HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 18 Dicembre 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Dicembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 1,18-24

Sono due le annunciazioni presenti nel Vangelo. E non parlo di quella fatta a Zaccaria nel tempio, ma di quella fatta a Giuseppe, che oggi rileggiamo. Due luoghi diversi, due modalitร  diverse, due stili diversi: รจ ad una coppia che Dio parla per chiedere una collaborazione e lo fa tenendo presente della diversa sensibilitร  maschile e femminile.

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Lโ€™angelo รจ lo stesso, quello delle grandi occasioni, ma che agisce tenendo conto di chi ha davanti. In sogno, nel caso di Giuseppe, e solo dopo la sua decisione di salvare Maria. Giuseppe รจ il giusto per eccellenza. Non รจ una caratteristica etica ma indica colui che vive osservando le prescrizioni della Legge.

Da questo punto di vista, al di lร  del suo dramma personale, Giuseppe vive una lacerazione interiore: deve denunciare Maria secondo la Torah, ma vuole salvarla a tutti i costi. Non mette il suo orgoglio ferito di maschio al centro della sua scelta ma lโ€™amore verso la sua sposa. Questo gesto cosรฌ umano lo porta a trasgredire la Legge! รˆ giusto perchรฉ forza la Torah.

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Ci sono delle eccezioni che Dio accoglie. Mettendo lโ€™amore e la rettitudine prima della norma, Giuseppe salva Mariaโ€ฆ e se stesso. Darร  alla luce la salvezza (il nome di Gesรน). Dio salva solo attraverso i nostri gesti di accoglienza. La sua vita รจ rovinata, cambiata, stravolta.

Giuseppe potrebbe prendersela con Dio, non ci dorme la notte (affatto sdolcinato e remissivo!) come Maria chiede ragione della sua battaglia e lโ€™ottiene. E pronuncia il suo โ€œsรฌโ€ alla realtร . Non passivamente, non remissivamente: accoglie il reale (i limiti, le cose inattese), lo assume, lo cavalca. Prende con sรฉ Maria e, quindi, Gesรน. Non dobbiamo temere di prendere Gesรน con noi, ci porta la salvezza.

Ormai alla fine di questo tempo di avvento, dopo avere fissato lo sguardo sul ritorno glorioso del Signore nella pienezza dei tempi, alla fine della Storia, vogliamo accogliere qui e ora, nel mio oggi, la presenza del Signore. Anche quando, come con Giuseppe, ci mette a soqquadro la vita.

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FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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