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Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Mercoledรฌ 25 Dicembre 2024 - NATALE DEL SIGNORE - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Messa della Notte - Lc 2,1-14
Commento al brano del Vangelo di: Messa dell'Aurora - Lc 2,15-20
Commento al brano del Vangelo di: Messa del Giorno - Gv 1,1-18

Vangelo del giorno e breve commento a cura di Don Francesco Cristofaro.

Non tutto รจ Natale

Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.

Buon Natale a tutti.

รˆ Natale.

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2024 anni fa veniva nel mondo la luce vera. Cosรฌ recita il prologo di San Giovanni:
“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Venne ad abitare in mezzo a noi”.

Perchรฉ Gesรน รจ venuto ad abitare in mezzo a noi? Perchรฉ si รจ chinato fino alla terra per ricordare a tutti noi, ancora una volta, la nostra dignitร  filiale.

Noi siamo figli di Dio, creature a immagine e somiglianza di Dio. Ed รจ venuto a ricordarci che i figli di Dio hanno un linguaggio: il linguaggio dell’amore.

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Quando in mezzo a noi, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunitร , nelle nostre cittร , o tra i popoli cโ€™รจ un linguaggio diverso dallโ€™amore โ€“ il linguaggio dellโ€™odio, dellโ€™indifferenza, del crimine, del pettegolezzo, della cattiveria โ€“ lรฌ non siamo figli di Dio. O meglio, non viviamo da figli di Dio.

Gesรน allora viene e ci ricorda:
“Da questo vi riconosceranno che siete miei discepoli, da questo vi riconosceranno che siete figli di Dio: dallโ€™amore che avrete gli uni per gli altri”.

Nel 1223 Francesco dโ€™Assisi aveva 41 anni. Era consumato: quasi non ci vedeva piรน, consumato dalla fatica e dallโ€™amore per Dio e per gli uomini. Lui amava tantissimo il Natale: era la festa piรน bella di tutto lโ€™anno e la viveva sempre.

Nel 1223 si trovava a Greccio e volle sperimentare quella povertร  vissuta nel primo Natale di Gesรน. Allora chiamรฒ tutti gli uomini del posto e fece ambientare quella Nativitร . Ed ecco il presepe.

In latino “presepi” significa mangiatoia. E vicino a questa mangiatoia il sacerdote, quella notte, celebrรฒ Messa. Francesco, da diacono, cantรฒ il Vangelo della nascita di Gesรน e pianse dalla commozione.

Fratelli e sorelle, dobbiamo tornare al Natale. Dobbiamo tornare a Betlemme. Dobbiamo tornare al linguaggio dellโ€™amore.

Quellโ€™amore che รจ stato di Cristo. Quellโ€™amore che ha spinto migliaia e migliaia di anime a incarnarlo nella loro vita. Pensate: in quante nazioni รจ presente lโ€™opera di Madre Teresa di Calcutta? Oltre 130 nazioni.

Pensate a quanti missionari, sperduti nel mondo, portano il messaggio del Vangelo di Gesรน, il linguaggio dellโ€™amore. Nessuno li vede, nessuno ne parla, nessuno li conosce. Ma Cristo, bambino in una mangiatoia e poi crocifisso, ha insegnato questo.

Pensate a quanti sacerdoti, sullโ€™altare, consacrano il corpo di Cristo, oppure chiusi in un confessionale ridanno pace e speranza ai cuori smarriti.

Ed ecco che il Natale 2024 coincide con il Giubileo della speranza. Che questo Natale porti speranza a tutti i cuori.

Dal Vangelo secondo Luca:
“Appena gli angeli si furono allontanati da loro verso il cielo, i pastori dicevano lโ€™un lโ€™altro: โ€˜Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscereโ€™.

Andarono senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. Dopo averlo visto, riferirono ciรฒ che del bambino era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, comโ€™era stato detto loro”.

Parola del Signore.

Fratelli e sorelle, se da questo Natale, nel vostro cuore, nasce o rinasce il desiderio di amare e di tradurre il messaggio di Gesรน in vita, allora avete capito che cosโ€™รจ il Natale.

Altrimenti, dire “auguri di Buon Natale”, ma senza comprenderne il significato, รจ solo uno spreco di tempo, energie, soldi.

Che questo Natale vi renda tutti figli di Dio. Auguri, con tutto il mio cuore, di un Santo Natale.

E volevo dirvi un ultimo messaggio: non รจ Natale senza Gesรน. Tutto il resto sono cose belle di uomini.

Ma il Natale รจ Gesรน. Senza Gesรน, non chiamatelo Natale: chiamatelo in un altro modo.

Auguri, un bacio fraterno e una Santa Benedizione a voi, ai vostri cari, alle vostre famiglie. Pace a tutti.

AUTORE: Don Francesco Cristofaro

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