HomeSolennitàdon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 24 Novembre 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 24 Novembre 2024

Domenica 24 Novembre 2024NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – ANNO B – SOLENNITÀ
Commento al brano del Vangelo di: Gv 18,33-37

𝐂𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬’𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐑𝐞? 
Uno che comanda!

𝐂𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐚 𝐮𝐧 𝐑𝐞?  
Quello che vuole!

𝐀 𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐑𝐞?
A nessuno!

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Può tutto questo assomigliare a Cristo? Certamente no!

Allora perché mai lo festeggiamo chiamandolo Re?

Perché in realtà un Re non è uno che comanda, ma uno che regge, cioè uno che sa tenere insieme ciò che rischia continuamente di essere diviso.

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Un Re non fa quello che vuole, ma fa quello che è giusto perchè essere giusti significa dare a ciascuno ciò di cui è realmente capace.

Infine un Re non è vero che non rende conto a nessuno ma rende conto a chi lo ha voluto Re.

Il potere di Cristo è il potere di chi salendo sulla Croce ci ha resi “una sola cosa”, perché quando si è amati ci si sente “uno” e non ci si sente più a pezzi («per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia» Ef 2,15-16).

Il potere di Cristo è poter giudicare usando la misura della misericordia e non quella della condanna («Non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo» Gv 12,47). Il potere di Cristo è rendere conto al Padre riconsegnando a Lui tutto ciò che Gli appartiene («è questa la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quello che mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno» Gv 6,39).

Oggi non è una festa fatta con lo scopo di dare a Gesù qualche appannaggio umano, ma è ricordare a ciascuno di noi che la nostra vita, e l’universo intero non sono nelle nostre mani ma nelle mani di Dio, nelle mani di Cristo. E se siamo nelle mani di Dio allora siamo in buone mani.

Fonte


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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