Sarzana, Festival della Mente 2013, 1 settembre
Punto di partenza per Enzo Bianchi è il Cantico dei cantici, il gioiello letterario che descrive la relazione tra due innamorati, simbolo delle coppie che ripetono il miracolo dell’amore. Il loro può divenire un autentico esercizio di libertà e creatività, aprendosi così a ogni altro terzo, fino al Terzo, Dio. «Forte come la morte è l’amore»: questo l’epilogo del testo, che allude al dilemma dell’incontro-scontro tra Amore e Morte. L’amore è «una fiamma divina», fonte di vita e creatività. Per Massimo Cacciari però il rapporto creatività-amore non è sempre semplice: come trovare nella passione l’humus per la creatività della mente? La relazione possibile è quella che suona nel termine philo-sophìa, originariamente sinonimo di scienza? Di questa philìa solo è possibile parlare in relazione alla mente? Forse scuotendo questi termini potrà uscirne una co-agitatio… Dialogo tra un teologo e un filosofo.
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