Il cielo. La fine parte dal cielo, da chi, simbolicamente lo abita: il Creatore, il Salvatore, il Divinizzatore. La cortina celeste si sconvolge, si apre per lasciar passare lโInconoscibile, lโIncontenibile, colui che non si confonde.
Non si โconfondeโ, non si mescola: รจ il Santo; eppure scenderร a visitare la terra perchรฉ รจ giร sceso, si รจ giร mescolato, si รจ giร umanizzato. Tutto questo รจ sconvolgente, per noi che non ci lasciamo piรน sconvolgere da nulla: siamo la generazione dei disillusi che pagano, troppo spesso, la loro disillusione con tristezza, rinuncia, fragilitร estreme, desiderio di morte. Ci vuole una โsvegliaโ!
Cโรจ un forte contrasto tra lโimmagine degli sconvolgimenti del cielo e lโimmagine tranquilla e serena del fico tenero, verde, vivo e fecondo accompagnata dal sole e dal caldo estivo: รจ il contrasto tra la storia tremenda che stiamo vivendo (tra guerre, sconvolgimenti climatici, apatia generalizzata) e il desiderio e la capacitร di essere fecondi, portatori di vita.
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Siamo entrambe le immagini: oramai lo sappiamo bene. Gesรน ci ricorda che non abbiamo perduto la possibilitร e la capacitร di scegliere chi essere.
Andrea Piccolo SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato