Il senso del digiuno dei discepoli
Il digiuno รจ buono oppure no? Gesรน sembra aprire ai discepoli, a colui che presta ascolto alla sua parola, la via del discernimento. A chi vorrebbe una via sicura, Gesรน offre una responsabilitร da accogliere nella libertร di scegliere.
Leggere il vangelo รจ nutrirsi della vita di Cristo, della sua scelta libera di venire ad incontrarci. Per questo, nelle situazioni della vita siamo chiamati a rimanere aperti, a discernere caso per caso, a non chiuderci, lasciandoci sorprendere da essa!
Ma, in se stesso, il digiuno รจ buono oppure no? ร da fare o no?
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Gesรน stesso dice che non bisogna digiunare โquando lo Sposo รจ con noiโ. E in un altro passaggio, alla fine del vangelo di Matteo, dice: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Piรน che sul digiuno Gesรน pone l’accento sulla โnovitร โ del secondo โdigiunoโ, quello che avrร inizio quando egli sarร โtoltoโ, cioรจ con la sua morte. La sua incarnazione ha iniziato la festa di nozze, che durerร fino alla sua immolazione sul Calvario. Questa a sua volta darร inizio al โdigiunoโ che durerร fino al suo glorioso ritorno.
Questo รจ il tempo in cui il corpo di Cristo, โche รจ la Chiesaโ (Col 1,24), dovrร digiunare. Ma โil digiuno non รจ quello che tu immaginiโ, dice il pastore a Erma in una visione contenuta in un antico testo cristiano:
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Dio non vuole questo tuo digiuno inutile. Perchรฉ digiunando in questo modo per il Signore, tu non fai niente per la giustizia. Digiuna, invece, per il Signore in questo modo: non far nulla di male nella tua vita e servi il Signore con cuore puro; obbedisci ai suoi comandamenti, nessun desiderio cattivo nasca nel tuo cuore. … Se tu agirai cosรฌ, porterai a buon fine un digiuno importante e gradito a Dio” (Il pastore di Erma 54).
Senza aggiungere tante altre parole di commento, voglio utilizzare la sapienza dei โDetti dei padri del deserto”, la quale ci ricorda che non รจ tanto la conoscenza scolastica (della Scrittura) ciรฒ che importa, ma la capacitร di vivere la Parola, anche solo per frammenti.
Un anziano disse: “Acquistiamo la principale delle virtรน: l’amore. Il digiuno, infatti, non รจ nulla, la veglia non รจ nulla, ogni fatica non รจ nulla, se manca l’amore. Sta scritto infatti: Dio รจ amore ” (Detti dei Padri, Serie Sist. XVII,31).
Di un anziano si racconta che perseverรฒ nel digiuno settanta settimane, mangiando soltanto una volta alla settimana. Domandรฒ a Dio il senso di un testo delle sante Scritture, ma Dio non glielo rivelรฒ. Si disse allora: “Ho fatto tanta fatica senza alcun profitto; andrรฒ da un mio fratello e chiederรฒ a lui”. Appena ebbe chiuso la porta per partire, gli fu inviato un angelo del Signore a dirgli: “Le settanta settimane in cui hai digiunato non ti hanno avvicinato a Dio, ma ora che ti sei umiliato ad andare da tuo fratello, sono stato inviato a dirti il senso di quella parola”. E dopo avergli spiegato quello che cercava, partรฌ da lui(Detti dei Padri, Serie Anonima,N 314).
fratel Paolo
Per gentile concessione del Monastero di Bose.
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