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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 15 Dicembre 2024

Domenica 15 Dicembre 2024 - III DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 3, 10-18

Un Dio felice

รˆ nato nella storia, tornerร  nella gloria e ora chiede di farlo nascere in ciascuno di noi.

Cosรฌ รจ il Dio che diventa carne. Il Dio che sorride, canta con gli amici, piange, ama.

Il Dio venuto, che verrร , che viene.

- Pubblicitร  -

Che mi chiede di diventare mangiatoia, culla per accoglierlo. Io, proprio io, adesso, qui.

Non quando mi sono avvicinato alla fede. Non quando le cose andavano bene. Non quando le chiese erano quasi piene e la vita di fede condivisa. In questo deserto di anime siamo chiamati a fare Natale. Facendo a gomitate con lโ€™altro natale, quello farlocco, quello mieloso, quello finto.

Per farlo sono chiamato ad alzare lo sguardo sopra il caos che ci assale.

- Pubblicitร  -

Per farlo sono chiamato a dire sรฌ come ha saputo fare Maria.

Per farlo sono chiamato a fare piccoli gesti, una somma di piccole cose (Niccolรฒ Fabi), piccoli passi possibili (Chiara Corbella).

Come ci insegna il battezzatore arso dai sole e dal vento. E che non si prende per Dio.

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Lc 3, 10-18 | Paolo Curtaz 17 kb 3 downloads

Terza domenica di Avvento, anno di Luca Sof 3,14-18/Fil 4,4-7/Lc 3,10-18 …

Sofonia

Dio รจ felice.

Questa racconta il profeta Sofonia al popolo in esilio. Non รจ felice perchรฉ il popolo soffre, ma perchรฉ sa che lo ricondurrร  a Gerusalemme.

Dio รจ felice. Di creare, di amare, di esistere, di salvare, di essere.

Dio รจ felice, perchรฉ ha deciso di intervenire, di forzare la mano anche se si era preso lโ€™impegno di restare nascosto, defilato, perchรฉ lโ€™Amore non puรฒ che lasciarci liberi.

Dio รจ felice perchรฉ viene, perchรฉ nasce, perchรฉ libera, perchรฉ motiva. รˆ un Dio felice quello che aspettiamo. Un Dio che porta felicitร  quando meno ce la aspettiamo.

Dio รจ felice e noi con lui.

Nella Bibbia si usano piรน di venticinque termini per descrivere la felicitร . Cosรฌ, per ricordare a noi cattolici spesso depressi e dolenti che la fede ha a che fare con la gioia.

Paolo scrive ai cristiani di Filippi: รจ vero, ci sono fatiche, ci si lascia cadere le braccia vedendo le tante contraddizioni che viviamo, siamo continuamente travolti da mille notizie che ci scoraggiano. Ma se Dio รจ vicino, scrive Paolo, nulla ci puรฒ veramente spegnere, angustiare, allontanare. Da lui.

E in questo consiste la speranza: in una attesa che si compia una promessa fatta da qualcuno di affidabile, come celebreremo nellโ€™imminente Giubileo.

Avvento รจ questo: tornare a credere che Dio รจ felice e che ci rende felici.

Pellegrinaggi

Quanto รจ bello poter scrivere queste cose! Quanto amabile fissare lo sguardo su questo segreto condiviso, al di lร  delle tante contraddizioni del Natale che viene! Siamo cosรฌ disperatamente bisognosi di buone notizie, di consolazioni, di orizzonti diversi dalla cupa esperienza che facciamo tutti i giorni.

Disposti a percorrere chilometri per trovare qualcuno che ci doni speranza.

Come la folla di Gerusalemme che scende fino al Mar Morto per incontrare il profeta Giovanni.

Hanno il tempio, e i sacerdoti, e il culto, ma non hanno il cuore colmo (ahia). 

Riti, non veritร . 

Stanca abitudine, non parole che scuotono e fanno risorgere. 

Vanno da Giovanni, chiedono aiuto, chiedono un percorso, tappe, indicazioni.

Cosa dobbiamo fare?

Per essere felici. Per vivere, finalmente. Per fiorire.

Ed รจ qualcosa di straordinario, inatteso, essenziale.

Cosa dobbiamo fare?

Siamo noi a dover fare. Nessuno fa al posto nostro, nessuno ci regala la felicitร  e la pienezza. Solo io posso prendere in mano la mia vita lasciandola illuminare dalla pienezza di Dio. Sono io il capitano della mia barca.

E Giovanni indica.

Fare

Date una delle due tuniche che avete, lui che vive nudo.

Date da mangiare, lui che digiuna.

Non pretendete, lui che non chiede nulla.

Non rubate, lui che non possiede nulla.

Lo ascoltano perchรฉ vive ciรฒ che dice. Allora lo raggiungono i cercatori. Anche i pubblicani, anche i soldati. Non li respinge, altezzoso nella sua fama di santitร .

Tutti possono venire. E a tutti offre un percorso.

Semplice, accessibile, possibile.

Che sia una indicazione alla nostra Chiesa in cammino?

Una somma di piccole cose

Le risposte del profeta sono sconcertanti: consigli banali, semplici, non propone nessuna scelta radicale impossibile, nessun sogno eccessivo: condividete, non rubate, non siate violentiโ€ฆ 

Al popolo (credente e devoto!) Giovanni chiede di condividere, di non lasciare che la fede resti solo preghiera o vaga appartenenza, ma di farla vibrare nella vita questa fede, di lasciare che contagi le nostre vite e le nostre scelte concrete, per non rendere schizofrenica la nostra religiositร .

Ai pubblicani, appaltatori delle tasse e ladri, chiede di essere onesti, di non esigere troppo nascondendosi dietro ad un dito. Come quando, noi professionisti, esigiamo per la nostra competenza troppo denaro appellandoci alle tariffe e scordando il difficile momento che le gente sta vivendo.

Ai soldati, abituati alla violenza, Giovanni chiede mitigazione e giustizia, di non spadroneggiare.

Giovanni ha ragione: dalle cose piccole nasce lโ€™accoglienza. 

Giovanni ha ragione, fai bene ciรฒ che sei chiamato a fare, fallo con gioia, fallo con semplicitร  e diventa profezia, strada pronta per accogliere il Messia. 

Era normale per i pubblicani rubare, normale per i soldati essere prepotenti, normale per la gente accumulare quel poco che guadagnava. Allora come oggi.

Giovanni mostra una storia โ€œaltraโ€: sii onesto, non essere prepotente, condividi.

Questa storia โ€œaltraโ€ รจ la nostra civiltร , quella da difendere con la ragione e la profezia. 

Questo possiamo fare, oggi, per contrastare ogni violenza, ogni sopruso, ogni scoraggiamento. Per accogliere Dio che viene.

Diventa eroico, anche oggi, essere integerrimi nellโ€™onestร  sul lavoro, profetico essere persone miti in un mondo di squali, sconcertante porre gesti di gratuitร .

Dio si fa piccolo. Nei piccoli atteggiamenti ne rintracciamo la scia luminosa.

E questo dona gioia, sin dโ€™ora.

Perchรฉ il Dio felice ama le persone felici e che creano felicitร .

Conferenze di Paolo Curtz:

  • 12/12 ore 18,30: Avvento, tempo di speranza; ore 21: Natale, la speranza รจ Dio che viene, Parrocchia san Siro Nervi (GE)

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.

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