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p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 22 Dicembre 2024

Domenica 22 Dicembre 2024 - IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 1, 39-45

Il profeta Michea annuncia che da una piccola cittร  della regione di Giuda vicino a Gerusalemme una donna sta per dare alla luce un nuovo re Davide, che porterร  la giustizia e la pace. Eโ€™ un annuncio di pace. โ€œE tu, Betlemme di รˆfrata, cosรฌ piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirร  per me colui che deve essere il dominatore in Israeleโ€ฆ Egli stesso sarร  la paceโ€. Allora come ogni risuona come promessa e orizzonte di impegno. Il dono cosรฌ atteso della pace ha un volto, รจ presenza di incontro.

Eโ€™ questo un annuncio che apre luce nel buio oggi come allora. Dio si fa vicino nella storia non attraverso la violenza e il dominio ma con la forza nascosta nei piccoli segni, nella debolezza, nellโ€™inermitร , in una presenza vicina. Da Betlemme, casa del pane, uscirร  un โ€˜dominatoreโ€™ che non domina ma serve, senza armi e senza potere. Questo annuncio apre orizzonti di speranza.

Due donne sono al centro della pagina di Luca: Maria ed Elisabetta. Entrambe in attesa, recano nel loro grembo presenze nuove. Maria porta a Elisabetta la sua fatica, la strada, il suo alzarsi in fretta, lโ€™apertura allโ€™incontro e al servizio. Il saluto di Elisabetta รจ benedizione: โ€œbenedetta tu fra le donne โ€ฆโ€. Eโ€™ benedizione che riconosce il bene riversato da Dio sul volto di Maria e su ogni volto.

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Eโ€™ quasi eco del saluto โ€˜Rallegrati, ricolmata di graziosa benevolenzaโ€™. Elisabetta con il suo saluto di bene ringrazia quella corrente di bene che viene da Dio stesso e riconosce la tenerezza dello sguardo stesso di Dio su Maria.

Nella visita il saluto si fa parola di svelamento: Maria รจ indicata come la credente: โ€œbeata te che hai credutoโ€. Non solo ha accolto la chiamata che segna la sua esistenza, ma ha continuato a credere: beata non solo perchรฉ porta nel suo grembo una vita nuova, che viene dalla parola accolta di Dio, ma perchรฉ ha accolto Gesรน nel suo cuore e lo segue nel suo cammino, rimane in ascolto.

Maria viene cosรฌ indicata come colei che si affida: โ€˜Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vieโ€™ (Sal 128,1-2) e veramente Maria ha seguito Gesรน lungo la strada del credere. Subito si alza e si pone in cammino sulla strada. Non รจ solo beata perchรฉ ha portato Gesรน ma perchรฉ ha vissuto lโ€™ascolto della sua parola sulla strada della vita.

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E quando qualcuno disse a Gesรน โ€˜Beato il grembo che ti ha portatoโ€™, egli rispose โ€œbeati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in praticaโ€ (Lc 11,27-28).

Al saluto il bambino sussultรฒ nel grembo. Come al passaggio dellโ€™arca il re Davide danzรฒ senza ritegno, per la gioia di accogliere il segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, cosรฌ Luca vede in Maria il luogo di una visita, luogo vivente di presenza. In quellโ€™incontro legge la visita di Dio allโ€™umanitร .

Tutto risente di unโ€™atmosfera di gioia: lโ€™attesa si scioglie in danza e svela il mistero di quellโ€™incontro. Nella visita di Maria a Elisabetta รจ celata una profonditร  da scorgere: cโ€™รจ una visita di Dio che si fa vicino nella trama del quotidiano, nelle storie dei nostri incontri, nella disponibilitร  ad accogliere la sua Parola: โ€œappena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโ€™adempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoโ€.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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