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Diario di Avvento – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2024 di Paolo Curtaz

Commento al brano del Vangelo di: Lc 1,57-66

Obbedisce, Zaccaria. Era lโ€™ora. Aveva tentennato, davanti allโ€™angelo. E lโ€™angelo si era piuttosto irritato di quel ritardo nel rispondere. Ma, ora, ha capito la lezione.

Non รจ nessuno. Anche se fa parte della classe sacerdotale. Anche se รจ rispettato per la sua devozione e il suo zelo, non รจ nessuno. Tantomeno un maschio che detta le regole o che si specchia con orgoglio nei lineamenti del figlio, che vede continuare il proprio nome lungo i secoli.

รˆ solo uno che รจ stato zittito. E ora, quando Elisabetta lo richiama allโ€™obbedienza di Dio, lui accetta. Stravolge le regole, certo. Dove si รจ mai visto un bambino che non porti il nome di un familiare (maschio)?

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Ma Zaccaria, anche se vecchio, anche se lento, ora sa, ora ha capito. Che importa la discendenza? Che importa lโ€™onore? Qui cโ€™รจ in ballo la salvezza.

Si arrende, infine. Cede. E la lingua si scioglie, ora la sua voce torna a farsi udire. Solo se la nostra vita si ritrova in Dio trova senso. Solo se la facciamo coincidere con la benevola volontร  divina riusciamo a dire parole nuove.

Bravo Zaccaria, che hai finalmente osato. Insegnaci ad osare ora che arriva il Messia.

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FONTE: Diario di Avvento (Alumera)

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