Porte scorrevoli
Cosa sarebbe successo se quel giorno, arrivando alla stazione della metropolitana, Helen avesse perso per un soffio il treno, con le porte che le si chiudono in faccia? Quali sarebbero stati gli incontri mancati con le persone da quel momento in poi?
โSliding Doorsโ รจ un film del 1998, che prova a raccontare in parallelo due storie diverse dello stesso personaggio, interpretato da Gwyneth Paltrow, provando a immaginare due vite diverse, tutto a partire da un treno preso e non preso. Sono gli incontri con gli altri personaggi a cambiare a seconda delle due diverse opzioni, tutto a partire da quelle โporte scorrevoliโ della metropolitana che danno il titolo alla storia raccontata.
Potremmo anche noi raccontare la nostra storia personale a seconda degli incontri che abbiamo avuto, spesso molto fortuiti, non programmati, che solo in un secondo tempo vediamo come โscrittiโ in un destino che, se siamo credenti, attribuiamo a Dio. E mi riferisco sia ad incontri positivi che hanno portato a svolte belle, sia ad altri drammatici che ci hanno segnato nella sofferenza.
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Come credenti siamo chiamati a pensare che ogni incontro che facciamo nella vita in qualche modo ci indica la strada che Dio ha pensato per noi, e sono carichi della sua presenza.
ร quello che ci racconta il brano di Vangelo di questa domenica, che precede di pochi giorni il Natale, quando la strada di Dio eterno incontra a Betlemme la strada limitata dellโumanitร . Maria, dopo aver fatto esperienza di Dio nellโannunciazione, una esperienza tutta personale e spirituale, รจ chiamata a incontrare Elisabetta, sua parente, che รจ per lei segno che Dio fa cose grandi nella storia dellโumanitร .
Maria incontra Elisabetta e proprio sulla porta di casa si accende la luce di Dio. Dal semplice saluto (โShalomโ) di Maria, Elisabetta sente che รจ Dio in persona a farle visita e a benedire la sua vita, che a causa della sterilitร sembrava maledetta agli occhi suoi e del popolo.
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Sulla porta di casa scatta la gioia che coinvolge anche Giovanni Battista nel grembo della madre. E Maria, che sembra ancora sulla soglia di casa, appena entrata, dirร il suo โmagnificatโ a Dio.
Se dal punto di vista della cronaca superficiale quellโincontro non ha nulla di straordinario, perchรฉ รจ solamente una donna che visita unโaltra donna, lโevangelista Luca ci racconta quello che sta โdentroโ quellโincontro, ed รจ lโesperienza di Dio che visita lโumanitร . Dentro quellโincontro cโรจ giร tutto il Vangelo.
Infatti il Vangelo ci parla di Dio che incontra lโumanitร attraverso lโumanitร di Gesรน. Il Vangelo รจ pieno di incontri che cambiano la vita delle persone, sia nella guarigione del corpo ma soprattutto in quella dello spirito. I pastori e i magi incontrano il bambino Gesรน a Betlemme dopo aver accettato lโinvito di angeli e hanno seguito una stella.
Gesรน incontra i discepoli lungo il lago e sale sulla loro barca per poi coinvolgerli come pescatori di uomini. Gesรน incontra Zaccheo sullโalbero e va a casa sua e gli cambia la vita. Gesรน incontra ciechi, lebbrosi, vedove e poveri lungo le strade, e in quegli incontri rinasce la vita e la speranza.
Le donne la mattina di Pasqua incontrano angeli che parlano di vita in un luogo di morte, e passano da una triste rassegnazione al gioioso annuncio della resurrezione.
Quanti incontri nel Vangelo hanno cambiato la storia dellโumanitร ! Se non fossero avvenuti, ora non avremmo Gesรน e il Vangelo. Vale cosรฌ anche per me oggi, e questo incontro tra Maria e Elisabetta mi ricorda che ogni incontro nella vita puรฒ essere una visita del Signore che vuole coinvolgermi nella sua storia di salvezza.
Gli incontri con il Signore hanno due caratteristiche fondamentali. La prima รจ che avvengono ovunque e non solo nei luoghi ritenuti sacri e non solamente durante i riti religiosi, ma gli incontri con il Signore avvengono dappertutto, sulla porta di casa cosรฌ come per strada, sul luogo di lavoro, dentro un ospedale cosรฌ come in un luogo di divertimento, sia nei momenti di riposo che lavorando, in momenti di serenitร cosรฌ come in quelli di sofferenza.
La seconda caratteristica รจ la gioia, perchรฉ sempre lโincontro con Dio รจ per il nostro bene e per la nostra felicitร . Magari non lo avvertiamo subito, ma il Signore vuole farci danzare dentro nel cuore, nel profondo, cosรฌ come Giovanni non ancora nato ha โdanzatoโ nel grembo di Elisabetta.
Lasciamoci incontrare dal Signore che ci vuole fare visita. Non possiamo decidere quando, come e dove, ma avvieneโฆ nello scorrere delle porte della nostra vita.remo che la grandezza straordinaria di Dio si manifesta anche nella piccolezza gioiosa di un bambino che nasce in una mangiatoia.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)