Al termine dell’anno liturgico celebriamo la solennitร di Nostro Signore Gesรน Cristo Re dell’Universo. Questo titolo conclude il mistero di Cristo, che la liturgia illumina durante l’anno. Esso ci chiede una risposta di fede. Oggi il Signore si rivolge a noi, come si รจ rivolto ai discepoli di allora: โIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloโ (Mc 1,15).
Il Regno di Dio รจ vicino, ma ci chiediamo: dov’รจ? In che consiste? Come si manifesta? Che cosa bisogna fare per entrarci? In realtร , giร al tempo in cui Gesรน proclamava il Vangelo, si sono posti questi interrogativi. Lo dimostra anche il breve brano del Vangelo di Giovanni che abbiamo proclamato.
Gesรน, il Re dell’Universo, viene consegnato dall’aristocrazia religiosa giudaica a Ponzio Pilato, luogotenente dell’imperatore romano, con l’ovvia intenzione di farlo condannare a morte. Infatti, come conferma il parallelo di Matteo: il sinedrio dei sacerdoti aveva consegnato Gesรน per invidia (cfr. Mt 27,18).
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L’evangelista Giovanni riporta la sostanza dell’interrogatorio che Pilato fa a Gesรน. Oltre al valore storico, esso illumina il rapporto in generale tra il Regno di Dio e i regni umani. Pilato ripete l’insinuazione portata avanti dai sacerdoti: โSei tu il Re dei Giudei?โ (Gv 18,33). Il diritto romano condannava a morte chiunque avesse istituito un organo politico non riconosciuto dall’imperatore. Consapevole dell’insinuazione dei suoi avversari, Gesรน fa dire a Pilato i mandanti dell’accusa, appunto i capi religiosi. Per dovere, come giudice civile, Pilato chiede a Gesรน: โChe cosa hai fatto?โ (18,35). Invero, il diritto romano dava all’accusato il modo di difendersi dall’accusa.
Cosรฌ Gesรน risponde: โIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนโ (18,36). Con l’avvento di Cristo, il Regno di Dio รจ venuto in questo mondo, ma non รจ di questo mondo, e dunque non entra in competizione con il legittimo potere politico. Anzi, il Regno di Dio non si impone con un potere marziale; esso รจ in un certo senso indifeso e spesse volte viene disprezzato e perseguitato.
La โmilizia angelicaโ (cfr. Mt 27,53) non combatte una guerra militare (come talvolta ha fatto nell’Antico Testamento). Come Gesรน, anche i suoi discepoli di allora e di oggi spesso subiscono la violenza dei poteri civili senza potersi difendere. In precedenza Gesรน aveva detto: โUn servo non รจ piรน grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi…โ (Gv 15,20).
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Pilato non ha nulla da temere da questo regno di Cristo; ma, da scettico, pagano, cerca di capire: โDunque, tu sei re?โ. Gesรน conferma e spiega il carattere soprannaturale della sua regalitร : โ…Io sono Re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร โ (18,37).
Davanti a Pilato, uomo di potere coercitivo, Gesรน spiega la veritร come fondamento del vero potere. ร vero, l’autoritร politica civile include giustamente il potere costrittivo (la โspadaโ; cfr. Rm 13,4). La giurisprudenza civile definisce il potere politico, ma essa ha un fondamento stabile solo nella Veritร , che Dio ha iscritto nell’uomo. Se l’ordine politico si allontana dalla Veritร divina, si disintegra e finisce per crollare, come la storia mostra continuamente. Gesรน Cristo ha rivelato la Veritร sull’uomo; Egli รจ la Veritร (cfr. 14,6).
L’appello alla veritร acquista massima attualitร nella nostra era, caratterizzata dal razionalismo e scientismo, scettico verso la tradizione di fede. In realtร , fin dalla teologia patristica la Chiesa ha sempre sostenuto che la ragione scientifica e la fede, come adesione alla veritร rivelata (sacra Scrittura e dogmi di fede), non si escludono ma si suppongono una l’altra. Diversi tra i santi, infatti, pensiamo a san Giustino martire, sant’Agostino, santa Edith Stein, sono giunti alla fede cristiana attraverso la ricerca intellettuale e filosofica.
Auguriamo che lo Spirito di Cristo doni agli intellettuali e scienziati di oggi di riconoscere Cristo come Veritร universale, come fine in cui convergono tutte le scienze. L’uomo รจ di โnatura razionaleโ; egli cerca la veritร . Cosรฌ Gesรน afferma: โChiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceโ (18,37b).
Cristo รจ la Veritร dell’uomo, ed Egli si rivela all’uomo che Lo cerca. Pilato non lo cerca. ร prigioniero del suo scetticismo opportunista, che gli permette di affermare il suo potere a prescindere dalla Veritร divina. Cosรฌ, nel versetto che segue la pericope proclamata, egli risponde sarcasticamente: โche cos’รจ la veritร ?โ (18,38). In realtร , solo quando l’uomo ascolta la voce di Cristo e ordina la propria vita secondo la Veritร che Egli insegna, scopre il suo vero essere.
In tal senso ha dichiarato il Concilio: โCristo, che รจ il nuovo Adamo, rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l’uomo a stesso e gli manifesta la sua altissima vocazioneโ (Gaudium et Spes 22). La vocazione del cristiano รจ quella di ordinare il mondo secondo la Veritร di Cristo. Nella fede in Cristo, i credenti divengono partecipi della sua regalitร , capaci di rinnovare il mondo nella giustizia e nella pace.
I conflitti sociali e politici che continuamente nascono tra i popoli, provocando sofferenze inaudite, sono conseguenza della chiusura alla veritร di Cristo. L’atteggiamento di Pilato รจ molto presente nella politica attuale. In un commento sul nostro Vangelo Joseph Ratzinger scrisse a proposito: โAnche oggi, nella disputa politica come nella discussione circa la definizione del diritto, per lo piรน si prova fastidio per [la veritร ]. Ma senza la veritร l’uomo non coglie il senso della sua vita, lascia, in fin dei conti, il campo ai piรน forti; ยซredenzioneยป nel senso pieno della parola puรฒ consistere solo nel fatto che la veritร diventi riconoscibile… In Cristo, Dio รจ entrato nel mondo ed ha con ciรฒ innalzato il criterio della veritร in mezzo alla storiaโ (Gesรน di Nazaret, vol 2, p. 218).
Secoli prima del suo avvento Daniele ha profetizzato di Cristo: โil suo รจ un potere eterno, che non finirร mai, il suo regno non sarร mai distruttoโ (Dn 7,14). Cristo rende veri coloro che accolgono la sua parola; essi diventano a loro volta โtestimoni della veritร โ, costruttori di un assetto umano capaci di ordinare le vicende dei cittadini secondo Dio, nella giustizia e nell’amore. Preghiamo Cristo Re, perchรฉ ci doni il suo Spirito di veritร per collaborare al suo Regno che viene.
Fonte: “Testimoni della Luce” – questa rubrica a cura di P. Joseph Heimpel, ocd nasce con lโidea di pubblicare meditazioni sul Vangelo festivo, sulla vita cristiana e su questioni attuali, attinenti all’obiettivo principale. Canale Telegram @carmelitanicentroitalia