HomeVangelo del GiornoGiovani di Parola - Commento al Vangelo del 26 Novembre 2024

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 26 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,5-11

Il tempio di Gerusalemme non solo รจ ritenuto dagli ebrei una delle meraviglie del mondo, ma รจ per eccellenza la casa di Dio, il luogo di rifugio per il credente. Sentir dire da Gesรน, quindi, che tutto questo verrร  distrutto non puรฒ che allarmare. In piรน, se a questo aggiungiamo anche le sue parole su guerre, rivoluzioni, terremoti…

Ci troviamo subito di fronte uno scenario un po’ apocalittico che, a guardarlo bene, non sembra tanto lontano da noi, in questo mondo post-pandemia pieno di conflitti, povertร , crisi climatiche.

L’intento di Gesรน perรฒ รจ tutt’altro che scatenare il panico! Ci sta mettendo di fronte alla veritร  dei fatti che accadono e accadranno, ci fa fare i conti con una distruzione fisica e interiore che ci tocca da vicino, ma lo fa per aiutarci a cambiare prospettiva.

In un mondo in cui sembrano venir meno le certezze che davamo per scontate, tocchiamo con mano che l’unica certezza รจ Cristo, che per noi ha lasciato distruggere il tempio del suo corpo. E questo non fa paura, perchรฉ Lui ha sperimentato e ci ha fatto sperimentare la resurrezione. Cosรฌ possiamo guardare con speranza a ciรฒ che ci circonda, certi che non sia la fine del mondo, e soprattutto che ciรฒ che conta non รจ la fine, ma il Fine. Quello verso cui andiamo.

Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. (Sal 34)

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