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mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 22 Dicembre 2024

Domenica 22 Dicembre 2024 - IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 1, 39-45

Stillate cieli dallโ€™altoโ€ฆ

Siamo alle porte del Natale del Signore. La fede ci fa chiedere โ€œVieni Signore Gesรน!โ€. Siamo in attesa dellโ€™unico Salvatore dellโ€™uomo. Verrร ? รˆ certo che verrร . Ma chi troverร  e in che condizione?

Quanto allโ€™unico Salvatore dellโ€™uomo troverร  lโ€™errore di certe ideologie del progresso parallele allโ€™errore di una certa ideologia laicista. Un Cesare che ignora Dio e che non ne riconosce lโ€™autoritร , usurpando facilmente per sรฉ quello che viene da Dio, intervenendo sulle libertร  di coscienza degli uomini, non รจ mancato neppure ai giorni nostri. Nel secolo passato abbiamo conosciuto falsi messia che hanno promesso e illuso di cambiare il mondo ed hanno lasciato il posto a nuovi fanatici.

Le ideologie tecniciste ignorano Dio e si illudono di dominare col loro potere e le loro opere ciรฒ che solo Dio puรฒ fare compiacendo le loro ambizioni, lโ€™orgoglio di non aver bisogno di nessuno. Se lโ€™uomo ha vinto la poliomielite e la tubercolosi finirร  per vincere anche la morte. Superando lโ€™analfabetismo e lโ€™ignoranza credono anche di superare il male morale.

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Lโ€™uomo non puรฒ situarsi in maniera precisa nella sua propria veritร  se non si situa in rapporto con Dio, se perde il suo riferimento vitale al Creatore. I vari fallimenti che lโ€™uomo ha dovuto verificare non lo hanno convinto che ha bisogno di un altro Salvatore che sia al di fuori di se stesso, che sia capace di stupirlo per la sua potenza.

Lโ€™uomo spera ed รจ sostenuto dalla visione del suo futuro che puรฒ costruire con le sue mani, ma la storia ci insegna che i suoi limiti sono segnati e crediamo che esiste il Dio dellโ€™Impossibile, colui che รจ il vero Redentore dellโ€™uomo.

Aspettiamo che si rinnovi il miracolo caratteristico degli interventi di Dio che รจ il Dio dellโ€™impossibile. Sentiamo il bisogno di Lui, ma non osiamo contarci, perchรฉ รจ sempre imprevedibile e originale nei suoi interventi. Originale e imprevedibile la nascita di Isacco da Abramo e Sara, ugualmente quella di Giovanni dallโ€™anziana Elisabetta e Zaccaria; straordinaria, invece, quella di Gesรน, il vero Messia, da una Madre vergine.

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Natale significa soltanto questo: Dio รจ diventato uomo, niente di piรน straordinario, lo ha fatto facendosi bambino e impotente per non illudere nessuno e non condizionare alcuno. รˆ voluto nascere da una donna vergine e morire per poi risorgere. Niente di piรน paradossale, di straordinario, di imprevisto! E lo ha fatto per abituarci al suo modo di agire e di intervenire. Soltanto cosรฌ saremo capaci di non stupirci dei suoi interventi e del suo Natale.

Cominciamo lโ€™anno santo entrando di nuovo dentro la porta della fede come โ€œPellegrini di Speranzaโ€. Non di una speranza umana, ma di una speranza divina che ha come oggetto Dio e soltanto Lui. Sperare lโ€™impossibile รจ la caratteristica del cristiano e sono tante le cose che appaiono tali: la Pace, la giustizia sociale, la ricomposizione di tante famiglie e, dopo tante prove, anche la nostra personale conversione.

La venuta del Redentore potrร  segnare lโ€™inizio di un vero tempo santo, una vera rinascita, un ridiventare bambini per entrare nel Regno dei cieli.

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