HomeSolennitร Mons. Sabino Iannuzzi - Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Mons. Sabino Iannuzzi – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Domenica 1 Dicembre 2024 I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,25-28.34-36

Il commento al Vangelo di Natale di Mons. Sabino Iannuzzi

Puoi leggere la trascrizione, non rivista, del video qui sotto.

Il Maestro รจ qui e ti chiama

รˆ davvero un giorno speciale, questo.
Natale รจ speciale perchรฉ ci dร  l’opportunitร  di poter contemplare la bellezza del mistero di Dio, che ancora una volta entra nella temporalitร  della storia e ci annuncia la forza di una gioia che diventa speranza.

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Ieri sera il Santo Padre, aprendo la porta di questo Giubileo, ci ha offerto l’opportunitร  per poter iniziare il nostro pellegrinaggio della fede: pellegrini di una speranza, pellegrini di una esperienza nuova di vita, che deve portarci sempre piรน ad incontrare il Signore.

San Giovanni, scrivendo il suo prologo, ricorda l’importanza di essere testimoni della luce, capaci di rendere sempre piรน chiara quella esperienza di una vita di fede, che deve concretizzarsi in quelle opere e, soprattutto, in un impegno di vita.

Qual รจ l’augurio che posso rivolgervi per questo Natale?
รˆ l’augurio, anzitutto, di uno stupore: di poter nuovamente contemplare, con gli occhi del cuore, la bellezza di un bambino che si รจ incarnato nella storia. Ci dร  l’opportunitร  per ritornare tutti bambini, capaci di saperci meravigliare della scena della storia.

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E poi, allo stupore, abbiamo l’opportunitร  di saper gioire. Gioire per dare un motivo nuovo alla nostra vita e, soprattutto, per dare sempre piรน forza a questa speranza che, piรน che mai, oggi deve sostenerci nel cammino di questa vita.

E infine, quella pace. Lui, che รจ il Principe della Pace, lui che รจ stato annunciato attraverso la gioia e la pace, deve soprattutto darci sempre piรน quella forza di vincere una grande tentazione: quella dell’individualismo. Quella tentazione che non ci permette di poter trovare la forza per stringere le mani dei nostri fratelli, per condividere l’esperienza dei cuori e, soprattutto, la forza dello stare insieme.

Dobbiamo riconoscere che la venuta di Cristo nella storia rigenera lo stupore, alimenta la gioia, ma soprattutto dร  forza a quella pace, che deve cosรฌ permetterci di vivere sempre la novitร .

Che sia davvero un Natale di gioia, che sia un Natale di stupore e di pace, ma soprattutto che sia un Natale che ci aiuti, come Papa Francesco ci ricorda nella indizione di questo anno particolare, il primo Giubileo del XXI secolo, a ritrovare i motivi fondamentali della speranza.

Camminiamo con gioia verso l’incontro del Signore.

Buon Natale a tutti!

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