I nomi di Dio,ย Emmanuel, Salvatore, Jehoshua, Redentore, sono laย buona notizia, lโEuangelion, di un uomo unico,ย Gesรน di Nazareth. Laย Parola si รจ fatta carne, il mistero di Dio รจ rivelato in Gesรน Cristo, abbracciando la nostra condizione umana. Non bastava perรฒ che fosse un vero uomo, occorreva fosse unย uomo vero.ย Lโabbiamo ascoltato anno dopo anno ilย Vangelo di Natale, infatti ha una quotidianitร attuale, e la sua conoscenza puรฒ essere causa dellaย ย sua inefficacia, cioรจ, โil frequente ascolto finisce per logorarlo e alla fine deterioralo. Il pensare di conoscerlo giร preclude di conoscerlo sempre meglio, nellโillusione che compreso una volta รจ compreso per sempreโ (G.B.), invece ilย Vangelo di Nataleย รจ un dono sempre nuovo dal cielo.
Il Verbo si รจ fatto carne
Il primo nome รจ Logos, il Logos di Dio che sta alla base di tutto ciรฒ che esiste, โil centro e il vertice del grande prologo di san Giovanni, ci invita a riflettere sul grande mistero della Incarnazione che nel Natale celebriamo. La Parola eterna che ha creato il mondo, la Parola di Dio che รจ Dio in persona, si รจ fatta carne, ha assunto la nostra umanitร , ha piantato la tenda in mezzo a noi, รจ venuto fra i suoi proprio nella sua terraโ (G.C.). In maniera solenne Giovanni ci porta in principio, e, portandoci lรฌ, non ci porta tanto in un luogo quanto in una relazione, quella da cui tutto ha origine, ci porta nel seno della Trinitร . Lโorigine di Gesรน รจ il principio di tutto, la causa prima da cui proviene ogni cosa, Egli viene da Dio, Dio si fa conoscere come vita e come luce.
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Il Salvatore ci ha salvati
Il secondo nome รจ: Oggi รจ nato per voi il Salvatore, proclama solennemente la liturgia della Messa di Natale. Ci ha salvati e lo fa ancora per non farci sprofondare nei nostri mali. Con la sua nascita, lโumanitร ha avuto la possibilitร , dice lโapostolo Giovanni, di vedere e di toccare il suo Dio. โGesรน รจ la piรน alta rivelazione di Dio, offerta nella nuditร di un bambinoโ (G.C.). Dio ci ha salvati da falsi idoli, da pseudo immagini, ci ha salvati da una fede meritoria o fatta di sacrifici ,โIl Natale รจ per noi Vangelo perchรฉ evangelizza Dio, cioรจ ci libera dal โdioโ della nostra immaginazione, dei nostri sogni e delle nostre paure, sรฌ Dio si รจ fatto uomo, ma non un indefinito uomo, ma quellโuomo unico, singolare e irripetibile uomo che รจ stato Gesรน di Nazarethโ (G.B.).
Il Redentore ci ha perdonati e liberati
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Il terzo nome รจ Redentore, indica lโintervento di Dio nella storia umana, perchรฉ il Logos eterno fissa la sua tenda in mezzo a noi, nella storia, Egli si attenda, โla carne di Gesรน รจ la tenda del Verbo, la tenda dellโincontro tra Dio e lโuomo, prefigurata dalla tenda nel deserto e dal tempio di Gerusalemmeโ (R.M.). Lโincarnazione appare come lโespressione dellโamore che non solo si fa vicino, offre la grazia del perdono, ci libera, ci redime, รจ venuto a portare la pace, la pace โa caro prezzoโ afferma Dietrich Bonhoeffer: con il suo sangue paga cioรจ con la sua morte ci riscatta dalla schiavitรน del peccato. La โredenzione รจ un atto di liberazione che Dio vuole compiere per rivelare a quanti credono il suo amore colmo di misericordia che prova compassione per quanti sono lontani da luiโ (R. Fisichella).
LโEmmanuele, il Dio che con noi cammina รจ sempre accanto a noi
Altro nome di Dio รจ Emmanuel, il Dio con noi, nel segno di un bambino, parametro della piccolezza; nel segno di un uomo che percorre le strade polverose della Palestina, una piccola candela; nel segno di croce di un uomo che soffre e offre la sua vita per la nostra salvezza, un tramonto che incanta lo sguardo e dร sollievo al cuore; nel segno di un uomo, alba di una vita nuova.
Per meditare il mistero dellโIncarnazione del Verbo, la liturgia del giorno ci fa contemplare questo mistero dโamore, il Logos, il Salvatore, il Redentore, lโEmmanuel. Ci sono tanti natali, per il cristiano cโรจ un unico Natale, accogliere la venuta di Colui che assume la nostra carne per amore, per condividere fino in fondo la nostra esistenza e donarci una vita nuova, di vivere dentro di noi la seconda nascita di Cristo condividendo la sua instancabile e totale solidarietร con la sorte di ogni uomo. Il primo Natale, quello di Betlemme, รจ quello di Dio venuto nella carne, ma cโรจ un secondo Natale meno noto, eppure altrettanto importante, โquello in cui Cristo nasce non piรน in una stalla di Betlemme, ma in ciascuno di noi e deve prendere formaโ (G.C.).
Ancora una volta, siamo qui a celebrare e ad attendere lโInatteso, il Veniente, anche sulle โrovineโ del nostro tempo, sebbene molti problemi e serie difficoltร riescano a gettare unโombra sui sogni che portiamo nel cuore, il Natale del Signore afferma silenziosamente che il futuro รจ ricco di grazia e il Signore chiede a noi di divenire vera luce e parola incarnata, nella storia, nella polis, nella ferialitร , nella prossimitร .
Buon Natale del Signore.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]