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don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 19 Gennaio 2025

Domenica 19 Gennaio 2025 - II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 2,1-11

Il significato dell’acqua e del vino nelle nozze di Cana: simboli di fede e gioia

Due parole ritornano insistentemente in questo Vangelo. Una รจ โ€œvinoโ€. Si ripete cinque volte. In Giovanni verrร  citato solo unโ€™altra volta, raccontando ancora di Cana, e farร  sei. Il Vangelo perรฒ ama il numero sette.

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Questo vuole dire che ne manca una per fare cifra tonda. Diremmo che mancaย ย la piรน importante, ci aspettiamo che se ne parli al momento dellโ€™istituzione dellโ€™eucarestia, ma nel quarto vangelo non verrร  raccontata. La seconda parola รจ โ€œacquaโ€ che รจ ripetuta tre volte. Sarร  una grande protagonista del Vangelo di Giovanni in cui ritornerร  in tutto ben diciotto volte. Ma che senso hanno questi numeri? Forse nessuno. Dietro la redazione dei Vangeli perรฒ sta la mentalitร  dei popoli antichi per cui i numeri – che poi allora erano lettere – aiutavano a ricordare i testi e svelavano significati nascosti.ย 

Lโ€™acqua รจ allโ€™inizio della creazione di Dio. รˆ ovviamente base della vita, parliamo di un popolo che vive in terre ai margini di zone desertiche. Ma รจ anche minaccia, per un popolo che non รจ mai stato di navigatori. Nella tradizione biblica il mare รจ la casa del leviatano, โ€œil drago che sta nel mareโ€ (Is 27,1). Nel vangelo di Giovanni gran parte del quarto capitolo sarร  dedicato allโ€™acqua viva. Il tema ritornerร  fino ad arrivare allโ€™acqua che Tu userai per lavare i piedi ai discepoli e a quella che sgorgherร  dal Tuo costato sulla croce. 

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Anche il vino ha tanti significati simbolici. Il primo รจ la gioia (Sal 104,15), la festa, i banchetti. Richiama allโ€™amore degli sposi, alla venuta del Messia. Lโ€™ebrezza che dona perรฒ รจ pericolosa. Per questo ad esempio il sacerdote che entra nel santuario deve astenersene. 

Nel nostro brano poi ci sono alcune particolaritร  come lโ€™intervento di Maria, che poi perรฒ sembra scompaia. Il termine con cui Tu la chiami โ€œdonnaโ€, al nostro orecchio suona duro. Lโ€™accenno alle sei anfore โ€œdi pietraโ€ quando normalmente erano fatte di terracotta. Perchรฉ raccontarlo, perchรฉ contarle? Salta allโ€™orecchio la solennitร , quasi liturgica con cui si racconta ciรฒ che succederร : su Tuo ordine le anfore vengono riempite fino allโ€™orlo. Di nuovo su Tuo ordine si prende il vino. Tu dici di portarlo al maestro di tavola. Lui lo assaggia – ed รจ sottolineato che non sa โ€œda doveโ€ viene, ma i servi sรฌ che lo sanno – e si rivolge allo sposo. Che salta fuori solo qui, cosรฌ come la sposa manca totalmente. A questo punto si dice di come il vino buono sia stato conservato fino ad ora. Quindi il Vangelo commenta che รจ lโ€™inizio dei Tuoi โ€œsegniโ€, quei gesti che caratterizzeranno tutta la prima parte di Giovanni, fino al capitolo dodicesimo, poi si racconterร  la Tua gloria che perรฒ manifesti sin da ora. Per cui i discepoli credono. 

Il tutto non vi sembra un poโ€™ esagerato? In un piccolo miracolo lietissimo, tra i piรน simpatici, il Vangelo nasconde profondi significati simbolici. Colui che offre il vino รจ lo Sposo, e sei Tu. La sposa non cโ€™รจ, ma ci sono Maria – la โ€œdonnaโ€ che ritroveremo sotto la croce, a cui siamo affidati – e i discepoli. Che raccolgono la sofferenza di un banchetto senza gioia, la presentano a Te con insistenza e credibilitร . Sono i servi che fanno ciรฒ che Tu dici loro e alla fine credono: la Sposa รจ la comunitร , la Chiesa. Nei recipienti di pietra ai tempi dellโ€™esodo lโ€™acqua si era trasformata in sangue. Era il secondo segno con cui richiamavi il faraone perchรฉ lasciasse libero il Tuo popolo. Qui i recipienti sono sei, ne manca uno a fare sette, alla pienezza. Lโ€™acqua che trasformi nel sangue dellโ€™uva, nel vino buono della festa rimanda al Tuo sangue versato per noi sulla croce. Ma  non รจ ancora tempo del nuovo esodo, della Tua Pasqua. รˆ tempo perรฒ per credere. 

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In tutto questo a noi cosa รจ chiesto? Come uomini e donne di mettercela lโ€™acqua, fino allโ€™orlo, di non lesinare in vita. E di offrirtela. Come discepoli dobbiamo fare ciรฒ che Tu dirai. Bisogna che siamo capaci di meraviglia per la gioia che ci doni. Che contempliamo e che crediamo.

don Claudio Bolognesi

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