Dopo nove mesi ora finalmente anche Zaccaria riprende a parlare; dopo un lungo mutismo, rompe il silenzio. Accanto alla fede di Elisabetta, grazie a lei, matura anche la sua e lo Spirito invade anche lui, dopo aver ispirato Elisabetta nell’inconro con Maria. La sua lingua si scioglie ed egli proclama un inno che conosciamo come Benedictus. ยซBenedetto il Signoreโฆยป. Un inno che la chiesa prega ogni giorno, con il quale la chiesa prega lungo i secoli.
Lo Spirito spinge alla lode, ma anche alla memoria delle promesse di Dio, aiuta a cogliere nella storia la sua presenza, la realizzazione del suo progetto di amore e di salvezza. ร lo Spirito che ci pemette di gridare e pregare come ci ricorda san Paolo: ยซDio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: Abbร , Padreยป (Gal 4, 6).
Ora Zaccaria โvedeโ e perciรฒ parla e loda. Siamo chiamati anche noi a โvedereโ oltre le apparenze, oltre i luoghi comuni. Vede in un bambino colui che prepara la strada al Signore. Tra poco altri vedranno in un altro bambino il Signore che visita il suo popolo; sarร lui il sole che sorge dall’alto per rischiarare coloro che stanno nelle tenebre e dirigere i nostri passi sulla via della pace.
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Uno sguardo sostenuto dallo Spirito che รจ donato anche a noi e ci chiede di โandare oltreโ, di vedere in profonditร e non superficialmente, per individuare la presenza di Dio nella nostra vita e nella storia complessa di oggi. Ne abbiamo bisogno per vivere la speranza e costruire la pace. Cosรฌ come abbiamo bisogno di lodare Dio, di benedirlo ogni giorno, magari proprio con le paraole dell’anziano Zaccaria, il sacerdote che doveva imparare a credere.
Per riflettere
Zaccaria ha un posto di rilievo nella cultura e nella religione ebraica; sebbene non cosรฌ importante, tuttavia รจ un sacerdote che officia al tempio, tuttavia deve imparare a credere nel suo cuore, non solo esteriormente. Cosรฌ รจ anche per noi, ogni giorno di nuovo.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi