Avvento: tempo di vigilanza e preghiera!
Oggi la Chiesa inizia un nuovo Anno liturgico: lโAvvento. Questo itinerario รจ formato, nel Rito Romano, dalle quattro settimane che precedono il Natale del Signore, cioรจ il mistero dellโIncarnazione. La parola ยซavventoยป significa ยซvenutaยป o ยซpresenzaยป. Nel mondo antico indicava la visita del re o dellโimperatore in una provincia; nel linguaggio cristiano รจ riferita alla venuta di Dio, alla sua presenza nel mondo; un mistero che avvolge interamente il cosmo e la storia, ma che conosce due momenti culminanti: la prima e la seconda venuta di Gesรน Cristo.
La prima รจ proprio lโIncarnazione; la seconda รจ il ritorno glorioso alla fine dei tempi. Questi due momenti, che cronologicamente sono distanti, in profonditร si toccano, perchรฉ con la sua morte e risurrezione Gesรน ha giร realizzato quella trasformazione dellโuomo e del cosmo che รจ la meta finale della creazione. ยซMa prima della fine, รจ necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioniยป, dice Gesรน nel Vangelo di san Marco (cfย Mcย 13,10).
La venuta del Signore continua, il mondo deve essere penetrato dalla sua presenza. E questa venuta permanente del Signore nellโannuncio del Vangelo richiede continuamente la nostra collaborazione; e la Chiesa, che รจ come la Fidanzata, la promessa Sposa dellโAgnello di Dio crocifisso e risorto (cfย Apย 21,9), in comunione con il suo Signore collabora in questa venuta del Signore, nella quale giร comincia il suo ritorno glorioso.
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A questo ci richiama oggi la Parola di Dio, tracciando la linea di condotta da seguire per essere pronti alla venuta del Signore. Nel Vangelo di Luca, Gesรน dice ai discepoli: ยซI vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita โฆ vegliate in ogni momento pregandoยป. Dunque, vigilanza e preghiera. Ecco come vivere questo tempo da oggi fino a Natale.
Essere vigilanti, stare svegli e pregare. Tutti siamo chiamati ad essere vigilanti, a svegliarci, a vincere il nostro torpore, a risollevarci e ad alzare il capo, a non essere piรน passivi innanzi al male o rassegnati davanti alle ingiustizie e alle esperienze di dolore e di sofferenza. In gioco cโรจ la nostra vita, il senso piรน vero e pieno della nostra felicitร : progredire innanzi al Signore, contemplare il suo volto.
LโAvvento ci invita a ripensare alla bellezza ultima, allโincontro definitivo con il Signore risorto che verrร โ come diciamo nella nostra Professione di fede โ a giudicare i vivi e i morti, consapevoli che ogni giorno egli stesso ci passa accanto, rendendosi presente nel povero, nellโammalato, negli ultimi, nei bisognosi, nei peccatori. Questo tempo, dunque, รจ opportuno per aprire il nostro cuore, per farci domande concrete su come e per chi spendiamo la nostra vita.
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Lโapostolo Paolo, infatti, aggiunge lโinvito a ยซcrescere e sovrabbondare nellโamore,ย tra noi e verso tutti, per rendere saldi i nostri cuori e irreprensibili nella santitร ยป. In mezzo agli sconvolgimenti del mondo, o ai deserti dellโindifferenza e del materialismo, i cristiani accolgono da Dio la salvezza e la testimoniano con un diverso modo di vivere, come una cittร posta sopra un monte.
Il secondo atteggiamento per vivere bene il tempo dellโattesa del Signore รจ quello della preghiera. ยซRisollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaยป, ammonisce il Vangelo di Luca. Si tratta di alzarsi e pregare, rivolgendo i nostri pensieri e il nostro cuore a Gesรน che sta per venire. Ci si alza quando si attende qualcosa o qualcuno. Perรฒ, se noi pensiamo al Natale in un clima di consumismo, di festa mondana, Gesรน passerร e non lo troveremo. Ebbene, noi attendiamo Gesรน e lo vogliamo attendere nella preghiera, che รจ strettamente legata alla vigilanza.
Ma qual รจ lโorizzonte della nostra attesa orante? Ce lo indicano nella Bibbia soprattutto le voci dei profeti. Oggi รจ quella di Geremia, che parla al popolo duramente provato dallโesilio e che rischia di smarrire la propria identitร . Anche noi cristiani, che pure siamo popolo di Dio, rischiamo di mondanizzarci e di perdere la nostra identitร , anzi, di โpaganizzareโ lo stile cristiano. Perciรฒ abbiamo bisogno della Parola di Dio che attraverso il profeta ci annuncia: ยซEcco, verranno giorni nei quali io realizzerรฒ le promesse di bene che ho fatto [โฆ]. Farรฒ germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterร il giudizio e la giustizia sulla terraยป. E quel germoglio giusto รจ Gesรน, รจ Gesรน che viene e che noi attendiamo.
La Vergine Maria incarna perfettamente lo spirito dellโAvvento, fatto di ascolto di Dio, di desiderio profondo di fare la sua volontร , di gioioso servizio al prossimo. Lasciamoci guidare da lei, perchรฉ il Dio che viene non ci trovi chiusi o distratti, ma possa, in ognuno di noi, estendere un poโ il suo regno di amore, di giustizia e di pace. Amen!
Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.
Chi รจ Don Lucio D’Abbraccio?
Don Lucio D’Abbraccio
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