HomeVangelo della Domenicamons. Giuseppe Mani - Commento al Vangelo di domenica 17 Novembre 2024

mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 17 Novembre 2024

Domenica 17 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 13, 24-32

Il cielo e la terra passeranno

La prossima conclusione dellโ€™anno liturgico ci porta a considerare il problema della fine dei tempi nel passaggio del Vangelo di oggi. Per non lasciarci condizionare dai media che accolgono le varie profezie proposte, รจ importante ascoltare lโ€™introduzione liturgica: โ€œGesรน parlava ai suoi discepoli della sua venutaโ€.

Link al video

Due difficoltร  โ€œoscuranoโ€ la comprensione della fine dei tempi al cristiano di oggi. Per prima cosa lโ€™eccessivo interesse per il tempo presente che distrae un gran numero di interessi, al di lร  della riuscita sociale, economica e la relativa opacitร  delle immagini bibliche tipiche del tempo di Gesรน. Era proprio di quei tempi spiegare i fenomeni con la partecipazione dei capricci dellโ€™atmosfera. Oggi la scienza ci ha rivelato che gli astri obbediscono a delle leggi fisiche. Nessuno immaginerebbe che la venuta di Gesรน possa essere accompagnata dalla caduta di un meteorite.

Allโ€™inizio di questo anno liturgico cโ€™รจ il problema del ritorno del Signore: quando tornerร  il Signore? Quanto tarderร ? Gesรน ci spiega che avverrร  nella misura che la fede si svilupperร  sulla terra attraverso le numerose generazioni.

- Pubblicitร  -

Immaginiamo una famiglia fatta da molti figli che vegliano a turno tutta la notte un genitore agonizzante. Quando effettivamente il genitore, il padre o la madre, morirร , solo uno dei figli si troverร  fisicamente al suo fianco, ma tutti gli altri avranno preso parte alla veglia in maniera da essere spiritualmente associati a quel momento cruciale. Cosรฌ รจ per il ritorno di Cristo: solo una precisa generazione di Cristiani sarร  testimone, ma tutte le generazioni che hanno vegliato nella fede si troveranno pienamente associate.

Quando Gesรน parla di segni della vegetazione non รจ sicuro che investano gli stessi sforzi nella lettura delle premesse del regno. Facilmente sono verificabili i considerevoli sviluppi della scienza ma non facilmente rilevabili i processi spirituali realizzati dallโ€™uomo del nostro tempo. Dove se ne trovano le tracce? Eโ€™ facile accorgersi che si รจ passati della candela alle centrali nucleari, ma non si puรฒ verificare quanto progresso nella santitร  lโ€™uomo abbia realizzato da una generazione allโ€™altra.

โ€œNessuno conosce nรฉ il giorno nรฉ lโ€™oraโ€. Disponiamo di una numerosa scelta di personaggi che hanno predetto la fine dei tempi: lo pseudo profeta Nostradamus, il profeta Malachia, alcuni reverendi americani, dei guru asiatici e tanti altriโ€ฆ Ma sono rassicuranti le parole definitive di Gesรน: โ€œNeanche il Figlio lo sa, ma soltanto il Padreโ€ e cosรฌ chiude la visione della fine dei tempi che compie la veglia della nostra generazione.

- Pubblicitร  -

Per ritornare allโ€™immagine precedente del padre agonizzante, se i figli sapessero che muore al mattino lo lascerebbero solo tutta la notte. Invece รจ importante che tutte le generazioni cristiane esprimano la stessa qualitร  di veglia nellโ€™attesa della venuta del Signore.

Il paragone della venuta di Cristo si ferma perchรฉ noi non vegliamo uno che deve morire, ma il ritorno di un Risorto. La vita cristiana si svolge in una tensione tra lโ€™incarnazione del Figlio di Dio, in unโ€™epoca precisa e in un determinato luogo e il ritorno glorioso del Figlio dellโ€™Uomo che coinvolgerร  nel suo evento tutto lโ€™universo.

La โ€œgrande potenza e la grande gloriaโ€ annunciata da Gesรน non sarร  in effetti limitata a Lui. Al suo ritorno renderร  potente ciรฒ che รจ debole e glorioso ciรฒ che รจ umiliato. Cosรฌ la prospettiva della sua venuta non deve essere per noi sorgente di timore, ma di gioia.

Fonte

Articoli Correlati