“Il bambino sussultò nel suo grembo”
Il saluto di Maria ad Elisabetta giunge fino al piccolo Giovanni Battista che Elisabetta porta in grembo. Egli partecipa insieme con sua madre nel gioire al saluto della Vergine con un sussulto.
Il feto non soltanto partecipa delle vicende della vita umana della propria madre, delle sue gioie e dei suoi dolori, ma anche della sua vita spirituale, dei momenti di comunione con la grazia di Dio che ella vive.
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Non solo, ma anche il feto a sua volta gode di una particolare comunione con Dio che riversa sulla madre. Ogni madre, durante la gravidanza, vive uno stato unico di grazia e di comunione con Dio non soltanto per la comunione che lei ha con lui, ma ancora di più in ragione del bimbo che porta in grembo che porta in sé una grazia che agisce sulla madre, la sostiene nei momenti più duri della gravidanza, e la conforta dinanzi ai dubbi, alle attese, alle domande sul futuro, donandole tanta gioia e pace nel partecipare con Dio alla crescita della sua creatura.
In breve
La creatura che una madre porta in grembo è una fonte unica di grazia di Dio per lei, che infonde nel suo cuore quella forza, quella gioia e quella pace che lei avverte.
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