79; II-II, q. 47, a. 3; II-II, q. 49, a. 2. Per una prospettiva contemporanea che riecheggia alcuni elementi della distinzione classica e medievale tra queste due modalitร  di pensiero, cf. D. Kahneman, Thinking, Fast and Slow , Farrar, Straus and Giroux, New York 2011 (tr. it. Pensieri lenti e veloci , Milano 2012).

[19] Tommaso dโ€™Aquino, Summa Theologiae , I, q. 76, a. 1, resp .

[20] Cf. Ireneo di Lione, Adversus haereses , V, 6, 1: PG 7/2, 1136-1138.

[21] Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), n. 9. Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 213: AAS 112 (2020), 1045: ยซLโ€™intelligenza puรฒ dunque scrutare nella realtร  delle cose, attraverso la riflessione, lโ€™esperienza e il dialogo, per riconoscere in tale realtร  che la trascende la base di certe esigenze morali universaliยป.

[22] Cf. Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale su alcuni aspetti dellโ€™evangelizzazione (3 dicembre 2007), n. 4: AAS 100 (2008), 491-492.

[23] Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 365. Cf. Tommaso dโ€™Aquino, Summa Theologiae , I, q. 75, a. 4, resp .

[24] Infatti, la Bibbia ยซconsidera generalmente lโ€™uomo come un essere che esiste nel corpo, ed รจ impensabile al di fuori di essoยป (Pontificia Commissione Biblica, ยซChe cosa รจ lโ€™uomo?ยป (Sal 8,5). Un itinerario di antropologia biblica [30 settembre 2019], n. 19). Cf. ibid. nn. 20-21, 43-44, 48.

[25] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 22: AAS 58 (1966), 1042. Cf. Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Dignitas personae (8 settembre 2008), n. 7: AAS 100 (2008), 863: ยซIl Cristo non ha disdegnato la corporeitร  umana, ma ne ha svelato pienamente il significato e il valoreยป.

[26] Tommaso dโ€™Aquino, Summa contra Gentiles , II, 81.

[27] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 15: AAS 58 (1966), 1036.

[28] Cf. Tommaso dโ€™Aquino, Summa Theologiae , I, q. 89, a. 1, resp .: ยซLโ€™esistenza separata dal corpo non รจ conforme alla sua natura [โ€ฆ]. Quindi lโ€™anima รจ unita al corpo per avere unโ€™esistenza e unโ€™operazione conforme alla sua naturaยป.

[29] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et Spes (7 dicembre 1965), n. 14: AAS 58 (1966), 1035. Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), n. 18.

[30] Commissione Teologica Internazionale, Comunione e servizio. La persona umana creata ad immagine di Dio (2004), n. 56. Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 357.

[31] Cf. Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Dignitas personae (8 settembre 2008), nn. 5, 8: AAS 100 (2008), 862.863-864; Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 15, 24, 53-54.

[32] Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 356. Cf. ibid. , n. 221.

[33] Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 13, 26-27.

[34] Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Donum veritatis (24 maggio 1990), n. 6: AAS 82 (1990), 1552. Cf. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Veritatis splendor (6 agosto 1993), n. 109: AAS 85 (1993), 1219; Pseudo Dionigi Areopagita, De divinis nominibus , VII, 2: PG 3, 868B-C: ยซAnche le anime hanno il discorso razionale, in quanto si muovono diffusamente e in circolo attorno alla veritร  delle cose. [โ€ฆ] Ma, in seguito alla riduzione dai molti nellโ€™Uno, possono essere stimate degne di intellezioni simili a quelle degli angeli, per quanto รจ possibile e raggiungibile da parte delle animeยป.

[35] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio (14 settembre 1998), n. 3: AAS 91 (1999), 7.

[36] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 15: AAS 58 (1966), 1036.

[37] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio (14 settembre 1998), n. 42: AAS 91 (1999), 38. Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 208: AAS 112 (2020), 1043: ยซLโ€™intelligenza umana puรฒ andare oltre le convenienze del momento e cogliere alcune veritร  che non mutano, che erano veritร  prima di noi e lo saranno sempre. Indagando sulla natura umana, la ragione scopre valori che sono universali, perchรฉ da essa derivanoยป; ibid. , n. 184: AAS 112 (2020), 1034.

[38] Cf. B. Pascal, Pensรฉes , n. 267 (ed. Brunschvicg; tr. it. Pensieri , Cittร  Nuova, Roma 2003): ยซLโ€™ultimo passo della ragione รจ riconoscere che ci sono infinite cose che la superanoยป.

[39] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 15: AAS 58 (1966), 1036. Cf. Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale su alcuni aspetti dellโ€™evangelizzazione (3 dicembre 2007), n. 4: AAS 100 (2008), 491-492.

[40] La capacitร  semantica consente agli esseri umani di cogliere il contenuto di un messaggio espresso in una qualsiasi forma di comunicazione, in un modo che รจ vincolato alla sua struttura materiale o empirica (come il codice informatico) e al tempo stesso la trascende. In questo caso, lโ€™intelligenza diventa una sapienza che ยซpermette di vedere le cose con gli occhi di Dio, di comprendere i nessi, le situazioni, gli avvenimenti e di scoprirne il sensoยป (Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali [24 gennaio 2024]: Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2024, 8). La creativitร  permette di produrre nuovi contenuti o idee, offrendo soprattutto un punto di vista originale sulla realtร . Entrambe queste capacitร  presuppongono una soggettivitร  personale per realizzarsi compiutamente.

[41] Conc. Ecum. Vat. II, Dich. Dignitatis humanae (7 dicembre 1965), n. 3: AAS 58 (1966), 931.

[42] La caritร  ยซรจ molto di piรน che un sentimentalismo soggettivo, se essa si accompagna allโ€™impegno per la veritร  [โ€ฆ]. Proprio il suo rapporto con la veritร  favorisce nella caritร  il suo universalismo e cosรฌ la preserva dallโ€™essere โ€œrelegata in un ambito ristretto e privato di relazioniโ€. [โ€ฆ] Lโ€™apertura alla veritร  protegge la caritร  da una falsa fede che resta โ€œpriva di respiro umano e universaleโ€ยป (Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti [3 ottobre 2020], n. 184: AAS 112 [2020], 1034). Le citazioni interne sono tratte da Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), nn. 3-4: AAS 101 (2009), 642-643.

[43] Cf. Commissione Teologica Internazionale, Comunione e servizio. La persona umana creata ad immagine di Dio (2004), n. 7.

[44] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio (14 settembre 1998), n. 13: AAS 91 (1999), 15. Cf. Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale su alcuni aspetti dellโ€™evangelizzazione (3 dicembre 2007), n. 4: AAS 100 (2008), 491-492.

[45] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio (14 settembre 1998), n. 13: AAS 91 (1999), 15.

[46] Bonaventura da Bagnoregio, In II Librum Sententiarum , d. I, p. 2, a. 2, q. 1, citato in Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 293. Cf. ibid. , n. 294.

[47] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , nn. 295, 299, 302. Bonaventura paragona lโ€™universo a ยซun libro, in cui la Trinitร  creatrice riluce, รจ rappresentata e lettaยป (Bonaventura da Bagnoregio, Breviloquium , II, 12, 1), quella stessa Trinitร  che concede lโ€™esistenza a tutte le cose. ยซOgni creatura del mondo รจ per noi come un libro, unโ€™immagine e uno specchioยป (Alano di Lilla, De incarnatione Christi : PL 210, 579a).

[48] Cf. Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 67: AAS 107 (2015), 874; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens (14 settembre 1981), n. 6: AAS 73 (1981), 589-592; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), nn. 33-34: AAS 58 (1966), 1052-1053; Commissione Teologica Internazionale, Comunione e servizio. La persona umana creata ad immagine di Dio (2004), n. 57: ยซGli esseri umani occupano un posto unico nellโ€™universo in accordo con il piano divino: godono del privilegio di partecipare al governo divino della creazione visibile. [โ€ฆ] Poichรฉ la posizione dellโ€™uomo come dominatore รจ di fatto una partecipazione al governo divino della creazione, ne parliamo qui come di una forma di servizioยป.

[49] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Veritatis splendor (6 agosto 1993), nn. 38-39: AAS 85 (1993), 1164-1165.

[50] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), nn. 33-34: AAS 58 (1966), 1052-1053. Questa idea si ritrova anche nel racconto della creazione, dove Dio conduce le creature ad Adamo ยซper vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo lโ€™uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nomeยป ( Gen 2,19), unโ€™azione che dimostra il coinvolgimento attivo dellโ€™intelligenza umana nella gestione della creazione di Dio. Cf. Giovanni Crisostomo, Homiliae in Genesim , XIV, 17-21: PG 53, 116-117.

[51] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 301.

[52] Cf. ibid. , n. 302.

[53] Bonaventura da Bagnoregio, Breviloquium II, 12, 1. Cf. ibid. , II, 11, 2.

[54] Cf. Francesco, Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), n. 236: AAS 105 (2013), 1115; Id., Discorso ai partecipanti allโ€™incontro di cappellani e responsabili della pastorale universitaria, promosso dal Dicastero per la Cultura e lโ€™Educazione (24 novembre 2023): Lโ€™Osservatore Romano , 24 novembre 2023, 7.

[55] Cf. J.H. Newman, The Idea of a University Defined and Illustrated , Discourse 5.1, Basil Montagu Pickering, London 1873 3 , 99-100 (tr. it. Lโ€™idea di unโ€™universitร  , Roma 2005); Francesco, Discorso a rettori, docenti, studenti e personale delle universitร  e istituzioni pontificie romane (25 febbraio 2023): AAS 115 (2023), 316.

[56] Francesco, Discorso ai rappresentanti della Confederazione Nazionale dellโ€™Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) (15 novembre 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 15 novembre 2024, 8.

[57] Cf. Francesco, Esort. ap. Querida Amazonia (2 febbraio 2020), n. 41: AAS 112 (2020), 246; Id., Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 146: AAS 107 (2015), 906.

[58] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 47: AAS 107 (2015), 864. Cf. Id., Lett. enc. Dilexit nos (24 ottobre 2024), nn. 17-24: Lโ€™Osservatore Romano , 24 ottobre 2024, 5; Id., Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), nn. 47-50: AAS 112 (2020), 985-987.

[59] Francesco, Lett. enc. Dilexit nos (24 ottobre 2024), n. 20: Lโ€™Osservatore Romano , 24 ottobre 2024, 5.

[60] P. Claudel, Conversation sur Jean Racine , Gallimard, Paris 1956, 32. Cf. Francesco, Lett. enc. Dilexit nos (24 ottobre 2024), n. 13: Lโ€™Osservatore Romano , 24 ottobre 2024, 5: ยซLโ€™intelligenza e la volontร  si [mettano] al suo servizio [del cuore], sentendo e gustando le veritร  piuttosto che volerle dominare come fanno spesso alcune scienzeยป.

[61] Dante Alighieri, Paradiso , Canto XXX.

[62] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Dich. Dignitatis humanae (7 dicembre 1965), n. 3: AAS 58 (1966), 931: ยซNorma suprema della vita umana รจ la legge divina, eterna, oggettiva e universale, per mezzo della quale Dio con sapienza e amore ordina, dirige e governa lโ€™universo e le vie della comunitร  umana. E Dio rende partecipe lโ€™essere umano della sua legge, cosicchรฉ lโ€™uomo, sotto la sua guida soavemente provvida, possa sempre meglio conoscere lโ€™immutabile veritร ยป; Id., Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 16: AAS 58 (1966), 1037.

[63] Cf. Conc. Ecum. Vat. I, Cost. dogm. Dei Filius (24 aprile 1870), cap. 4: DH 3016.

[64] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 110: AAS 107 (2015), 892.

[65] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 110: AAS 107 (2015), 891. Cf. Id., Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 204: AAS 112 (2020), 1042.

[66] Nellโ€™essere umano, Dio ยซha scolpito la sua immagine e somiglianza (cf. Gn 1,26), conferendogli una dignitร  incomparabile [โ€ฆ]. In effetti, al di lร  dei diritti che lโ€™uomo acquista col proprio lavoro, esistono diritti che non sono il corrispettivo di nessuna opera da lui prestata, ma che derivano dallโ€™essenziale sua dignitร  di personaยป (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus [1 maggio 1991], n. 11: AAS 83 [1991], 807). Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 3-4.

[67] Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 8-9; Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Dignitas personae (8 settembre 2008), n. 22.

[68] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita (28 febbraio 2020): AAS 112 (2020), 310.

[69] Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2024, 8.

[70] In questo senso, lโ€™espressione ยซintelligenza artificialeยป รจ da intendersi come un termine tecnico per indicare la relativa tecnologia, ricordando che lโ€™espressione รจ usata anche per designare il campo di studi e non solo le sue applicazioni.

[71] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), nn. 34-35: AAS 58 (1966), 1052-1053; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus (1 maggio 1991), n. 51: AAS 83 (1991), 856-857.

[72] A titolo di esempio, si veda lโ€™incoraggiamento allโ€™esplorazione scientifica in Alberto Magno, De Mineralibus , II, 2, 1, e lโ€™apprezzamento per le arti meccaniche in Ugo di San Vittore, Didascalicon , I, 9. Questi autori, appartenenti a una lunga lista di uomini e donne di Chiesa impegnati nella ricerca scientifica e nellโ€™innovazione tecnica, hanno mostrato che ยซfede e scienza possono essere unite nella caritร , se la scienza viene messa al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo, e non distorta a loro danno o addirittura per la loro distruzioneยป (Francesco, Discorso ai partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di Georges Lemaรฎtre [20 giugno 2024]: Lโ€™Osservatore Romano , 20 giugno 2024, 8). Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 36: AAS 58 (1966), 1053-1054; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et Ratio (14 settembre 1998), nn. 2, 106: AAS 91 (1999), 6-7.86-87.

[73] Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 378.

[74] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 34: AAS 58 (1966), 1053.

[75] Cf. ibid. , n. 35: AAS 58 (1966), 1053.

[76] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 102: AAS 107 (2015), 888.

[77] Cf. Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 105: AAS 107 (2015), 889; Id., Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 27: AAS 112 (2020), 978; Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), n. 23: AAS 101 (2009), 657-658.

[78] Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 38-39, 47; Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Dignitas personae (8 settembre 2008), passim .

[79] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 35: AAS 58 (1966), 1053. Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 2293.

[80] Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 2-4.

[81] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 1749: ยซLa libertร  fa dellโ€™uomo un soggetto morale. Quando agisce liberamente, lโ€™uomo รจ, per cosรฌ dire, padre dei propri atti ยป.

[82] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 16: AAS 58 (1966), 1037. Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 1776.

[83] Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 1777.

[84] Cf. ibid. , nn. 1779-1781. Anche Papa Francesco incoraggia gli sforzi di tutti affinchรฉ si garantisca ยซche la tecnologia sia centrata sullโ€™uomo, fondata su basi etiche nella progettazione e finalizzata al beneยป (Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ [27 marzo 2023]: AAS 115 [2023], 463).

[85] Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 166: AAS 112 (2020), 1026-1027; Id., Discorso ai partecipanti allโ€™Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita (23 settembre 2024): AAS 112 (2020), 308. Sul ruolo della capacitร  umana di agire nel determinare il fine particolare ( Zweck ) che ogni applicazione tecnologica adempie alla luce di un obiettivo ( Ziel ) precedente, si veda F. Dessauer, Streit um die Technik , Freiburg i. Br., 1956, 144.

[86] Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 4: ยซLa tecnologia nasce per uno scopo e, nel suo impatto con la societร  umana, rappresenta sempre una forma di ordine nelle relazioni sociali e una disposizione di potere, che abilita qualcuno a compiere azioni e impedisce ad altri di compierne altre. Questa costitutiva dimensione di potere della tecnologia include sempre, in una maniera piรน o meno esplicita, la visione del mondo di chi lโ€™ha realizzata e sviluppataยป.

[87] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita (28 febbraio 2020): AAS 112 (2020), 309.

[88] Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 3-4.

[89] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ (27 marzo 2023): AAS 115 (2023), 464. Cf. Id., Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), nn. 212-213: AAS 112 (2020), 1044-1045.

[90] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens (14 settembre 1981), n. 5: AAS 73 (1981), 589; Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 3-4.

[91] Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 2: ยซDi fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo aver ben chiaro che allโ€™essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita. Condanneremmo lโ€™umanitร  a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacitร  di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchineยป.

[92] Ibid .

[93] Nel presente documento, il termine ยซ bias ยป (errore sistematico, pregiudizio) si riferisce al pregiudizio algoritmico ( algorithmic bias , che si verifica quando un sistema informatico produce errori sistematici e costanti che possono discriminare in modo non intenzionale determinati gruppi di persone), e non al ยซvettore dei bias ยป ( bias vector ) nelle reti neurali (il quale raccoglie i parametri usati per regolare le uscite dei โ€œneuroniโ€ della rete durante il processo di addestramento, ai fini di un miglior adattamento ai dati).

[94] Cf. Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ (27 marzo 2023): AAS 115 (2023), 464, dove il Santo Padre ha constatato la crescita del consenso affinchรฉ ยซi processi di sviluppo rispettino valori quali lโ€™inclusione, la trasparenza, la sicurezza, lโ€™equitร , la riservatezza e lโ€™affidabilitร ยป, e ha accolto con favore ยซgli sforzi delle organizzazioni internazionali per regolamentare queste tecnologie, affinchรฉ promuovano un progresso autentico, cioรจ contribuiscano a lasciare un mondo migliore e una qualitร  di vita integralmente superioreยป.

[95] Francesco, Discorso a una delegazione della Societร  Max Planck (23 febbraio 2023): Lโ€™Osservatore Romano , 23 febbraio 2023, 8.

[96] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 26: AAS 58 (1966), 1046-1047.

[97] Francesco, Discorso ai partecipanti al Seminario โ€œIl bene comune nellโ€™era digitaleโ€ (27 settembre 2019): AAS 111 (2019), 1571.

[98] Cf. Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2024, 8. Per unโ€™ulteriore discussione circa le questioni etiche sollevate dallโ€™IA a partire da una prospettiva cristiana cattolica, si veda Gruppo di Ricerca sullโ€™AI del Centro per la Cultura Digitale del Dicastero per la Cultura e lโ€™Educazione, Encountering Artificial Intelligence: Ethical and Anthropological Investigations (Theological Investigations of Artificial Intelligence, 1), a cura di M.J. Gaudet, N. Herzfeld, P. Scherz, J.J. Wales, Pickwick, Eugene 2024, 147-253.

[99] Sullโ€™importanza del dialogo in una societร  pluralista, orientata verso una ยซsolida e stabile etica socialeยป, si veda Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), nn. 211-214: AAS 112 (2020), 1044-1045.

[100] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 2: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 2.

[101] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 6: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3. Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 26: AAS 58 (1966), 1046-1047.

[102] Cf. Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 112: AAS 107 (2015), 892-893.

[103] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ (27 marzo 2023): AAS 115 (2023), 464.

[104] Cf. Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Etica in internet (22 febbraio 2002), n. 10.

[105] Francesco, Esort. ap. Christus vivit (25 marzo 2019), n. 89: AAS 111 (2019), 413-414, che cita il Documento finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (27 ottobre 2018), n. 24: AAS 110 (2018), 1593. Cf. Benedetto XVI, Discorso ai partecipanti al congresso internazionale sulla legge morale naturale promosso dalla Pontificia Universitร  Lateranense (12 febbraio 2017): AAS 99 (2007), 245.

[106] Cf. Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), nn. 105-114: AAS 107 (2015), 889-893; Id., Esort. ap. Laudate Deum (4 ottobre 2023), nn. 20-33: AAS 115 (2023), 1047-1050.

[107] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 105: AAS 107 (2015), 889. Cf. Id., Esort. ap. Laudate Deum (4 ottobre 2023), nn. 20-21: AAS 115 (2023), 1047.

[108] Cf. Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita (28 febbraio 2020): AAS 112 (2020), 308-309.

[109] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 2: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 2.

[110] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 112: AAS 107 (2015), 892.

[111] Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), nn. 101, 103, 111, 115, 167: AAS 112 (2020), 1004-1005.1007-1009.1027.

[112] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 26: AAS 58 (1966), 1046-1047. Cf. Leone XIII, Lett. enc. Rerum novarum (15 maggio 1891), n. 28: Acta Leonis XIII , 11 (1892), 123.

[113] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 12: AAS 58 (1966), 1034.

[114] Cf. Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (2004), n. 149.

[115] Conc. Ecum. Vat. II, Dich. Dignitatis humanae (7 dicembre 1965), n. 3: AAS 58 (1966), 931. Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 50: AAS 112 (2020), 986-987.

[116] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 50: AAS 112 (2020), 986-987.

[117] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 47: AAS 107 (2015), 865. Cf. Id., Esort. ap. Christus vivit (25 marzo 2019), nn. 88-89: AAS 111 (2019), 413-414.

[118] Cf. Francesco, Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), n. 88: AAS 105 (2013), 1057.

[119] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 47: AAS 112 (2020), 985.

[120] Cf. Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 2.

[121] Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 50: AAS 112 (2020), 986-987.

[122] Cf. E. Stein, Zum Problem der Einfรผhlung , Buchdruckerei des Waisenhauses, Halle 1917 (tr. it. Il problema dellโ€™empatia , Milano 1985).

[123] Cf. Francesco, Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), n. 88: AAS 105 (2013), 1057: ยซCosรฌ come alcuni vorrebbero un Cristo puramente spirituale, senza carne e senza croce, si pretendono anche relazioni interpersonali solo mediate da apparecchi sofisticati, da schermi e sistemi che si possano accendere e spegnere a comando. Nel frattempo, il Vangelo ci invita sempre a correre il rischio dellโ€™incontro con il volto dellโ€™altro, con la sua presenza fisica che interpella, col suo dolore e le sue richieste, con la sua gioia contagiosa in un costante corpo a corpo. Lโ€™autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne รจ inseparabile dal dono di sรฉยป; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et Spes (7 dicembre 1965), n. 24: AAS 58 (1966), 1044-1045.

[124] Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), n. 1.

[125] Cf. Francesco, Discorso ai partecipanti al Seminario โ€œIl bene comune nellโ€™era digitaleโ€ (27 settembre 2019): AAS 111 (2019), 1570; Id., Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), nn. 18, 124-129: AAS 107 (2015), 854.897-899.

[126] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 5: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3.

[127] Francesco, Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), n. 209: AAS 105 (2013), 1107.

[128] Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 4. Per lโ€™insegnamento di Papa Francesco in merito allโ€™IA in relazione con il ยซparadigma tecnocraticoยป, cf. Id., Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), nn. 106-114: AAS 107 (2015), 889-893.

[129] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 26: AAS 58 (1966), 1046-1047, come citato in Catechismo della Chiesa Cattolica , n. 1912. Cf. Giovanni XXIII, Lett. enc. Mater et magistra (15 maggio 1961), n. 219: AAS 53 (1961), 453.

[130] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 64: AAS 58 (1966), 1086.

[131] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 162: AAS 112 (2020), 1025. Cf. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens (14 settembre 1981), n. 6: AAS 73 (1981), 591: ยซIl lavoro รจ โ€œper lโ€™uomoโ€, e non lโ€™uomo โ€œper il lavoroโ€. Con questa conclusione si arriva giustamente a riconoscere la preminenza del significato soggettivo del lavoro su quello oggettivoยป.

[132] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 128: AAS 107 (2015), 898. Cf. Id., Esort. ap. Amoris laetitia (19 marzo 2016), n. 24: AAS 108 (2016), 319-320.

[133] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 5: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3.

[134] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Evangelium vitae (25 marzo 1995), n. 89: AAS 87 (1995), 502.

[135] Ibid.

[136] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 67: AAS 112 (2020), 993, citato in Id., Messaggio per la XXXI Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio 2023): Lโ€™Osservatore Romano , 10 gennaio 2023, 8.

[137] Francesco, Messaggio per la XXXII Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 13 gennaio 2024, 12.

[138] Francesco, Discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede (11 gennaio 2016): AAS 108 (2016), 120. Cf. Id., Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 18: AAS 112 (2020), 975; Id., Messaggio per la XXXII Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 13 gennaio 2024, 12.

[139] Cf. Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ (27 marzo 2023): AAS 115 (2023), 465; Id., Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 2.

[140] Cf. Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), nn. 105, 107: AAS 107 (2015), 889-890; Id., Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), nn. 18-21: AAS 112 (2020), 975-976; Id., Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ (27 marzo 2023): AAS 115 (2023), 465.

[141] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro promosso dalla Commissione Caritร  e Salute della Conferenza Episcopale Italiana (10 febbraio 2017): AAS 109 (2017), 243. Cf. ibid. , 242-243: ยซSe cโ€™รจ un settore in cui la cultura dello scarto fa vedere con evidenza le sue dolorose conseguenze รจ proprio quello sanitario. Quando la persona malata non viene messa al centro e considerata nella sua dignitร , si ingenerano atteggiamenti che possono portare addirittura a speculare sulle disgrazie altrui. E questo รจ molto grave! [โ€ฆ] Il modello aziendale in ambito sanitario, se adottato in modo indiscriminato [โ€ฆ] rischia di produrre scarti umaniยป.

[142] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 5: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3.

[143] Conc. Ecum. Vat. II, Dich. Gravissimum educationis (28 ottobre 1965), n. 1: AAS 58 (1966), 729.

[144] Congregazione per lโ€™Educazione Cattolica, Istruzione per lโ€™applicazione della modalitร  dellโ€™insegnamento a distanza nelle Universitร /Facoltร  ecclesiastiche (2021), 2. Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Dich. Gravissimum educationis (28 ottobre 1965), n. 1: AAS 58 (1966), 729; Francesco, Messaggio per la XLIX Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2016), n. 6: AAS 108 (2016), 57-58.

[145] Francesco, Discorso alla delegazione del โ€œGlobal Researchers Advancing Catholic Education Projectโ€ (20 aprile 2022): AAS 114 (2022), 580.

[146] Cf. Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 41: AAS 68 (1976), 31: ยซSe [lโ€™uomo contemporaneo] ascolta i maestri lo fa perchรฉ sono dei testimoniยป, che cita Id., Discorso ai membri del โ€œConsilium de Laicisโ€ (2 ottobre 1974): AAS 66 (1974), 568.

[147] J.H. Newman, The Idea of a University Defined and Illustrated , Discourse 6.1, Basil Montagu Pickering, London 1873 3 , 125-126.

[148] Cf. Francesco, Incontro con gli studenti del Collegio Barbarigo di Padova nel 100ยฐ anno di fondazione (23 marzo 2019): Lโ€™Osservatore Romano , 24 marzo 2019, 8; Id., Discorso a rettori, docenti, studenti e personale delle universitร  e istituzioni pontificie romane (25 febbraio 2023): AAS 115 (2023), 316.

[149] Francesco, Esort. ap. Christus vivit (25 marzo 2019), n. 86: AAS 111 (2019), 413, che cita XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Documento finale (27 ottobre 2018), n. 21: AAS 110 (2018), 1592.

[150] J.H. Newman, The Idea of a University Defined and Illustrated , Discourse 7.6, Basil Montagu Pickering, London 1873 3 , 167.

[151] Cf. Francesco, Esort. ap. Christus vivit (25 marzo 2019), n. 88: AAS 111 (2019), 413.

[152] In un documento strategico del 2023 sullโ€™uso dellโ€™IA generativa in campo educativo e di ricerca, lโ€™UNESCO rileva: ยซUna delle questioni chiave [dellโ€™uso dellโ€™IA generativa (GenAI) nellโ€™educazione e nella ricerca] รจ capire se gli esseri umani possano eventualmente cedere allโ€™IA i livelli elementari dei processi di pensiero e di acquisizione delle abilitร , per concentrarsi invece sulle abilitร  cognitive di ordine superiore basandosi sulle risposte fornite da tali sistemi. La scrittura, per esempio, รจ spesso associata con la strutturazione del pensiero. Con la GenAI [โ€ฆ], gli scrittori possono ora partire da un abbozzo ben organizzato fornito dallโ€™algoritmo. Alcuni esperti hanno descritto lโ€™uso della GenAI per generare testi in questo modo come uno โ€œscrivere senza pensareโ€ยป (UNESCO, Guidance for Generative AI in Education and Research [2023], 37-38). La filosofa tedesco-statunitense Hannah Arendt ha previsto questa possibilitร  giร  nel suo libro del 1959, La condizione umana , e ha messo in guardia: ยซSe dovesse alla fine essere vero che la conoscenza (nel senso di know-how ) e il pensiero si sono separati una volta per tutte, allora diventeremmo davvero degli schiavi inutili, non tanto delle macchine quanto del nostro know-how ยป (H. Arendt, The Human Condition , The University of Chicago Press, Chicago 2018 2 , 3; tr. it. Vita activa. La condizione umana , Milano 2017).

[153] Francesco, Esort. ap. Amoris laetitia (19 marzo 2016), n. 262: AAS 108 (2016), 417.

[154] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 7: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3. Cf. Id., Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 167: AAS 107 (2015), 914.

[155] Giovanni Paolo II, Cost. ap. Ex corde Ecclesiae (15 agosto 1990), n. 7: AAS 82 (1990), 1479.

[156] Francesco, Cost. ap. Veritatis gaudium (29 gennaio 2018), 4c: AAS 110 (2018), 9-10.

[157] Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 3.

[158] Per esempio, potrebbe aiutare le persone ad accedere alle ยซmolteplici [โ€ฆ] risorse che lโ€™uomo possiede per promuovere il progresso nella conoscenza della veritร ยป raccolte nelle opere filosofiche (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio [14 settembre 1998], n. 3: AAS 91 [1999], 7). Cf. ibid. , n. 4: AAS 91 (1999), 7-8.

[159] Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), n. 43. Cf. ibid. , nn. 61-62.

[160] Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2024, 8.

[161] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 25: AAS 58 (1966), 1053. Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), passim : AAS 112 (2020), 969-1074.

[162] Cf. Francesco, Esort. ap. Christus vivit (25 marzo 2019), n. 89: AAS 111 (2019), 414; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio (14 settembre 1998), n. 25: AAS 91 (1999), 25-26: ยซNessuno puรฒ essere sinceramente indifferente alla veritร  del suo sapere. [โ€ฆ] รˆ la lezione di santโ€™Agostino quando scrive: โ€œMolti ho incontrato che volevano ingannare, ma che volesse farsi ingannare, nessunoโ€ยป, che cita Agostino dโ€™Ippona, Confessionum libri tredecim , X, 23, 33: PL 32, 793.

[163] Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), n. 62.

[164] Benedetto XVI, Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 maggio 2009): Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2009, 8.

[165] Cf. Dicastero per la Comunicazione, Verso una piena presenza. Riflessione pastorale sul coinvolgimento con i social media (28 maggio 2023), n. 41; Conc. Ecum. Vat. II, Decr. Inter mirifica (4 dicembre 1963), nn. 4, 8-12: AAS 56 (1964), 146.148-149.

[166] Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 1, 6, 16, 24.

[167] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 26: AAS 58 (1966), 1046. Cf. Leone XIII, Lett. enc. Rerum novarum (15 maggio 1891), n. 32: Acta Leonis XIII , 11 (1892), 127: ยซA nessuno รจ lecito violare impunemente la dignitร  dellโ€™uomo, di cui Dio stesso dispone con grande rispettoยป, citato in Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus (1 maggio 1991), n. 9: AAS 83 (1991), 804.

[168] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , nn. 2477, 2489; can. 220 CIC ; can. 23 CCEO ; Giovanni Paolo II, Discorso in occasione della III Conferenza Generale dellโ€™Episcopato Latinoamericano (28 gennaio 1979), III, 1-2: Insegnamenti , II/1 (1979), 202-203.

[169] Cf. Missione dellโ€™Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Dichiarazione della Santa Sede durante la discussione tematica su altre misure di disarmo e sicurezza internazionale (24 ottobre 2022): ยซIl rispetto della dignitร  umana nello spazio digitale obbliga gli Stati a rispettare anche il diritto alla privacy , proteggendo i cittadini da una sorveglianza invadente e consentendo loro di difendere i propri dati personali da accessi non autorizzatiยป.

[170] Francesco, Lett. enc. Fratelli Tutti (3 ottobre 2020), n. 42: AAS 112 (2020), 984.

[171] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 5: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3.

[172] Francesco, Discorso ai partecipanti allโ€™incontro dei โ€œMinerva Dialoguesโ€ (27 marzo 2023): AAS 115 (2023), 465.

[173] Il Report intermedio del 2023 dellโ€™Organo Consultivo sullโ€™IA delle Nazioni Unite ha identificato una lista di ยซaspettative iniziali circa lโ€™aiuto dellโ€™IA nellโ€™affrontare il cambiamento climaticoยป (Organo Consultivo sullโ€™IA delle Nazioni Unite, Interim Report: Governing AI for Humanity [dicembre 2023], 3). Il documento ha osservato che ยซinsieme ai sistemi predittivi in grado di trasformare i dati in intuizioni e le intuizioni in azioni, gli strumenti dotati di IA possono aiutare a sviluppare nuove strategie e investimenti per ridurre le emissioni, influenzare nuovi investimenti del settore privato nel net zero , proteggere la biodiversitร  e costruire una capacitร  sociale di recupero ad ampia baseยป ( ibid .).

[174] Si tratta di una rete di server fisici sparsi nel mondo che consente agli utenti di immagazzinare, elaborare e gestire i propri dati da remoto, senza la necessitร  di spazio dโ€™archiviazione o potenza computazionale nei dispositivi locali.

[175] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 9: AAS 107 (2015), 850.

[176] Ibid. , n. 106: AAS 107 (2015), 890.

[177] Ibid. , n. 60: AAS 107 (2015), 870.

[178] Ibid. , nn. 3, 13: AAS 107 (2015), 848.852.

[179] Agostino dโ€™Ippona, De Civitate Dei , XIX, 13, 1: PL 41, 460.

[180] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), nn. 77-82: AAS 58 (1966), 1100-1107; Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), nn. 256-262: AAS 112 (2020), 1060-1063; Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 38-39; Catechismo della Chiesa Cattolica , nn. 2302-2317.

[181] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 78: AAS 58 (1966), 1101.

[182] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 6: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3.

[183] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica , nn. 2308-2310.

[184] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), nn. 80-81: AAS 58 (1966), 1013-1105.

[185] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 6: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3. Cf. Id., Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 2: ยซAbbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dellโ€™essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignitร  umanaยป.

[186] Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sullโ€™Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia (Puglia) (14 giugno 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 14 giugno 2024, 2. Cf. Missione dellโ€™Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Dichiarazione della Santa Sede al Gruppo di Lavoro II sulle tecnologie emergenti presso la Commissione Disarmo dellโ€™ONU (3 aprile 2024): ยซLo sviluppo e lโ€™uso di sistemi di armi autonome letali che mancano di un appropriato controllo umano susciterebbero fondamentali preoccupazioni etiche, dato che tali sistemi non possono mai essere soggetti moralmente responsabili in grado di rispettare il diritto internazionale umanitarioยป.

[187] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 258: AAS 112 (2020), 1061. Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 80: AAS 58 (1966), 1103-1104.

[188] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 80: AAS 58 (1966), 1103-1104.

[189] Cf. Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 6: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3: ยซNon possiamo nemmeno ignorare la possibilitร  che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, facilitando, ad esempio, attacchi terroristici o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime. Il mondo, insomma, non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano allโ€™iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerraยป.

[190] Giovanni Paolo II, Atto di affidamento a Maria Santissima in occasione del Giubileo dei Vescovi (8 ottobre 2000), n. 3: Insegnamenti , XXIII/2 (2000), 565.

[191] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 79: AAS 107 (2015), 878.

[192] Cf. Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), n. 51: AAS 101 (2009), 687.

[193] Cf. Dicastero per la Dottrina della Fede, Dich. Dignitas infinita (8 aprile 2024), nn. 38-39.

[194] Cf. Agostino dโ€™Ippona, Confessionum libri tredecim , I, 1, 1: PL 32, 661.

[195] Cf. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre 1987), n. 28: AAS 80 (1988), 548: ยซOggi si comprende meglio che la pura accumulazione di beni e di servizi [โ€ฆ] non basta a realizzare la felicitร  umana. Nรฉ, di conseguenza, la disponibilitร  dei molteplici benefici reali, apportati negli ultimi tempi dalla scienza e dalla tecnica, compresa lโ€™informatica, comporta la liberazione da ogni forma di schiavitรน. Al contrario, [โ€ฆ] se tutta la massa delle risorse e delle potenzialitร , messe a disposizione dellโ€™uomo, non รจ retta da un intendimento morale e da un orientamento verso il vero bene del genere umano, si ritorce facilmente contro di lui per opprimerloยป. Cf. ibid. , nn. 29, 37: AAS 80 (1988), 550-551.563-564.

[196] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 14: AAS 58 (1966), 1036.

[197] Francesco, Lett. enc. Dilexit nos (24 ottobre 2024), n. 18: Lโ€™Osservatore Romano , 24 ottobre 2024, 6.

[198] Ibid. , n. 27: Lโ€™Osservatore Romano , 24 ottobre 2024, 5.

[199] Ibid. , n. 25: Lโ€™Osservatore Romano , 24 ottobre 2024, 5-6.

[200] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 105: AAS 107 (2015), 889. Cf. R. Guardini, Das Ende der Neuzeit , Werkbund Verlag, Wรผrzburg 1965 9 , 87ss. (tr. it. La fine dellโ€™epoca moderna , Brescia 1984).

[201] Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes (7 dicembre 1965), n. 34: AAS 58 (1966), 1053.

[202] Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptor hominis (4 maggio 1979), n. 15: AAS 71 (1979), 287-288.

[203] N. Berdjaev, ยซMan and Machineยป, in C. Mitcham โ€“ R. Mackey (edd.), Philosophy and Technology: Readings in the Philosophical Problems of Technology , The Free Press, New York 1983 2 , 212-213.

[204] Ibid. , 210.

[205] G. Bernanos, ยซLa rรฉvolution de la libertรฉยป (1944), in Id., Le Chemin de la Croix-des-ร‚mes , Rocher, Monaco 1987, 829.

[206] Cf. Francesco, Incontro con gli studenti del Collegio Barbarigo di Padova nel 100ยฐ anno di fondazione (23 marzo 2019): Lโ€™Osservatore Romano , 24 marzo 2019, 8; Id., Discorso a rettori, docenti, studenti e personale delle universitร  e istituzioni pontificie romane (25 febbraio 2023): AAS 115 (2023), 316.

[207] Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 112: AAS 107 (2015), 892-893.

[208] Cf. Bonaventura da Bagnoregio, Collationes in Hexaemeron , XIX, 3; Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 50: AAS 112 (2020), 986: ยซIl cumulo opprimente di informazioni che ci inonda non equivale a maggior saggezza. La saggezza non si fabbrica con impazienti ricerche in internet , e non รจ una sommatoria di informazioni la cui veracitร  non รจ assicurata. In questo modo non si matura nellโ€™incontro con la veritร ยป.

[209] Francesco, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2024): Lโ€™Osservatore Romano , 24 gennaio 2024, 8.

[210] Ibid .

[211] Ibid .

[212] Francesco, Esort. ap. Gaudete et exsultate (19 marzo 2018), n. 37: AAS 110 (2018), 1121.

[213] Francesco, Messaggio per la LVII Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024), n. 6: Lโ€™Osservatore Romano , 14 dicembre 2023, 3. Cf. Id., Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 112: AAS 107 (2015), 892-893; Id., Esort. ap. Gaudete et exsultate (19 marzo 2018), n. 46: AAS 110 (2018), 1123-1124.

[214] Cf. Francesco, Lett. enc. Laudato siโ€™ (24 maggio 2015), n. 112: AAS 107 (2015), 892-893.

[215] Cf. Francesco, Discorso ai partecipanti al Seminario โ€œIl bene comune nellโ€™era digitaleโ€ (27 settembre 2019): AAS 111 (2019), 1570-1571.

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