Egli รจ vicino
Dio non รจ ormai piรน presente nel tempio, luogo chiuso della sua presenza nel mondo e della sua assenza da esso. ร presente invece dove prima era assente, in ciรฒ che lo nega, e cioรจ nella carne maledetta del suo Figlio. Nei dannati della terra che ne continuano la vicenda, nei poveri e nella pena quotidiana di chi paga i costi per un mondo riscattato dal male.
La presenza di Dio รจ quella รจ quella tipica del fine di ogni cammino: negazione ed assenza nella fatica della marcia, compimento e godimento nella gioia dellโarrivo.
Se il brano precedente ci parlava della fatica del cammino, questo ci parla del punto di arrivo della storia umana sotto il segno di Cristo: il suo risultato รจ la signoria di Cristo, la glorificazione del Crocifisso e in lui di tutti i crocifissi. La fatica dellโuomo non รจ inutile e senza senso. Ha una riuscita sicura, perchรฉ Gesรน, il Cristo crocifisso, ne รจ il Signore.
Se lui รจ il senso, la direzione, il fine, la metร , allora si dissolve la tenebra e brilla la luce per tutti. Cโรจ il riscatto del male! Questa รจ la grande speranza che ci รจ stata rivelata. Se cosรฌ non fosse, tutto sarebbe inutile. Non si saprebbe dove orientarsi e non si saprebbe neanche perchรฉ farlo. Lโumo infatti non fa nulla senza speranza. Ma la speranza รจ nella certezza che esiste un futuro: lโinesistenza del futuro รจ disperazione, lโincertezza รจ angoscia. Per il cristiano รจ vinta lโangoscia e la disperazione, perchรฉ la venuta del Cristo Signore รจ la sua certezza.
Questa, lungi dal tradursi in passivitร o in evasione (il cristiano non รจ uno che aspetta!), diventa il motore che muove la storia e la mette in cammino verso il suo compimento. Il futuro ultimo agisce giร nel presente.
Il risultato positivo della storia, anche se da una parte รจ garantito da Dio, dallโaltra non รจ assolutamente automatico e fatale per lโuomo: si pone come termine di chi ha seguito Cristo e ha vissuto come lui, lottando contro il male e subendo le conseguenze.
Quando il buio si fa piรน fitto e il male raggiunge il suo prossimo, il cristiano non dispera: sa che il sole sorge nel punto piรน inoltrato della notte e che la raccolta avviene nella stagione piรน lontana da quella della semina. Per questo va avanti con coraggio e fiducia senza arrendersi mai, con un occhio sul presente e lโaltro puntato sulla meta, la manifestazione gloriosa di Gesรน il Signore.
ยซSappiate che egli รจ vicinoยป: il Signore viene in ogni momento in cui tu devi scegliere. Se scegli secondo lui, crei la storia di Dio e il Verbo si incarna; se scegli secondo te, fermi il cammino della storia. Tutti voi fratelli, lร dove vi trovate, in ogni momento abbiate la consapevolezza che fate incarnare Cristo nella storia, dalla piccola faccenda in famiglia, dallโaccudire, dalle cose minime, alle scelte piรน grandi e impegnative. ร la gioia di creare un mondo nuovo su questa terra! ร la festa del cammino nel regno. Scopriremo sempre piรน cosa vuol dire la festa del cammino insieme nella misura in cui ci libereremo dal peso delle nostre piccole cose umane che ci tarpano le ali. Coraggio, fate cosรฌ, camminate!ยป (don Oreste Benzi)
Sr. Miryam Libera – Monastero di Bra – Fonte
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