Commento al Vangelo del giorno a cura di don Nicola Salsa.
L’eternitaฬ eฬ nel presente (Lc 17,26-37)
Trascrizione automatica e corretta tramite IA da YouTube –non rivista.
L’eternitร รจ nel presente e nel qui. ร ora che siamo chiamati ad incontrare il Signore, per accoglierlo e vederlo rivelato nella nostra vita.
Dal Vangelo secondo Luca: “Come avvenne nei giorni di Noรจ, cosรฌ sarร nei giorni del Figlio dellโuomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.”
Il racconto di Noรจ e l’arca, che Dio fece costruire prima del Diluvio, ci mostra che tutti rimangono presi dai loro impegni e dai loro pensieri. Tutto avviene molto rapidamente, e solo chi si รจ preparato riesce a salvarsi. Volendo accogliere una metafora in questo episodio per noi, il legno dell’arca รจ la croce di Cristo. Aggrapparsi ad essa significa accogliere che Gesรน sia il tuo unico Signore e che solo lui possa salvarti.
La croce significa abbracciare Gesรน e accogliere il suo amore totale e incondizionato. Come avvenne anche nei giorni di Lot: “Mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscรฌ da Sodoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti.” Cosรฌ accadrร nel giorno in cui il Figlio dellโuomo si manifesterร .
Se nell’immagine di prima ci si salva salendo sull’arca, qui la salvezza c’รจ per chi si allontana, per chi prende le distanze dalle seduzioni del male e del peccato. Solo andando verso Gesรน troviamo consolazione e pace.
In quel giorno, chi si troverร sulla terrazza e avrร lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle. Cosรฌ, chi si troverร nel campo non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot: chi cercherร di salvare la vita la perderร , ma chi la perderร la manterrร viva.
Dall’immagine della cittร ora si passa all’idea della nostra vita: dobbiamo saper perdere, cioรจ saperci spendere in questo mondo nell’amore verso Dio e verso i piรน bisognosi. Al contrario, se cercheremo di salvarci da soli, di volerci ritagliare un paradiso qui in terra a discapito degli altri, faremo la fine di chi perde tutto, perchรฉ le gioie di questo mondo non sono che di un attimo.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto, uno verrร portato via e l’altro lasciato. Due donne staranno a macinare nello stesso luogo: una verrร portata via e l’altra lasciata. Il criterio per essere presi o lasciati sarร uno solo, e sarร riguardo allโamore che avremo donato.
Allโapparenza tutto sembrerร svolgersi come sempre, ma ciรฒ che farร la differenza sarร solo la caritร , lโamore che avremo messo in tutto ciรฒ che nella vita ci sarร concesso fare.
Allora gli chiesero: “Dove, Signore?” Ed egli disse loro: “Dove sarร il cadavere, lรฌ si raduneranno insieme anche gli avvoltoi.” A chi vorrebbe sapere un “dove” o un “quando”, Gesรน risponde indicando un morto circondato da avvoltoi. Questo perchรฉ รจ proprio la morte, la sorella che ci mette il limite umano, a questo incontro definitivo con Dio.
Ricordarsi che la nostra vita รจ definita da un termine ci permette di fissare lo sguardo su ciรฒ che รจ importante. Tu ti giochi la tua vita nel qui e ora, nelle occasioni che saprai cogliere e non nei buoni propositi.
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