HomeSolennitàmons. Willy Volontè - Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2024

mons. Willy Volontè – Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2024

Domenica 24 Novembre 2024NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – ANNO B – SOLENNITÀ
Commento al brano del Vangelo di: Gv 18,33-37

Respiro Spirituale, Cristo Re, con mons. Willy Volonté

Trascrizione, non rivista, da Youtube:

Eccoci arrivati, con questa domenica, al termine dell’anno liturgico. È la festa di Cristo Re dell’universo: è veramente il Signore della storia, del tempo, della storia degli uomini e dei cuori.

Forse ci è più facile pensare a Gesù come al dolce maestro che risana le persone, al grande uomo che si prende cura degli ammalati, al Signore che dice alla vedova che piange il figlio morto: “Donna, non piangere”, oppure che dice alla donna traviata: “I tuoi peccati ti sono perdonati”.

Ecco, ci è più facile, ci è più consono, come mentalità e psicologia, pensare a Gesù così. Dirlo invece come Re dell’universo, Re del tempo e della storia, ci incute un qualche timore. Ma è così.

Se poi vediamo che la regalità di Cristo è agganciata a qualche cosa che Egli ha pagato di persona… Quando Pilato, nel processo poche ore prima della sua uccisione, della sua messa in croce, chiede a Gesù: “Ma tu sei re?”, Gesù risponde: “Io sono re, ma sono re non di questo mondo, non di quello che avete fatto voi, non di un mondo di dominio e di violenza. Sono un re di misericordia e di pace”.

Ecco allora: è la regalità dei cuori, piuttosto che il dominio sulle cose.

San Paolo, del resto, dice in una delle sue lettere bellissime dal punto di vista teologico: “In lui, cioè in Cristo Gesù, tutto è stato fatto per mezzo di lui e in vista di lui”. Forse questo non lo dimentichiamo.

Quindi, chiudere l’anno liturgico con questa festa significa che a Lui, e a Lui solo, cioè a Cristo Re di giustizia e di pace, è affidato tutto. È Lui il Re della creazione e del mondo abitato dagli uomini, e solo in Lui il mondo può ritrovare il suo destino vero.

Che cosa significa tutto questo per la nostra vita? Che non possiamo ritrovare il senso di ciò che siamo e di ciò che viviamo, se non facciamo dominare sulla nostra esistenza questo dominatore dolce e forte che è Cristo Signore.

È Lui il principio e la fine, Lui la meta, il traguardo, e il primo passo da fare. È Lui la nostra origine e il nostro traguardo.

Produzione Caritas Ticino

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