“Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Questo annuncio della passione sembra così logica ed esplicita agli occhi della Pasqua; ma quanto sarà risultata misteriosa agli occhi degli apostoli che, forse, non avevano ancora capito bene quale fosse il sacrificio supremo del loro maestro.
Gesù parla col cuore aperto! Gesù ha costantemente il cuore aperto quando parla con i suoi apostoli; la profondità e la delicatezza degli annunci della passione dimostrano come Gesù ha, ripetutamente, anticipato agli apostoli quello che sarebbe accaduto; eppure, da come leggiamo nei Vangeli, gli apostoli rimangono turbati e sconvolti dall’arresto, dalla passione e dalla morte di Gesù.
Probabilmente solo dopo la resurrezione, solo dopo la Pentecoste gli apostoli capirono a pieno le parole di Gesù. Solo alle luce della Pasqua riuscirono a unire quei nodi cosi misteriosi di cui Gesù parlava. Così noi: ascoltiamo la voce di Dio sapendo che la comprensione nel nostro cuore ha bisogno di una costante Pasqua, abbiamo bisogno di leggere i segni di Dio, nella nostra vita, alla luce della resurrezione!
E vivere la pasqua vuol dire leggere la propria vita seguendo la verità di Dio che ti vuole vivo e non la bugia del mondo che ti vuole morto. Vivere la pasqua significa credere che il senso della tua vita non è data da quanto comprendi, da quante cose sei bravo a fare o da quanto riesci a tenere tutto sotto controllo, smettila di credere di essere il salvatore di te stesso, non sei un cavaliere solitario che deve lottare per darsi un senso!
Quanto poco capiamo del significato della nostra vita se continuiamo a vederla solo con i nostri piccoli occhi! Il Salvatore della tua vita ti ha salvato, è morto e resuscitato per ciò che sei! Per ciò che darai, per ciò che stai già dando a questo mondo.
Senza la Pasqua nella nostra vita non ci capiamo proprio niente.
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