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Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 24 Novembre 2024

Domenica 24 Novembre 2024NOSTRO SIGNORE GESร™ CRISTO RE DELL'UNIVERSO โ€“ ANNO B โ€“ SOLENNITร€
Commento al brano del Vangelo di: Gv 18,33-37

Uno strano Re

Prima di tuffarci nellโ€™Avvento, la liturgia ci mette davanti agli occhi la novitร  scandalosa di un Dio che presenta la sua regalitร  dal trono della Croce.
Al centro del Vangelo di oggi cโ€™รจ la Croce.
Oggi รจ la festa di Nostro Signore Gesรน Cristo Re dellโ€™Universo.
Un titolo pomposissimo, che forse puรฒ sembrare anacronistico eppure, se ci pensiamo, รจ il motivo per cui hanno ucciso Gesรน, cโ€™era scritto sulla croce!

Allora, in questi giorni, per prepararmi sono venuto davanti al crocifisso e ho notato: un re con le mani forate invece di uno scettro, in testa dei chiodi invece di una corona dโ€™oro e per trono, una croce! Verrebbe quasi da dire: โ€œma che razza di re ci siamo sceltiโ€.
Amici, questo รจ il nostro Re e non a caso รจ questo il simbolo dei cristiani.
Parafrasando una pubblicitร  di qualche tempo fa, possiamo dire cheโ€ฆ il nostro Re รจ differente.

Eโ€™ un Re talmente potente da lavare i piedi ai suoi discepoli, e dare un boccone a chi lo stava per consegnare nelle mani dei suoi assassini.
Siamo sinceri: facciamo fatica ad essere discepoli di un Dio cosรฌ, perchรฉ siamo tutti a caccia di vittorie, piccole o grandi che siano; perchรฉ sogniamo di essere visti, di essere riconosciuti, perchรฉ โ€“ siamo onesti โ€“ desideriamo consenso e attenzioni.
Invece, il nostro re, si alimenta di unโ€™altra logica. โ€œIl mio regno non รจ di questo mondoโ€œ, dice Gesรน.

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Facciamo fatica a seguire un Dio che rivela la sua regalitร  nellโ€™amore, nel servire e non nella pretesa dโ€™essere servito. Facciamo faticaโ€ฆ
Facciamo fatica, in fondo, perchรฉ lโ€™idea di un Dio onnipotente, che amministra in maniera autoritaria la sua giustizia, รจ una distorsione mentale che continuiamo a portarci dentro.
Siamo sinceri: abbiamo tutti un poโ€™ paura di Dio.

La bella notizia รจ che Dio รจ onnipotente solo nellโ€™amore! Non dobbiamo aver paura di lui perchรฉ Dio non puรฒ che giudicarci amandoci.
Dio mi ama fino a morirne: questa รจ la bella notizia del cristianesimo.
Un Dio che mi ama anche se lo rinnego, anche se lo tradisco, anche se lo rifiuto.
Insomma il nostro Re non pretende nulla ma semplicemente mi ama di un amore folle perchรฉ lui รจ il Re dei perdenti, dei malati, degli ultimi, dei sofferenti.

Il nostro Re รจ differente dagli altri re perchรฉ sa che lโ€™amore o va fino allโ€™estremo o non รจ amore! Lโ€™amore non si ferma prima.
Allora, fissiamo lo sguardo sulla croce, lasciamo spazio allo stupore e chiediamoci: davvero lo vogliamo un Dio cosรฌ? Siamo proprio sicuri?
Prima di rispondere frettolosamente osservatelo bene: รจ un Dio senza bacchetta magica, che si china sui piedi maleodoranti dei suoi discepoli e li lava con cura, che non toglie il dolore ma lo condivide, che non ci salva dalla morte ma nella morte, che perdona i suoi assassini, che sceglie come primo santo da canonizzare un delinquente crocifisso come lui, che muore solo come un cane perchรฉ abbandonato da tutti i suoi amici.

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ยซDunque, tu sei re?ยป chiede Pilato a Gesรน. Si caro Pilato, Lui รจ Re ma di un altro mondo.
Eโ€™ uno strano Re Gesรน che ha varcato solo una volta la soglia di una reggia ma per essere condannato a morte. Non ha mandato a morte nessuno per lui: รจ lui che muore per tutti.
Il suo primo trono fu una mangiatoia, lโ€™ultimo una croce.
Da quella non ha voluto scendere, eppure avrebbe potuto.
I Re promulgano tante leggi, lui una sola: amatevi.

Conseguenze
Da qui perรฒ derivano due conseguenze.
La prima รจ che se Gesรน di Nazareth รจ davvero il nostro Re, saranno gli altri a dircelo.
Se davvero รจ il nostro Re, colui che guida la nostra vita, lo dimostreremo una volta usciti dalla nostra chiesa, donando un sorriso a chi incontreremo, stando vicino un malato, attento a chi ha bisogno in famiglia, a casa, a lavoro, a scuola, al mercato.
Se Gesรน di Nazareth รจ il Re della nostra vita, saranno gli altri a dircelo.

Figli del Re
La seconda conseguenza รจ che se Gesรน di Nazareth รจ il nostro Re allora noi siamo figli del Re! Allora non siamo dei poveri sudditi che dobbiamo obbedire magando facendo penitenze e sacrifici per attrarre la sua benevolenza.
Noi siamo figli del Re!
Noi siamo la perla preziosa che รจ venuta a cercare.
Siamo amati alla follia, perchรฉ siamo suoi figli.
Siamo al mondo per qualcosa di grande, perchรฉ siamo figli del Re!
Se siamo figli del Re allora guardiamo alla croce come misura dellโ€™amore.
Se siamo figli del Re allora il potere, tra noi, sarร  sempre e solo servizio e lo stile sarร  sempre e solo allโ€™insegna dellโ€™amore.
Se siamo figli del Re allora sappiamo che la Storia (quella del mondo ma anche la nostra) finirร  bene, finirร  tra le braccia di Dio.

Durante questo anno in compagnia di Marco, ci siamo davvero convinti che questo รจ il nostro re?
Abbiamo davvero messo in discussione le immagini non evangeliche della nostra fede per accogliere il vero volto di Dio rivelato da Gesรน?
Abbiamo davvero scelto di essere discepoli di un Dio cosรฌ?
A te, amico lettore, prima di iniziare il tempo dellโ€™attesa, spetta la risposta alla domanda piรน urgente della fede.
La bella notizia di questa domenica? Siamo figli di un Re, di un Re differente dagli altri che ci ama alla follia e che ci chiede semplicemente di lasciarci raggiungere dal suo amore.

Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK

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