HomeVangelo della Domenicadon Lucio D'Abbraccio - Commento al Vangelo del 17 Novembre 2024

don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 17 Novembre 2024

Domenica 17 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 13, 24-32

Tutto passerร , ma la Parola del Signore rimarrร  in eterno!

Siamo giunti alle ultime due settimane dellโ€™anno liturgico. Nellโ€™itinerario delle Letture bibliche domenicali ci ha accompagnato il Vangelo di san Marco, che oggi presenta una parte del discorso di Gesรน sulla fine dei tempi. Questo, perรฒ, non รจ un discorso sulla fine del mondo, piuttosto รจ lโ€™invito a vivere bene il presente, ad essere vigilanti e sempre pronti per quando saremo chiamati a rendere conto della nostra vita.

Dice Gesรน: ยซIn quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerร , la luna non darร  piรน la sua luce, le stelle cadranno dal cieloยป. Queste parole ci fanno pensare alla prima pagina del Libro della Genesi, il racconto della creazione: il sole, la luna, gli astri, che dallโ€™inizio del tempo brillano nel loro ordine e portano luce, segno di vita, qui sono descritti nel loro decadimento, mentre piombano nel buio e nel caos, segno della fine. Invece la luce che in quel giorno ultimo risplenderร  sarร  unica e nuova: sarร  quella del Signore Gesรน che verrร  nella gloria con tutti i santi. In quellโ€™incontro vedremo finalmente il suo Volto nella piena luce della Trinitร ; un Volto raggiante dโ€™amore, di fronte al quale apparirร  in totale veritร  anche ogni essere umano.

La storia dellโ€™umanitร , come la storia personale di ciascuno di noi, non puรฒ essere compresa come un semplice susseguirsi di parole e di fatti che non hanno un senso. Non puรฒ essere neppure interpretata alla luce di una visione fatalistica, come se tutto fosse giร  prestabilito secondo un destino che sottrae ogni spazio di libertร , impedendo di compiere scelte che siano frutto di una vera decisione.

- Pubblicitร  -

Nel Vangelo di oggi, piuttosto, Gesรน dice che la storia dei popoli e quella dei singoli hanno un fine e una meta da raggiungere: lโ€™incontro definitivo con il Signore. Non conosciamo il tempo nรฉ le modalitร  con cui avverrร ; il Signore ha ribadito che ยซnessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlioยป; tutto รจ custodito nel segreto del mistero del Padre. Ebbene, anche se non conosciamo il tempo, nessuno puรฒ sfuggire a questo momento, nessuno di noi!

La furbizia, che spesso mettiamo nei nostri comportamenti per accreditare lโ€™immagine che vogliamo offrire, non servirร  piรน; alla stessa stregua, la potenza del denaro e dei mezzi economici con i quali pretendiamo con presunzione di comperare tutto e tutti, non potrร  piรน essere usata. Avremo con noi nientโ€™altro che quanto abbiamo realizzato in questa vita credendo alla sua Parola: il tutto e il nulla di quanto abbiamo vissuto o tralasciato di compiere. Con noi soltanto porteremo quello che abbiamo donato.

In questo discorso, inoltre, cโ€™รจ una frase che colpisce per la sua chiarezza sintetica: ยซIl cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoยป. Fermiamoci un momento a riflettere su questa profezia di Cristo.

- Pubblicitร  -

Lโ€™espressione ยซil cielo e la terraยป รจ frequente nella Bibbia per indicare tutto lโ€™universo, il cosmo intero. Gesรน dichiara che tutto ciรฒ รจ destinato a ยซpassareยป. Non solo la terra, ma anche il cielo, che qui รจ inteso appunto in senso cosmico, non come sinonimo di Dio. La Sacra Scrittura non conosce ambiguitร : tutto il creato รจ segnato dalla finitudine, compresi gli elementi divinizzati dalle antiche mitologie: non cโ€™รจ nessuna confusione tra il creato e il Creatore, ma una differenza netta.

Con tale chiara distinzione, Gesรน afferma che le sue parole ยซnon passerannoยป, cioรจ stanno dalla parte di Dio e perciรฒ sono eterne. Pur pronunciate nella concretezza della sua esistenza terrena, esse sono parole profetiche per eccellenza, come afferma in un altro luogo Gesรน rivolgendosi al Padre celeste: ยซLe parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandatoยป (cf Gvย 17,8). In una celebre parabola, Cristo si paragona al seminatore e spiega che il seme รจ la Parola (cfย Mcย 4,14): coloro che lโ€™ascoltano, lโ€™accolgono e portano frutto (cfย Mcย 4,20) fanno parte del Regno di Dio, cioรจ vivono sotto la sua signoria; rimangonoย nelย mondo, ma non sono piรนย delย mondo; portano in sรฉ un germe di eternitร , un principio di trasformazione che si manifesta giร  ora in una vita buona, animata dalla caritร , e alla fine produrrร  la risurrezione della carne. Ecco la potenza della Parola di Cristo.

La Vergine Maria รจ il segno vivente di questa veritร . Il suo cuore รจ stato ยซterra buonaยป che ha accolto con piena disponibilitร  la Parola di Dio, cosรฌ che tutta la sua esistenza, trasformata secondo lโ€™immagine del Figlio, รจ stata introdotta nellโ€™eternitร , anima e corpo, anticipando la vocazione eterna di ogni essere umano. Nella sua risposta allโ€™Angelo disse: ยซAvvenga per me secondo la tua parolaยป (cf Lc 1,38). Ebbene, facciamo nostra la sua risposta perchรฉ, seguendo Cristo sulla via della croce, possiamo giungere pure noi alla gloria della risurrezione. Amen!

Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.

Don Lucio D’Abbraccio

Di don Lucio, puoi acquistare:

Articoli Correlati