Il potere del Vangelo
Che cosโรจ il potere? il grande sociologo Max Weber, vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo dice: โIl potere รจ la possibilitร che un individuo, agendo nell’ambito di una relazione sociale, faccia valere la propria volontร anche di fronte a un’opposizioneโ.
Nel Vangelo di questa domenica, a poco piรน di un mese dalla celebrazione del Natale, abbiamo un confronto di poteri: quello di Pilato e quello di Gesรน.
Pilato รจ il rappresentante del piรน grande potente del mondo, lโimperatore di Roma, mentre Gesรน รจ un uomo in catene che si definisce come inviato da Dio, e alla domanda se รจ โreโ lui risponde di sรฌ.
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Nel quadro del Vangelo di questa domenica abbiamo una difronte allโaltra due potenze, quella di Roma e quella di Dio, che non sono lรฌ per una conferenza sulla pace o per uno scambio di convenevoli, ma per un vero e proprio scontro. Chi vincerร ?
In questo periodo storico assistiamo a diversi drammatici scontri di potere nelle guerre tra i popoli del mondo. Abbiamo Russia contro Ucraina, lo Stato di Israele contro i gruppi terroristici di Hamas e Hezbollah a Gaza e in Libano, e sullo sfondo lo scontro con lโIran. Abbiamo guerre in Africa e nel Sud Est Asiatico, tra nazioni e dentro le stesse nazioni in guerre civili che dilaniano i popoli. E poi ci sono le guerre commerciali tra potenze economiche come tra Cina e Usa e Europa. Ma scendendo nel piccolo delle nostre vite ci sono guerre sociali e anche dentro le famiglie, dove ci si arma uno contro lโaltro per avere piรน potenza e forza, con il fine di prevalere.
Se il potere รจ โfar valere la propria volontร โ su chi si oppone, Gesรน ha questo potere difronte a Pilato e ai Capi religiosi che lo hanno consegnato a lui? Sembra proprio di no!
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Ma se Gesรน รจ Dio, perchรฉ non fa prevalere il suo potere infinito e impone la sua volontร che sappiamo รจ per il bene, per la vita e la fraternitร ? Perchรฉ รจ cosรฌ debole e finirร crocifisso?
Perchรฉ non finiscono le guerre, perchรฉ non riescono a mettersi dโaccordo rinunciando a distruggersi reciprocamente causando solo sofferenza e morte? Perchรฉ non scendere a compromessi e trovare la via che fa finire i conflitti anche dentro le nostre relazioni personali? Perchรฉ Dio non fa qualcosa con la sua onnipotenza?
โIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนโ. Con questa frase cosรฌ enigmatica Gesรน tenta di mostrarci la strada per comprendere non solo la sua vicenda con Pilato ma anche la nostra di oggi, dentro i nostri conflitti.
Gesรน non sta guardando fuori dal mondo in senso fisico, come si riferisse a un pianeta di qualche galassia lontana, e non sta parlando di un tempo fuori dalla sua e la nostra Storia. Il mondo e il tempo a cui Gesรน si riferisce sono dentro il nostro mondo e il nostro tempo, e sono un mondo e un tempo in cui il potere non si esercita con la forza bruta, con i missili, con le guerre commerciali e con la prevaricazione fisica e morale. Gesรน esercita il suo potere con la forza dellโamore, con la fatica del perdono, con la bellezza dellโascolto, con la dolcezza delle parole, con la concretezza della caritร , con la sorpresa del dono. Ecco le armi del potere di Gesรน re dellโuniverso, che vince perdendo, che vive per sempre anche morendo per amore, che anche se รจ lasciato solo accoglie tutti.
Ci crediamo come cristiani? Siamo capaci di esercitare questo potere che รจ alla nostra portata? Ci crediamo che non apparteniamo solo al mondo della violenza ma apparteniamo allโesercito del regno di Dio?
Cโรจ uno scontro che forse รจ piรน difficile ma decisivo per tutti gli altri scontri, e non รจ contro qualcun altro fuori di noi, ma โcontroโ noi stessi. Siamo tutti un poโ Pilato e un poโ Gesรน, dentro di noi cโรจ un poโ del mondo dellโImperatore di Roma e un poโ del Regno di Dio.
Stando accanto a Gesรน nella preghiera, nellโascolto del Vangelo e nella vita comunitaria, impariamo pian piano a far prevalere piรน Gesรน e meno Pilato, piรน il potere di Dio e meno quello dellโuomo, e diventiamo anche noi stessi dei potentissimi Re, come Gesรน.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)