Dieci lebbrosi, totalmente emarginati nella comunitร ebraica del tempo, prendono l’iniziativa di andare incontro a Gesรน mantenendo perรฒ la distanza richiesta. Le norme vengono rispettate. L’appello che i lebbrosi rivolgono a Gesรน รจ pieno di slancio: โGesรน, maestro, abbi pietร di noiโ. Riconoscono l’autoritร di Gesรน come maestro e chiedono un atto di compassione da parte sua.
Gesรน risponde invitando i lebbrosi a presentarsi ai sacerdoti. Si passa direttamente alla situazione di guarigione avvenuta. Soltanto i lebbrosi guariti infatti potevano chiedere ai sacerdoti di certificare il superamento della malattia e di consentire la possibilitร di partecipare nuovamente alla vita civile.
La seconda parte del racconto evangelico รจ particolarmente interessante, perchรฉ si supera il rispetto delle norme. Come reagiscono i lebbrosi al dono ricevuto? Soltanto uno torna indietro per ringraziare Gesรน. Gli altri, dopo aver ottenuto ciรฒ che volevano, pensano che la vicenda sia conclusa. Il lebbroso che ha sentito il bisogno di ringraziare, riceve un dono ancora piรน grande: โLa tua fede ti ha salvato!โ.
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Il dono della salvezza non รจ neppure stato richiesto da questo lebbroso. Egli perรฒ non soltanto ha sperato che Gesรน potesse guarirlo, ma ha ritenuto importante mantenere aperta la relazione con Gesรน, tornando indietro a ringraziarlo. Il salto di qualitร che ci รจ proposto consiste proprio nello stabilire con Gesรน un rapporto continuo di fiducia e di riconoscenza, al di lร degli eventi che si verificano nella nostra vita.
Per riflettere
Siamo pienamente riconoscenti per ciascun dono particolare che abbiamo richiesto e abbiamo ricevuto? Siamo consapevoli dei doni fondamentali che riceviamo continuamente, anche senza essere capaci di domandarli, come il dono della stessa vita?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi