Eucaristia, obbedienza alla voce dello Spirito Santo – Mercoledรฌ della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Titoย Tt 3,1-7
Eravamo insensati, ma Dio ci ha salvati per la sua misericordia.
Carissimo, ricorda [a tutti] di essere sottomessi alle autoritร che governano, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini.
Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, corrotti, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagitร e nellโinvidia, odiosi e odiandoci a vicenda.
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Ma quando apparvero la bontร di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
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non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con unโacqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesรน Cristo, salvatore nostro,
affinchรฉ, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Salvati per grazia
Paolo stigmatizza quella visione della fede che la rinchiude nellโambito della salvezza individuale. Il battesimo รจ piรน della circoncisione perchรฉ con quel segno si indica lโappartenenza ad un popolo, ad una cultura e lโadesione alla legge, mentre col battesimo Dio inaugura con il credente un rapporto di alleanza grazie alla quale avviene una unione simile a quella sponsale e si realizza una relazione come quella che unisce un genitore al proprio figlio. Dalla consapevolezza dellโappartenenza a Dio e alla Chiesa come figli deriva il dovere morale di intessere relazioni di fraternitร con gli altri membri della comunitร , siano essi battezzati o no.
Per Paolo la salvezza รจ sinonimo di giustificazione, ovvero di santificazione. Fine della nostra vita รจ diventare santi, raggiungere, cioรจ la pienezza dellโamore in Dio. Egli sin dallโorigine ci chiama ad essere suoi figli, eredi della vita eterna, ovvero, la vita stessa di Dio che ama totalmente, fedelmente, gratuitamente ed eternamente. Non diventiamo santi mediante le nostre opere ma esse diventano le opere di Dio nella misura in cui, lasciandoci riconciliare e rigenerare dallo Spirito Santo, gli permettiamo di agire in noi per diventare riflesso e trasparenza del suo amore misericordioso.
+ Dal Vangelo secondo Lc 17,11-19
Non si รจ trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesรน attraversava la Samarรฌa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: ยซGesรน, maestro, abbi pietร di noi!ยป. Appena li vide, Gesรน disse loro: ยซAndate a presentarvi ai sacerdotiยป. E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornรฒ indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrรฒ davanti a Gesรน, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesรน osservรฒ: ยซNon ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si รจ trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, allโinfuori di questo straniero?ยป. E gli disse: ยซรlzati e vaโ; la tua fede ti ha salvato!ยป.
Eucaristia, obbedienza alla voce dello Spirito Santo
Gesรน si sta dirigendo verso Gerusalemme. A morire. Perchรฉ a Gerusalemme manifesterร il suo vIl cammino รจ lโimmagine che attraversa tutta la scena narrativa, la quale culmina non nella guarigione ma con il ritorno di un solo lebbroso guarito per lodare Dio e ringraziare Gesรน.
La scena si apre con lโannotazione che Gesรน รจ in cammino verso Gerusalemme lรฌ dove, morendo come un giusto, purificherร tutti i peccatori per renderli giusti. Lungo questo cammino incontra dieci lebbrosi i quali in coro invocano il suo aiuto.
Gesรน li invia dai sacerdoti del tempio perchรฉ, come prescriveva la legge, loro avrebbero certificato lโavvenuta purificazione. Tutti e dieci i lebbrosi sโincamminano certi dellโefficacia della parola di Gesรน per adempiere la Legge.
Mentre essi sono per strada si rendono conto di essere stati purificati. Ciรฒ che รจ avvenuto invisibilmente nel momento in cui hanno obbedito alle norme diventa manifesto ai loro occhi. Quello di tutti e dieci i lebbrosi รจ un cammino di guarigione in obbedienza alla parola della Legge che, posta sulle labbra di Gesรน, diventa un annuncio compiuto di purificazione e perdono.
Dio agisce in maniera invisibile agli occhi degli uomini e secondo criteri che non coincidono con i loro pensieri. La guarigione รจ lโeffetto visivo della azione dello Spirito invisibile e misteriosa. Tutti vengono sanati perchรฉ a tutti รจ data la legge dellโamore e la possibilitร di metterla in pratica.
Tuttavia, solo uno su dieci ritorna per lodare e ringraziare Gesรน. La riconoscenza e la gratitudine sono gesti che si possono compiere solo in obbedienza alla voce dello Spirito. Tutti lโhanno ricevuto, senza distinzione, ma uno solo ha ascoltato la sua voce e gli ha obbedito tornando indietro per lodare Dio e ringraziare.
Tutti avevano invocato la misericordia, ma uno solo ha riconosciuto che essa li ha sanati mediante Gesรน.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“