Contravvenendo a tutte le regole del galateo, nel Vangelo di oggi Gesù risponde a una domanda con un’altra domanda:
“i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?»”.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 16 Dicembre 2024” su Spreaker.Gesù, attraverso questa contro-domanda, smaschera l’ipocrisia dei suoi interlocutori. Infatti, chi non ha la lealtà di accogliere il messaggio di Giovanni Battista, che in fondo annunciava una verità basata sul buon uso del cuore, come può accogliere il messaggio di Gesù? Egli non si limita a dire “siate buoni”, ma chiede la radicalità dell’amore, persino ai nemici.
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Sembra che il Vangelo di oggi ci suggerisca che bisogna prima fare spazio al buon senso (Giovanni Battista) e poi accogliere la radicalità del Vangelo (Gesù). Ma chi fa difficoltà a usare il buon senso, come può comprendere la logica nuova di Gesù?
E come mai facciamo difficoltà ad accettare il messaggio di Giovanni? Perché, come gli interlocutori del Vangelo di oggi, forse anche noi preferiamo ragionare proteggendo le nostre convinzioni. Difendendoci da tutto ciò che ci costringe a guardare le cose nella loro verità, evitiamo il cambiamento.
Tutti, in fondo al cuore, sapevano che Giovanni diceva cose vere. Eppure, chissà quanti avranno gioito quando Erode lo ha ucciso. Allo stesso modo, tutti sappiamo che le parole del Vangelo possono cambiare la nostra vita, ma pochi di noi sono disposti a lasciarsi mettere in discussione in maniera così radicale.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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