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don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 17 Novembre 2024

Domenica 17 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 13, 24-32

La cronaca quotidiana ci fa memoria di violenze, distruzioni continue e di un male che pare non avere fine.

Anche la primitiva comunitร  cristiana sโ€™รจ trovata avvolta in un male indicibile. Roma, la comunitร  di cristiani cui Marco si rivolge col suo vangelo, รจ stata messa a ferro e fuoco da Nerone. Gerusalemme da lรฌ a poco verrร  rasa al suolo. E Marco riprende le parole del Maestro per infondere pace e serenitร  ai suoi. โ€œNon abbiate timore, perchรฉ questo dolore รจ paragonabile a quello che precede il parto (cfr. Gv 16. 21): qualcosa di nuovo sta per nascereโ€.

Il Vangelo ci ricorda che non stiamo andando verso โ€˜la fineโ€™, ma verso โ€˜un fineโ€™.
Non siamo fatti per โ€˜disfarciโ€™, ma per โ€˜trasfigurarciโ€™.

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Purchรฉ ci giochiamo la vita non dietro le stars del momento (nel nostro brano i potenti della storia del Medioriente identificati con il Sole, la Luna e le stelle, considerati in quel tempo dรจi), destinate ad eclissarsi (vv. 24-25), ma nei valori proclamati nel vangelo: la condivisione, la cura, la giustiziaโ€ฆ Se sโ€™investe sul potere, lโ€™avere, il successo del proprio ego, ci si ecclisserร , mentre se si esce dal proprio io per il bene, la giustizia, la pace, si vivrร  in pienezza.

Ci sโ€™illumina solo illuminando gli altri.
Il Vangelo di oggi ci ricorda inoltre che quando il male parrร  avere trionfato, quando si assisterร  alla manifestazione massima del male, allora contempleremo appieno la gloria di Dio: ยซVedranno il Figlio dellโ€™uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloriaยป (v. 26).

Perchรฉ? Semplicemente perchรฉ in un venerdรฌ, lโ€™unico santo della storia, รจ accaduto proprio questo: dinanzi al male assoluto, alla croce di Cristo, alla โ€˜morte di Dioโ€™, un uomo ha gridato: ยซdavvero questโ€™uomo era figlio di Dioยป (Mc 15, 39): riconoscimento di un amore. Memoria che lโ€™amore riporterร  la vittoria solo quando verrร  ferito, e che la tenebra, alla fine rivelerร  sempre una luce.

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Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

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