La “Prima Lettura” in Pillole.
Il suo potere รจ un potere eterno.
Dal libro del profeta Daniele
Dn 7,13-14
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Guardando nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere รจ un potere eterno,
che non finirร mai,
e il suo regno non sarร mai distrutto.
Parola di Dio.
Trascrizione (non rivista) generata da YouTube e arrangiata tramite IA.
Ancora il libro di Daniele in quest’ultima domenica dell’anno liturgico, che chiude il cammino di un anno con la festa puntuale e significativa di Cristo Re dell’universo.
Questa volta il profeta parla della sua visione, perchรฉ il profeta vede. Vede illuminato dalla fede, vede anche nel buio. Parla di visioni notturne e dunque riesce a intravedere nell’oscuritร , nelle tenebre che avvolgono il tempo e la storia di ieri come di oggi, uno sbocco, una fine luminosa.
Ecco cosa vede: Ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio dโuomo. Il figlio dโuomo รจ unโespressione a noi familiare perchรฉ Gesรน la riprenderร . Questo Figlio dellโuomo, che legherร alla sua persona come il Messia che viene nella sua umanitร , anche se porta con sรฉ un mistero piรน grande.
Daniele lo dice cosรฌ: Viene con le nubi del cielo. Dunque, viene da Dio. Ma questa origine misteriosa, per lui chiara, per noi riconoscendo in Gesรน il Figlio di Dio, non toglie nulla alla sua umanitร . Uno simile a figlio dโuomo giunse fino al vegliardo, mistero di Dio nella sua potenza, sapienza ed eternitร , e fu presentato a lui.
Cโรจ un legame stretto tra il Figlio dโuomo e il vegliardo: รจ quel legame che noi riconosciamo e viviamo, partecipandovi, alla relazione dโamore tra il Figlio e il Padre, grazie allo Spirito Santo.
Daniele lo descrive cosรฌ: Gli furono dati, dunque un dono che riceve da Dio. Che cosa? Potere, gloria e regno.
Ecco come lui viene. Entra nella nostra storia condividendo la nostra condizione umana. ร simile agli uomini, ma nello stesso tempo, ricevendo da Dio quel potere, quella gloria e quel regno che lo rendono Signore della storia, della vita, Signore vincitore.
Tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano. La sua signoria รจ universale. Egli ha potere su tutti i popoli. ร un potere che utilizzerร non per schiacciare, non per dominare, ma per riunire tutti i suoi servitori uniti a lui.
Il suo potere รจ un potere eterno, una storia definitiva. La possibilitร di riunire i popoli e di permettere loro di vivere nella fraternitร , nella giustizia, nella pace non รจ legata a circostanze particolari: durerร per sempre.
Il dono che riceve da Dio รจ veramente unico, eccezionale. La missione di questo misterioso personaggio, per noi cristiani identificato in Gesรน di Nazaret, รจ una missione universale. Questo potere non finirร mai. Il suo regno non sarร mai distrutto.
Ecco il motivo della nostra speranza. Come cristiani possiamo attraversare la storia, anche in questo tempo drammatico che ci fa piangere e tremare, e che ci lascia inorriditi e smarriti. Possiamo attraversarlo da pellegrini di speranza, condividendo cioรจ, come pellegrini, la condizione di precarietร , di fragilitร , di prossimitร con tutti, ma senza perdere mai la speranza.
Con Gesรน la salvezza รจ entrata nel mondo. Il dono fatto a lui dal Padre arriva fino a noi, nella misura in cui, con umiltร e vivo senso di responsabilitร , lo accogliamo e lo facciamo circolare.
Possiamo rendere nuova e bella la faccia della terra. Chiudiamo cosรฌ un anno liturgico, un anno di cammino nella fede, aprendoci alle sorprese di Dio e preparandoci tutti a dire il nostro Sรฌ: Eccomi.