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p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2024

Domenica 24 Novembre 2024NOSTRO SIGNORE GESร™ CRISTO RE DELL'UNIVERSO โ€“ ANNO B โ€“ SOLENNITร€
Commento al brano del Vangelo di: Gv 18,33-37

โ€˜Tu sei il re dei Giudei?โ€™: il dialogo di Gesรน con Pilato รจ un drammatico dibattito attorno alla questione di cosa significa essere re e di cosโ€™รจ la veritร . Un affrontarsi impari di due soggetti, il governatore, uomo del potere rappresentante dellโ€™imperatore e lโ€™uomo torturato e condotto in catene accusato di essere una minaccia per lโ€™onore dellโ€™imperatore stesso. 

Pilato, il prefetto dellโ€™impero romano, รจ il volto dellโ€™inquietudine del potere politico di fronte ad una proposta sovversiva dellโ€™ordine di chi domina. La predicazione e lโ€™agire di Gesรน presentavano un orizzonte diverso e avevano suscitato attese di liberazione. La sua parola toccava attese profonde e indicava la vicinanza del โ€˜regno di Dioโ€™ come nuova relazione sin dโ€™ora nei termini di fraternitร  e non di dominio. Nel dialogo con Pilato emerge quindi la questione su cosa significhi essere re. Lโ€™essere re di Gesรน si delinea in modo che sovverte le modalitร  del dominio e della violenza. Eโ€™ re di mitezza, che oppone al potere di Pilato lโ€™inermitร  del suo  esserci come martire della veritร , senza armi nรฉ violenza, ma con la forza della nonviolenza

โ€˜il mio regno non รจ di questo mondo, se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattutoโ€ฆโ€™. Gesรน accetta di essere indicato come re dal rappresentante del potere politico romano ma capovolge i termini: il suo regno viene da altrove, non รจ assimilabile alle logiche dei regni umani. Eโ€™ un re di tipo diverso che non ha messo in campo la spada. La proposta di Gesรน รจ alternativa ai sistemi della violenza: Gesรน si รจ liberamente consegnato a chi รจ venuto a prenderlo. Il regno di Gesรน รจ caratterizzato da una logica diversa, che รจ quella della pace e dellโ€™inermitร .

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โ€œDunque tu sei re?โ€ฆ Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla veritร โ€. Gesรน unisce il suo essere re alla sua missione di testimone, martire, della veritร : รจ venuto a rendere testimonianza alla veritร . Il regno che ha annunciato รจ testimonianza della veritร  non come dottrina ma come persona. Come i profeti si pone in contrasto con quei re che avevano interpretato la loro funzione come dominio.

Veritร  in ebraico si collega allโ€™immagine concreta della roccia, punto saldo su cui stare e aggrapparsi. La veritร  connessa alla fedeltร  dellโ€™amore costituisce la caratteristica principale del Dio di Israele: il suo volto รจ quello dellโ€™amore fedele e della saldezza, su cui potersi appoggiare nellโ€™esperienza della fede. Colui che crede si appoggia come roccia al Dio vero, saldo che offre appoggio sicuro.

Gesรน indica la sua vita come testimonianza della veritร  che รจ lโ€™amore di Dio. Il suo regno รจ diverso, apre possibilitร  di un nuovo rapporto con Dio come Padre fedele e misericordioso a cui affidare tutta la propria esistenza, ed รจ insieme nuovo modo impostare i rapporti con gli altri: questi devono riflettere la veritร  dellโ€™amore, non il dominio, lโ€™asservimento, lโ€™iniquitร .

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Ma rapporti in cui nellโ€™altro cโ€™รจ un fratello e sorella da incontrare. Il regno che Gesรน annuncia non รจ percorso di singoli ma ha una valenza comunitaria e universale. Il problema di fondo in questa scena presentata come un processo sta nellโ€™accettare o meno la proposta del suo essere โ€˜reโ€™. Gesรน รจ un re che ha inteso la sua vita come servizio fino alla fine. Ed egli chiede ai suoi di entrare nel regno facendo della propria vita un luogo di servizio e di attenzione solidale agli altri.

โ€˜Ecco lโ€™uomoโ€™: nei tratti di questโ€™uomo umiliato e offeso sta la salvezza e sta la veritร  di ogni donna e uomo. Gesรน si manifesta come re proprio laddove รจ il giudicato e il condannato inerme e schiacciato. Il suo regno รจ dono di speranza per tutti coloro che sono oppressi e vittime dellโ€™ingiustizia. Dโ€™ora in poi sarร  possibile incontrarlo tra i volti delle vittime e dei condannati della storia, perchรฉ lรฌ si manifesta la vicinanza del Padre.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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