Cristo non è il re che ci aspettiamo perché non segue le logiche umane del potere. Il suo è un Regno che non è di quaggiù e la sua regalità ha poco a che fare con un seguito armato o una serie di regole da far rispettare. Non conosce possesso o controllo, al contrario ci fa fare esperienza di una verità che rende profondamente liberi.
Oggi è l’ultima domenica dell’anno liturgico e siamo un po’ spinti a fare i conti con noi stessi e con l’anno appena trascorso, con domande scomode che ci permettono di fare verità dentro di noi.
Riconoscere a Cristo la massima regalità, il potere sulla nostra vita e sul nostro cuore, rimettendoci nelle sue mani, ci aiuta a dare il giusto valore all’incontro che facciamo con la Sua persona, a riordinare le nostre priorità e a costruire il Suo Regno già adesso. Insomma, fatta nostra questa verità e questo incontro, sarà la Sua voce a orientare la nostra esistenza.
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