Commento alla prima lettura di domenica 15 Dicembre 2024 – mons. Francesco Alfano – Ger 33,14-16

Data:

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La “Prima Lettura” in Pillole.

Il Signore esulterà per te con grida di gioia.

Dal libro del profeta Sofonìa
Sof 3,14-17

 
Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

Parola di Dio.

La

Trascrizione (non rivista) generata da YouTube e arrangiata tramite IA.

È il profeta Sofonia che ci invita a fare il terzo passo del cammino di Avvento verso la gioia del Natale. E sono proprio parole di gioia, un invito alla gioia, come tutta questa domenica ci rimanda a vivere:

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“Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele! Esulta, acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!”

È un invito insistente, forte, continuo, rivolto a tutto il popolo di Dio, chiamato con i suoi vari nomi: figlia di Sion, Israele, figlia di Gerusalemme. Un invito ad aprire il cuore, a godere, a rallegrarsi.

Non ci sarebbero le condizioni per vivere questa pienezza di gioia. Allora, ai tempi del profeta come oggi, le difficoltà sono enormi. Anzi, sembrano aumentare e non lasciare prospettive positive, che non si intravedono.

Ma qual è il motivo, allora, per cui il profeta può annunciare questa gioia, quasi comandarla, e noi possiamo accoglierla e riceverla come un invito forte e decisivo?

“Il Signore ha revocato la tua condanna.”

Sì, Dio è intervenuto nei confronti del popolo e ha messo da parte tutti i motivi che andavano verso la condanna, verso il rifiuto, verso la morte. Ha disperso il tuo nemico. Cioè, la vittoria del Signore, re d’Israele, è il Signore stesso in mezzo a te, venendo e intervenendo, liberandoti da tutti gli ostacoli che non ti permettevano di vivere in pace.

Adesso puoi godere della sua presenza: Lui è in mezzo a te.

Noi, che ci prepariamo a vivere nella celebrazione del Natale il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio, troviamo qui il motivo della gioia. Non perché siano, all’improvviso, scomparsi tutti gli ostacoli, ma perché Dio, per mezzo di Gesù, è in mezzo a noi.

“Tu non temerai più alcuna sventura.”

Nessun male potrà tenermi separato da te o bloccare il mio cammino, ostacolandolo.

“Non lasciarti cadere le braccia!”

Sono parole non solo piene di consolazione: ci commuovono. Il “non temere” è tipico di tutto il cammino di fede che la Bibbia ci invita a fare, dalla creazione fino alla risurrezione e fino al giorno ultimo.

“Non avere paura!”

La Bibbia è piena di questo invito, completamente intrisa di questa parola. La paura cede il posto alla fede.

“Non lasciarti cadere le braccia!”

Non cedere alla tentazione dello scoraggiamento, dell’abbattimento.

“Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te, è un Salvatore potente.”

Fidati di Lui: Lui ti salva con la forza dell’amore. E Lui gioirà per te.

Adesso arriviamo a questa radice, alla fonte della gioia: non solo la sua azione, ma la sua stessa gioia. Lui gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore. È la gioia di chi ama, la gioia di chi accoglie dopo aver recuperato la sua amata, perché possa essere piena di vita e di armonia nella relazione.

“Esulterà per te con grida di gioia.”

È una gioia incontenibile. E la nostra gioia, radicata in quella di Dio, ci permette di guardare avanti con fiducia, di camminare con speranza, di testimoniare a tutti che la nostra attesa non è vana.

Grazie alla venuta di Gesù nella nostra carne umana, noi guardiamo al cielo con gratitudine e alla terra con vivo senso di responsabilità.

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