Hai mai visto un gruppo di bambini giocare insieme? In mezzo a tutto quel caos, spesso cโรจ uno che si sente messo da parte. Sta in un angolo, osserva, e spera che qualcuno lo chiami. Quel bambino invisibile, dimenticato, somiglia a ciรฒ che siamo diventati in una societร dove lโindifferenza e la solitudine sembrano essere la regola. Proprio qui entra il Vangelo di oggi: Gesรน che non si ferma, che si muove per incontrare lโumanitร , guarire, insegnare e illuminare.
Quando leggiamo che Gesรน percorre la Galilea, insegnando e guarendo, non รจ solo una narrazione: รจ la fotografia di un Dio che non aspetta noi, ma ci viene a cercare. Ci pensi mai? Il Natale che abbiamo appena celebrato รจ proprio questo: Dio che si fa piccolo e viene a sedersi accanto al โbambino invisibileโ di ogni epoca.
Il popolo che abitava nelle tenebre ha visto una grande luce (Mt 4,16). ร questa la promessa che fa vibrare il cuore. E noi? Noi siamo quel popolo. Siamo quelli che si sono abituati al buio della routine, delle relazioni che si consumano su uno schermo, della superficialitร con cui ci raccontiamo agli altri. Il mistero del Natale ci ricorda che la luce รจ giร venuta, ma dobbiamo volerla accogliere.
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Nel tempo di Gesรน, si credeva che le malattie fossero una punizione divina. Gesรน, invece, sfida questa mentalitร : abbraccia i malati, li guarisce, mostra che Dio non punisce, ma salva. Origene diceva: โCristo รจ medico per quelli che vogliono essere curatiโ. Ma siamo davvero pronti a lasciarci guarire?
Forse il problema รจ che spesso ci teniamo strette le nostre ferite, perchรฉ sono lโunica cosa che ci fa sentire speciali. Oppure, ci nascondiamo dietro il cinismo, perchรฉ sperare fa paura. Gesรน, perรฒ, non si arrende. Continua a venirci incontro nelle relazioni, nella comunitร , in quegli amici che ci dicono ciรฒ che non vogliamo sentirci dire.
- E tu, cosa stai facendo con la luce che ti รจ stata donata? La stai lasciando splendere o la tieni sotto chiave per paura che qualcuno ti veda davvero?
Lascia che Dio guarisca le tue ferite, e diventa anche tu una luce per chi vive ancora al buio.
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don Domenico Bruno
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