Evangelizzare coniugando esigenza e gentilezza – Mercoledรฌ della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Dalla lettera agli Ebreiย Eb 2,14-18
Egli doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare misericordioso.
Fratelli, poichรฉ i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne รจ divenuto partecipe, per ridurre allโimpotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioรจ il diavolo, e liberare cosรฌ quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitรน per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciรฒ doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e aver sofferto personalmente, egli รจ in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
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Dio si รจ fatto fratello di carne
Lโautore della Lettera agli Ebrei introduce con questa riflessione la descrizione dellโopera salvifica di Dio che, attraverso Gesรน, Sommo Sacerdote misericordioso e degno di fede, si prende cura degli uomini. Il Figlio di Dio diviene figlio dellโuomo per condividere con i fratelli di carne la condizione mortale perchรฉ tutti i ยซmortaliยป potessero essere ยซviventiยป in Dio. Per questo Dio Padre si ยซprende curaยป degli uomini; รจ da qui che don Lorenzo Milani trae il suo motto โI Careโ, ยซmi interessaยป, che si oppone al fascista โme ne fregoโ. La cura di Dio non รจ rivolta agli angeli, puri e perfetti spiriti, ma alla stirpe di Abramo che invece e fatta di uomini e donne fatti di carne e sangue, impastati di bellezza e fragilitร .
Giร le prime pagine della Bibbia ci raccontano di un Dio premuroso la cui attenzione verso lโuomo precede la sua esistenza. Lโamore di Dio verso la sua creatura nasce dal suo sogno di creare con lui una relazione affettiva profonda. Lโamore genera relazione le cui trame formano il tessuto della vita. La creazione รจ descritta nel Genesi (Gen 1-2) come la preparazione dellโambiente in cui vivere tale relazione di amore. La scelta di prendersi cura si traduce innanzitutto nel creare le condizioni perchรฉ Dio incontri e viva la comunione con lโuomo. Anche il profeta Isaia nel ยซCanto della vignaยป (Is 2), ripresa dalla parabola di Gesรน (Mt 21), richiama le opere di Dio nella storia della Salvezza al fine di fare dellโuomo il Signore del creato. Dunque, un primo segno della cura รจ la creativitร attraverso la quale germogliano le occasioni dโincontro.
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Dio ancora si prende cura coinvolgendosi, partecipando, facendo strada insieme con lโuomo. La figura del buon Samaritano (Lc 10) indica il modo con il quale Dio diventa uno di noi. La parabola di Luca ha come sfondo non la strada che sale a Gerusalemme e che indicherebbe la via della legge e dei precetti, ma quella che scende da Gerusalemme a Gerico, dal cielo alla terra, anzi sottoterra. Non si tratta della carriera per raggiungere le alte sfere, ma della via sulla quale si vive la missione. Gesรน, dal โTempio celesteโ รจ inviato da Dio per fare del nostro corpo il suo Santuario. Al contrario del sacerdote e del levita, che considerano esaurito il loro servizio liturgico e si disinteressano dei fratelli piรน poveri, il Samaritano celebra la divina liturgia accostandosi al malcapitato, curandogli le ferite, facendosi carico di lui e creando una rete di solidarietร .
La cura non รจ semplicemente assistenzialismo, ma รจ esercizio della paternitร e maternitร e, in quanto tale, รจ generativa. Infatti, la cura non รจ un insieme di prestazioni offerte, ma รจ un cammino nel quale Dio guida ad essere persone responsabili che nel servizio ai fratelli, animato dalla compassione, trasmettono con gioia e generositร quello che con gratitudine hanno ricevuto e che li ha trasformati ad immagine di Gesรน, Figlio di Dio e Fratello di ogni uomo.
+ Dal Vangelo secondoย Marcoย Mc 1,29-39
Gesรน guarรฌ molti che erano afflitti da varie malattie.
In quel tempo, Gesรน, uscito dalla sinagoga, subito andรฒ nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinรฒ e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciรฒ ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la cittร era riunita davanti alla porta. Guarรฌ molti che erano affetti da varie malattie e scacciรฒ molti demรฒni; ma non permetteva ai demรฒni di parlare, perchรฉ lo conoscevano.
Al mattino presto si alzรฒ quando ancora era buio e, uscito, si ritirรฒ in un luogo deserto, e lร pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: ยซTutti ti cercano!ยป. Egli disse loro: ยซAndiamocene altrove, nei villaggi vicini, perchรฉ io predichi anche lร ; per questo infatti sono venuto!ยป.
E andรฒ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demรฒni.
Evangelizzare coniugando esigenza e gentilezza
Il racconto di Marco passa dal luogo sacro della Sinagoga, in cui Gesรน libera un uomo dallo spirito impuro che lo possedeva, a quello della casa nella quale avviene unโaltra liberazione. La suocera di Simone, che era a letto in preda ad una febbre che la debilitava, viene guarita da Gesรน che, avvicinandosi a lei, lโaiuta ad alzarsi prendendola per mano. Quanta delicatezza si scorge nel gesto silenzioso di Gesรน che non compie unโazione spettacolare ma pieno di tenerezza.
Non di rado capita che diamo fondo a tutte le nostre energie nelle cose che facciamo e arriva un momento in cui ci spegniamo e ci blocchiamo. La febbre รจ un segnale che il nostro corpo ci lancia per dirci che siamo โin riservaโ. Quando siamo particolarmente tesi e facilmente cโโinfuochiamoโ probabilmente abbiamo bisogno di quel contatto personale attraverso il quale passa il calore umano che ci guarisce.
Il gesto di Gesรน รจ un insegnamento esemplare a Simone e ai suoi familiari, ma anche alla Chiesa, che deve ritornare a vivere al suo interno una maggiore familiaritร ispirata alla delicatezza con la quale Gesรน si avvicina alla donna anziana. Presi dallโattivismo e dal ridurre la pastorale a iniziative e attivitร , corriamo il rischio di perdere di vista lโessenziale e le relazioni personali diventano formali. Persone attive nella comunitร possono sentirsi messe da parte dopo essere state usate per la realizzazione di opere o iniziative. Non basta pregare per chi non sta bene, ma bisogna farsi presente con delicatezza e pazienza.
Tuttavia, รจ necessario anche cogliere tutte le occasioni per farsi aiutare a superare i momenti di crisi che ci bloccano. Gesรน ha aiutato la donna ad alzarsi, ma solo dopo che si รจ lasciata aiutare ha vinto la febbre che la debilitava.
Gesรน รจ duro ed esigente con il maligno ma gentile con le persone fragili. Impariamo a coniugare esigenza e gentilezza affinchรฉ gli interventi educativi non procurino danni ma siano unโoccasione di riscatto e di ripresa.
Il servizio non รจ solo lโeffetto dellโazione di Dio e della Chiesa, ma anche quella terapia che ognuno puรฒ praticare per sรฉ affinchรฉ riprenda in mano la sua vita e ne faccia un dono dโamore. Il servizio che nasce dallโincontro con Gesรน diventa lo stile di evangelizzazione nella Chiesa attraverso la caritร fraterna.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“