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don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 12 Gennaio 2025

Domenica 12 Gennaio 2025 - BATTESIMO DEL SIGNORE โ€“ FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 3,15-16.21-22

ยซTu sei il figlio mio, l’amatoยป

ยซCogito ergo sumยป, ยซpenso dunque sonoยป sentenziava Cartesio, ponendo il pensiero del soggetto a fondamento di tutta la realtร .

C’รจ chi considera questa idea addirittura all’origine del pensiero moderno; al centro di tutto ci sarebbe l’individuo pensante e la sua libertร .

Questa idea ha in qualche modo posto le basi anche per un pensiero liberale individualistico, oggi molto diffuso: la strada per essere felici consiste nel pensare e scegliere ciรฒ che si vuole. In questa prospettiva “gli altri” appaiono spesso e volentieri come la causa del proprio malessere. ยซL’inferno sono gli altriยป, diceva Sartre.

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Agli antipodi รจ la via della felicitร  indicata da Gesรน. Parafrasando Cartesio si potrebbe esprimere con la locuzione: ยซSono amato, dunque esistoยป. Ciรฒ che ci fa “essere” nel senso piรน “umano” del termine non รจ la facoltร  di pensare, ma semmai la consapevolezza di essere amati. Chi non si sente amato e non ama cessa di esiste, muore. ยซL’inferno รจ non amareยป, scriveva Bernanos… alla faccia di Sartre!

Il Battesimo รจ il dono di ยซdiventare figli di Dioยป (Cf. Gv 1,12): la certezza intima e inossidabile di essere amati di un amore che non verrร  mai meno, nonostante le nostre ingratitudini e debolezze, nella buona e nella cattiva sorte. รˆ la certezza che quelle parole riferite a Gesรน – ยซTu sei il figlio mio, l’amatoยป – sono rivolte anche a noi, in eterno.

Questo ci aiuta a vincere la tendenza mortifera – che sant’Agostino chiamava “cupiditas” – a centrare tutta la vita a partire da se stessi, rendendoci avidi, invidiosi, astiosi; in una parola: infelici.I cristiani sono, invece, per definizione, coloro che “hanno conosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi” (cf. iGv 4,16).

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E questo amore “basta”: ยซNada te turbe, solo Dios bastaยป (Santa Teresa d’Avila) L’amore umano da solo non รจ in grado di dare quella stabilitร  di cui il cuore umano ha bisogno, a meno che non poggi sulla “roccia” dell’amore divino”: ยซIl Signore ha stabilito i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi!ยป (Sal 40,3).

Don Francesco

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