La quarta domenica del tempo ordinario coincide con il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesรน al Tempio, che prevale sulla domenica. Meditiamo quindi oggi il testo di Luca.
Il commento continua dopo il video.
Quaranta giorni dopo il Natale, la Chiesa celebra la festa della Presentazione del Signore, evento di cui parla lโevangelista Luca al capitolo 2. In Oriente la celebrazione di questa festa risale al IV secolo e dal 450 viene chiamata โFesta dellโIncontroโ, perchรฉ Gesรน โincontraโ il tempio e i suoi sacerdoti, ma anche Simeone e Anna, figure del popolo di Dio. Intorno alla metร del V secolo, la festa la troviamo anche a Roma. Nel tempo, si aggiungerร a questa festa la benedizione delle candele, a richiamare Gesรน โLuce delle gentiโ.
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Quaranta giorni dopo il Natale la Chiesa celebra la festa della Presentazione di Gesรน al Tempio. Si tratta di unโappendice al Natale: sono trascorsi infatti i 40 giorni dalla nascita del Signore e, secondo la legge, il bambino viene portato al tempio, come ricorda lโevangelista Luca: โQuando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signoreโ.
In questo contesto liturgico incontriamo alcune figure. Innanzitutto, Simeone, il quale, โmosso dallo Spirito, si recรฒ al tempioโ. Simeone, dice il testo, si muove sotto lโimpulso dello Spirito Santo e, da Egli guidato, riconosce in quel bimbo lโAtteso delle genti. La voce dello Spirito, Maestro interiore, continua ancora oggi a sussurrare al nostro cuore parole e proposte di libertร , a donarci capacitร di osservazione e di stupore, ma spesso รจ una voce sommersa dalle tante voci del mondo, del tornaconto personale, dellโopportunismo e cosรฌ facciamo fatica a riconoscere la presenza del Signore negli angoli e nelle cose piccole della nostra storia.
Come primo dono chiediamo al Signore dโimparare a coltivare il cuore e lo sguardo del profeta Simeone, imparando a puntare alle cose alte, vere, preziose.
Ma cโรจ un secondo dettaglio che vorrei segnalare in Simeone: dopo aver preso in braccio il bambino, canta: โOra lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi han veduto la tua salvezza…โ. ร il Cantico che la Chiesa innalza al Signore ogni sera durante la preghiera della Compieta. Simeone ha innanzi un Bambino di 40 giorni e intuisce in questo segno, in questo germoglio di vita, che la promessa di Dio si รจ realizzata.
Non ha bisogno di vedere il disegno complessivo, gli basta questo โsegnoโ. Se ci pensiamo bene, noi siamo spesso spinti dal voler vedere tutto il progetto, dal desiderio dโaver chiaro lโinizio ma anche la fine: ma a chi ha il cuore abitato da Dio โ pensiamo solo ad Abramo che lascia la sua terra forte solo di una promessa! โ basta il โsegnoโ iniziale. Questa testimonianza ci aiuti a imparare a scorgere i segni che Dio a piene mani semina nel terreno della vita e ci aiuti anche a non pretendere di voler vedere tutto il proseguo, perchรฉ questa tentazione รจ un modo per impossessarci e manipolare quanto abbiamo davanti. Simeone invece รจ un uomo libero: vede il segno e si accontenta, lasciando che Dio prosegua come meglio Lui crede.
Un secondo incontro รจ con la profetessa Anna. Anche lei โ dice il testo del Vangelo โ โNon si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambinoโฆโ.
La sua familiaritร con Dio le permette di scorgere quanto gli altri faticano a vedere: la presenza di Dio. Lei sa andare oltre lโapparenza e vede nel Bimbo lโAtteso delle genti. Chiediamo al Signore di aiutarci a coltivare il cuore giovane di Anna: un cuore che, nonostante lโetร avanzata, non si รจ abituato, non si รจ lasciato schiacciare dalla routine, dal vivere con superficialitร le cose della vita.
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Sia Simeone che Anna prendono posizione di fronte al Bambino, Luce delle genti. Lo fanno perchรฉ appartengono a Dio con tutto loro stessi. Anche noi siamo chiamati a prendere posizione di fronte al Signore e di fronte alla gente: solo un cuore colmo di Dio, offerto a Dio, saprร prendere posizione per il Signore divenendo โluceโ per gli altri.
In questa celebrazione chiediamo al Signore, per intercessione di Simeone ed Anna, di aiutarci a coltivare un cuore libero e accogliente, uno sguardo limpido e puro per riconoscerLo e accoglierLo quale โluce delle gentiโ, โluce della mia e nostra vitaโ e divenire a nostra volta luce per gli altri. E quanto il mondo ha bisogno oggi della luce di Cristo!
Nel concludere, rendiamo lode a Dio per la vita consacrata: oggi infatti celebriamo anche la Giornata mondiale della vita consacrata. Uomini e donne che con la loro vita donata a Dio sono tante lampade che ardono dโamore nel mondo attraverso la loro preghiera e la loro caritร nei piรน svariati ambiti del mondo e della Chiesa.ย
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.