È innegabile come, a tratti nella vita, la fragilità delle tue sicurezze ti parla e ti racconta quante volte l’illusione si è presa ancora gioco della tua preziosità, dei tuoi talenti, di quelle potenzialità che sono solo tue. Se fossero state messe nella giusta prospettiva, avrebbero potuto fiorire in bellezza, in armonia, in qualcosa che avrebbe resa manifesta l’originalità della tua storia personale.
E benché oggi ti impegni sulla via del bene, e fatichi, e investi, e metti in gioco i tuoi talenti, basta davvero poco, un imprevisto di negatività, che tutto di te svanisce nel niente.
Gradualmente, Gesù si rivela a te come una roccia. Si offre a te come spazio e tempo su cui tu puoi scegliere di poggiare i tuoi piedi, di inserirvi dentro le fondamenta della tua vita. Un luogo esistenziale, la roccia di Gesù, dove puoi vivere con maggiore serenità, da dove puoi affrontare le stagioni della tua vita sorretto anche tu dal suo amore.
E Gesù ti parla e, mentre ti parla nella palestra della Parola, ancora di più tu diventi forte e coraggioso lungo la strada dei tuoi giorni.
Non smettere di amare la sua voce dentro e attorno a te.
Fonte: per gentile concessione di don Sergio Carettoni dal suo blog.