Nel Vangelo di oggi viene narrata la diatriba sulla scelta del nome del piccolo Giovanni Battista:
โAll’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร Giovanniยป. Le dissero: ยซNon c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasseโ.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2024” su Spreaker.In questa discussione รจ nascosto un problema sotteso in ogni famiglia, ma oserei dire in ogni legame di bene. Tutti noi vorremmo che gli altri fossero secondo le nostre aspettative. Dare un nome significa dare anche un destino, un significato, unโetichetta.
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Lโamore vero sa rispettare la diversitร dellโaltro e gli permette di emergere in tutta la sua unicitร . Un buon genitore non puรฒ caricare sulle spalle dei figli i propri sogni, ma deve essere disposto persino a rinunciarvi affinchรฉ i sogni dei figli si realizzino.
La difesa del nome โGiovanniโ รจ la difesa della diversitร di questo bambino che ha tutto il diritto di essere se stesso fino in fondo. Ecco perchรฉ anche il padre, Zaccaria, si allea con la volontร della moglie:
โEgli chiese una tavoletta, e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprรฌ la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dioโ.
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Quel padre che non aveva creduto alla nascita di quellโinaspettato figlio ha vissuto anchโegli nove mesi in cui ha maturato un cambiamento. ร bello pensare che certe cose nella vita ci cambiano, e questa non รจ una cosa brutta ma una cosa estremamente bella.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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